Infiltrazioni criminali anche in Fondazione Fiera Milano?

 

 

Il Comune di Rho pretenda le dimissioni di Armando Vagliati

Nel Consiglio generale di Fondazione Fiera Milano siede Armando Vagliati, consigliere comunale eletto nelle liste del Pdl a Milano. Vagliati, grazie all’amicizia con Giulio Giuseppe Lampada, arrestato per associazione mafiosa per essere il “riciclatore” della ‘ndrangheta al nord, puntava alla vice presidenza di Fondazione Fiera Milano, l’ente regionale che controlla Fiera Milano spa.

Secondo la direzione distrettuale antimafia, a fronte dei favori chiesti, il consigliere di Fondazione Fiera Milano “mette in contatto Lampada con imprenditori del settore immobiliare interessati a concludere affari”. Tra questi affari immobiliari vi è anche l’acquisto di un terreno agricolo in zona Parco Sud per poi cambiargli destinazione d’uso e renderlo edificabile inserendo un emendamento ad hoc nel Piano di Governo del Territorio della precedente giunta Moratti. Il caso venne affrontato anche un anno fa, con richiesta di chiarimenti diretta all’interessato, da parte dell’attuale presidente della commissione consiliare antimafia del comune di Milano David Gentili.

Per il reato di corruzione, accusa contestata dalla DDA per i rapporti di Vagliati con presunti appartenenti alla ‘ndrangheta lombarda, il Gip Giuseppe Gennari ha disposto l’archiviazione perché “le relazioni come quelle tra Vagliati e Lampada non producono flagranti corruzioni ma uno scambio di relazioni ed influenze ben più grave e sistematico” che non è penalmente rilevante perché nel nostro ordinamento non è previsto il reato di “traffico di influenze”. Un po’ com’è successo per Antonio Oliverio, l’ex assessore della giunta Penati e cognato del consigliere comunale del PD di Rho Luigi Addisi, il quale è stato assolto da tutte le accuse nonostante abbia beneficiato dei voti fatti confluire su di lui da Giulio Giuseppe Lampada e Leonardo Valle alle elezioni per il Comune di Milano del 2006 (nel 2009 sarebbe poi diventato assessore provinciale in quota Udeur) offrendo in cambio contatti e conoscenze per trovare un finanziatore per l’ambizioso progetto dei Valle-Lampada di diventare anche loro un concessionario dei Monopoli di Stato per il gioco d’azzardo.

 

*** Fondazione Fiera Milano è uno dei soci della società Arexpo spa con una quota di circa il 27% del capitale sociale ed ha ceduto nel settembre 2011 – per un importo di circa 66 milioni di euro – ad Arexpo spa parte dei terreni su cui si svolgerà Expo 2015.

I terreni sono stati messi a disposizione di Expo 2015 spa per la realizzazione dell’esposizione universale e, finito il grande evento, torneranno nella disponibilità di Arexpo spa che li metterà in vendita per realizzare un piano di valorizzazione immobiliare altamente impattante per il territorio. Visti i rapporti intrattenuti con esponenti di spicco della ‘ndrangheta e visto anche il suo ruolo nel mettere “in contatto Lampada con imprenditori del settore immobiliare interessati a concludere affari”, la presenza di Armando Vagliati all’interno dei vertici di Fondazione Fiera Milano getta un’ombra sull’intera operazione immobiliare. All’interno di Arexpo spa siede anche il Comune di Rho con l’1% – costato alla collettività rhodense circa un milione di euro – quota che gli permette di avere solamente un mero “diritto di tribuna”. Ebbene, il sindaco Romano che nel corso del consiglio comunale sul tentativo di infiltrazione della ‘ndrangheta a Rho del 18 ottobre scorso ha dichiarato “dobbiamo anche dare un segnale chiaro che la ‘ndrangheta è un nostro nemico e che vogliamo combatterla”, dia seguito a queste parole e pretenda, nell’interesse della collettività che rappresenta:

- le dimissioni di Vagliati dal consiglio generale di Fondazione Fiera Milano e la garanzia che in sede di rinnovo degli organi statutari della Fondazione non gli venga riassegnato l’incarico, esercitando le doveute pressioni nei confronti del Comune di Milano e di Fondazione Fiera Milano;

- un’assemblea pubblica a Rho con la partecipazione anche del sindaco di Milano nella quale i cittadini vengano informati chiaramente su tutti i passaggi dell’operazione di compravendita dell’area Expo e su come verrà trasformata l’area dopo il grande evento.

Se non farà nulla di tutto ciò, vorrà dire che il sindaco e la maggioranza che governa Rho ha veramente abbassato la guardia nei confronti della ‘ndrangheta.

 

Centro Sociale Sos Fornace

No Expo

 

 

 

Articoli Correlati:

  1. Expo 2015, la politica dia un segnale sulle infiltrazioni criminali.
  2. Contestato il convegno sulla crisi di Comunione e Liberazione e Fondazione Fiera Milano
  3. Anche Pero ha già dato! Ora… Fagliela Pagare!