Incontro su “La destra radicale in Europa” con M. L. Andriola

 

Martedì 28 gennaio – dalle 20:30 buffet, a seguire dibattito
LA DESTRA RADICALE IN EUROPA TRA XENOFOBIA, POPULISMO E “PREFERENZA NAZIONALE”

Interviene MATTEO LUCA ANDRIOLA
SOS Fornace – Rho, via Moscova 5

Dalle 20:30 BUFFET VEGAN a cura de La Taverna del Bandito
A seguire dibattito

Incontro/dibattito/autoformazione
“LA DESTRA RADICALE IN EUROPA TRA XENOFOBIA, POPULISMO E “PREFERENZA NAZIONALE”

Interviene MATTEO LUCA ANDRIOLA
studioso di storia contemporanea, collaboratore di PaginaUno, bimestrale di analisi politica, cultura e letteratura

I grandi cambiamenti socio-economici che stiamo vivendo, e le severe misure di austerità imposte dai vertici dell’Unione Europea per far fronte alla crisi economica e finanziaria che stiamo attraversando, ha portato alla ribalta
movimenti e partiti che si rifanno direttamente all’esperienza dei fascismi europei del XX secolo, e che sventolano lo spettro della xenofobia, del populismo e della lotta tra i popoli davanti a una sinistra impotente e sempre
più allineata su posizioni neoliberiste.
Ma chi sono i sedicenti “fascisti del III millennio”? Figli di una galassia eterogenea e di una storia di lungo corso, la nuova destra radicale europea si presenta estremamente variegata, ma unita da un unico comun denominatore: la critica all’”Europa dei banchieri” e alla società multietnica che – secondo loro – attraverso la globalizzazione, starebbe distruggendo alla radice le identità, le tradizioni e le peculiarità dei popoli europei.
Anche in Italia c’è chi, a destra, si erge a portavoce di queste istanze cercando di legittimarsi agli occhi dell’opinione pubblica. Le stesse organizzazioni che, presentandosi come realtà antisistemiche ed estranee alle logiche di potere, fanno leva sulle palesi contraddizioni del sistema liberista, a cui vengono opposte ricette demagogiche e autoritarie come quella della “preferenza nazionale”.  Soluzioni populiste che arrivano alla pancia delle masse arrabbiate e impoverite, e che hanno trovato terreno fertile in tutta Europa, grazie anche all’ascesa di movimenti come Alba Dorata in Grecia, o come i Jobbik in Ungheria, che marciano nelle piazze di Atene e Budapest al “passo dell’oca” guardando con interesse al governo dei  rispettivi paesi.
Un fenomeno che spaventa per la rapidità della sua ascesa, e che intimorisce per l’imprevedibilità dei suoi sviluppi. Ma quale è la forza reale di questi movimenti, e quali sono, nello specifico, le idee e i riferimenti culturali su cui si basa la strategia politica odierna della destra radicale europea?

 

 

 

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