Rho, liceo Rebora: la Giunta Provinciale appoggia la truffa del Sindaco. A Gennaio salirà l’onda della protesta.

 

La Giunta Provinciale ha approvato ieri la delibera con cui adotta la convenzione con il comune di Rho per la realizzazione del nuovo Liceo Rebora e che dovrà essere approvata a gennaio dal Consiglio Provinciale. Una Convenzione scandalosa, dal momento che identifica l’area su cui realizzare l’opera nei terreni agricoli di proprietà del Sindaco di Rho Zucchetti e dei suoi famigliari ed è stato proprio il Sindaco a volere cancellare il precedente protocollo d’intesa tra Comune e Provincia di Milano per cambiare collocazione al nuovo plesso scolastico.
Secondo la convenzione l’area di oltre 30.000 mq sarà soggetta ad una variante urbanistica che ne trasformerà la destinazione da agricola a servizi per l’istruzione, moltiplicandone in questo modo il valore, dopodiché a luglio del 2011 il Comune di Rho procederà all’acquisizione dei terreni del Sindaco tramite esproprio o accordo bonario, per poi cedere i terreni alla Provincia che farà partire il primo lotto di lavori.
Ma ciò che più è scandaloso è che non vi è alcuna certezza che una volta acquisiti i terreni, l’opera venga effettivamente realizzata, in quanto è finanziato e sono definite le ripartizioni degli oneri solo per il primo lotto, per i cui fondi si fa riferimento ad un mutuo acceso dalla precedente amministrazione provinciale nel 2007. Per quanto riguarda invece il secondo e il terzo lotto, cui corrispondono 30 delle 40 aule previste, si rimanda ad un tempo indefinito la ripartizione degli oneri tra Comune e Provincia, assoggettando la prosecuzione dell’opera alla valutazione della situazione economica finanziaria dei due enti, che, una volta ultimati i lavori del primo lotto, dovranno nel 2013, aprire un nuovo tavolo di discussione su come e se proseguire.
L’utile di questa operazione è dunque oggi chiaro soltanto per la famiglia del Sindaco, mentre è totalmente oscuro l’interesse pubblico nell’avviare la realizzazione di un’opera di cui non vi è alcuna certezza di completarne anche solo la metà.
La Convenzione approvata dalla Giunta Provinciale ha inoltre introdotto alcuni elementi che la rendono diversa da quella approvata a luglio del 2010 dal consiglio comunale di Rho. Introduce infatti la definizione corretta dell’area in cui sorgerà il plesso scolastico, omessa nella convenzione approvata a Rho, indica la destinazione dei 300.000 euro di spese a carico del Comune per la realizzazione di una tensostruttura per l’educazione fisica, che prima non era definita, e soprattutto pone una clausola che prima non c’era all’interno del crono programma, in cui si legge che “l’appalto e l’esecuzione dei lavoratori sono subordinati alle decisioni che la Provincia dovrà assumere in funzione dei vincoli generati dal patto di stabilità”. Questa clausola pone un grosso dubbio sulla realizzazione del primo lotto di lavori, che era l’unica certezza nella Convenzione approvata dal consiglio comunale, e riteniamo che imponga che la Convenzione così modificata debba essere riapprovata in consiglio comunale, in quanto a luglio i consiglieri comunali non erano consapevoli che il Comune di Rho corre il rischio concreto di acquisire i terreni del Sindaco per poi sapere che la Provincia non è in grado di appaltare i lavori.
A questo punto per quanto ci riguarda la bufala della nuova sede del Liceo Rebora va fermata subito, perché vi sono troppi elementi poco chiari e perché risulta essere un affare solo per il Sindaco. Alla riapertura delle scuole e fino alla discussione in consiglio provinciale che avverrà a gennaio, il centro sociale Fornace, insieme ai collettivi e agli studenti di tutte le scuole rhodensi, farà sentire il proprio sdegno, organizzando manifestazioni di denuncia di questo scandalo. Non escludiamo inoltre nuove azioni legali, che si aggiungerebbero all’esposto alla Procura della Repubblica che abbiamo presentato contro il Sindaco di Rho nell’autunno scorso.

 

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