Expo 2015 sostituisce il personale retribuito con i volontari

 

Dumping sociale a Expo 2015
Venerdì scorso, durante il concerto dei “The Kolors” all’Open Theatre, per la prima volta si sono visti i volontari anche al di fuori dai due turni giornalieri (9,00-14,30 / 14,30-20,00) previsti dagli accordi sindacali. In molti sono rimasti a supportare l’organizzazione di Expo anche per questo evento serale.
C’è di più: ormai da alcune settimane è in atto, da parte di Expo 2015, la sostituzione del personale dipendente con i volontari. Questo è anche dovuto al fatto che i Field Operator, personale assunto da Expo 2015 dopo un percorso di selezione e formazione nei mesi precedenti l’inizio del grande evento, si sono ridotti di numero a causa di ricollocazioni e abbandoni.
I volontari inizialmente si vedevano all’interno di Expo su Cardo e Decumano, occupandosi prevalentemente della distribuzione delle mappe e di dare informazioni ai visitatori, oltre a svolgere un ruolo di immagine e “bella presenza”. Ora invece si possono notare molti più volontari dislocati altrove, dentro e fuori dal sito o in prossimità degli accessi, a sostituzione appunto del personale dipendente. E’ evidente che, in questo modo, Expo sta comprimendo il costo della manodopera con una pratica che definire di dumping sociale è usare un eufemismo.
Inoltre, anticipando l’apertura dei cancelli alle 9 del mattino la direzione di Expo ha chiesto che i volontari venissero disposti ai tornelli di ingresso fornendo loro le indicazioni operative sulle mansioni da svolgere. I volontari, quindi, svolgono le stesse incombenze del personale di Expo 2015, oltre a compiti di security e vigilanza, presidio di zone o impiegati nella gestione di eventi.
Infine, i Field Operator di Expo svolgono un illegittimo monitoraggio nei confronti delle attività dei volontari, totalmente in contrasto con gli accordi sindacali.
Quanto sta avvenendo nelle ultime settimane a Expo è quello che denunciavamo all’indomani dell’accordo sindacale del luglio 2013 che ha istituito il lavoro gratuito all’interno dell’Esposizione, e cioè la sostituzione di personale stipendiato con figure – è il caso dei volontari – non retribuiti, impiegati per le stesse mansioni. In uno scenario così descritto, Ciessevi ricopre allora l’inedito ruolo di “caporale” nel procacciare illecitamente manodopera gratuita a favore di Expo 2015, una società per azioni il cui scopo è il mero perseguimento degli utili, e i cui profitti sono garantiti anche e soprattutto dai lauti risparmi derivanti dal poter impiegare gratuitamente la manodopera dei volontari per attività solitamente remunerate.

SOS Fornace
San Precario
lavoroexpo2015.com

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Ogni mercoledì dalle 19:00 in Fornace (Rho, via Moscova 5)
Info: 338.1969423 – 347.2432948 – sosfornace@inventati.org

 

 

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