Liceo Rebora: la Provincia rinuncia alla convenzione truffa per la nuova sede.

 

A dicembre la Giunta Provinciale aveva approvato la convenzione col Comune di Rho per la nuova sede del Liceo Rebora, annunciando che a gennaio si sarebbe portata la discussione in Consiglio Provinciale. Ieri invece l’Assessore leghista all’istruzione Lazzati ha annunciato in Commissione Istruzione ed Edilizia Scolastica che la discussione sul Rebora è rinviata a dopo le elezioni rhodensi.
Insomma un maldestro tentativo di smarcarsi da una situazione molto imbarazzante, dal momento che quella Convenzione, approvata già dal Consiglio Comunale di Rho l’estate scorsa, appariva come una truffa fin troppo evidente.
Non erano infatti quantificati e ripartiti gli oneri del secondo e del terzo lotto, ma vi era una grossa incertezza persino sull’appalto dei lavori del primo lotto, subordinato, una volta acquisiti i terreni, al rispetto del Patto di stabilità, in quanto la Provincia, avendo altre priorità, avrebbe dovuto far partire prima i lavori per gli edifici di altri due istituti milanesi.
L’unica certezza di quella Convenzione era il fatto che il Comune di Rho avrebbe dovuto acquisire dai proprietari i terreni e che i proprietari degli oltre 30.000 mq da edificare sono l’ormai ex Sindaco di Rho Zucchetti e i suoi famigliari. Una truffa se si considera che dunque si correva il fortissimo rischio di affrontare una spesa pubblica a solo beneficio del Sindaco per poi non arrivare mai nemmeno all’appalto dei lavori del primo lotto. Una truffa se si considera anche il fatto che lo stesso Zucchetti, appena diventato Sindaco, aveva stracciato il precedente Protocollo d’Intesa siglato nel 2007 dalle precedenti amministrazioni, lanciando la proposta di cambiarne l’ubicazione, omettendo però di dire che i terreni indicati erano di sua proprietà.
Ma proprio queste imbarazzanti situazioni ci avevano spinto nelle scorse settimane a scrivere a tutti i consiglieri provinciali, narrando in modo preciso la vicenda, invitandoli ad approfondire e a non prestarsi a questa speculazione e annunciando al contempo una forte mobilitazione degli studenti, che evidentemente è stato il vero deterrente a proseguire nell’iter di approvazione di un atto che stava in piedi solo per una contropartita che, una volta caduto Zucchetti, oggi non esiste più.
Per quanto ci riguarda comunque non c’è nulla di cui esultare. La commistione degli affari privati di Zucchetti in questa opera di interesse pubblico ha avuto l’esito di fare perdere almeno 4 anni agli studenti di Rho. Oggi i lavori sarebbero già terminati dando seguito al precedente Protocollo d’Intesa, mentre purtroppo gli studenti del Liceo Rebora dovranno passare almeno altri 4 anni in 4 sedi lontane tra loro, sotto l’amianto e in condizioni inadatte per una normale scuola.
Per questo la mobilitazione che avevamo annunciato insieme agli studenti delle scuole rhodensi, partirà comunque, sfruttando al meglio il periodo della campagna elettorale per costringere i candidati sindaci di tutte gli schieramenti a prendere impegni concreti e immediati subito dopo le elezioni.

 

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