“Pronti a scendere nuovamente in piazza!”

 

Oggi siamo andati in Consiglio comunale per sentire che cosa aveva da dire il Sindaco rispetto alla trattativa in corso, visto che il 20 marzo è scaduta la proroga di due mesi strappata dopo una grandissima mobilitazione che ha gennaio è riuscita ad impedire lo sgombero della Fornace. Purtroppo, non è emerso nulla di serio dall’intervento di Zucchetti, secondo il quale noi saremmo dei figli di papà che passano i sabati sera a fare feste, disturbando il quieto vivere del quartiere abitato nientemeno che da “gente umile che la sera vorrebbe dormire perché la mattina si sveglia e va a lavorare” aggiungendo che non c’è alcuna trattativa in corso con noi. Ribadendo, poi, le solite cose: gente che piscia sui muri del vicinato; schiamazzi notturni; bottiglie di vetro abbandonate per strada, eccetera.
Siamo stanchi di essere presi in giro dal Sindaco che prima avvia un confronto e poi lo nega, quindi, rispondendo nel merito alle affermazioni del Sindaco ci teniamo a precisare alcune cose:
1. La maggior parte di noi studia e/o lavora e nessuno di noi naviga nell’oro, al contrario del Sindaco;
2. La trattativa esiste, come documentato dalla newsletter del Comune di Rho e dalla stampa locale, dove si parla esplicitamente di un confronto avviato con noi a metà gennaio;
3. Abbiamo installato due bagni chimici in Fornace e se episodi di gente che piscia sui muri del vicinato sono realmente accaduti, sono sicuramente eccezioni rispetto alla regola che è quella di espletare i propri bisogni fisiologici negli spazi appositi;
4. Noi non usiamo bottiglie di vetro, ma solo bicchieri di plastica proprio per evitare i problemi di cui parla il Sindaco;
5. Per risolvere il problema del rumore basterebbe insonorizzare il posto, operazione sicuramente non complicata ma che richiede stabilità per essere effettuata.
Quello che con il suo atteggiamento il Sindaco e la Giunta comunale continuano a negare è il fatto che la Fornace rappresenta un riferimento sociale forte per Rho e che funziona molto più efficacemente di altre strutture pubbliche pagate a spese della cittadinanza come il Macondo, voluto dalla precedente giunta Pessina. E’ inutile che il Sindaco ci proponga la stesura di un “piano imprenditoriale” per la nostra attività (come ha fatto nell’unico incontro avuto con noi) quando poi non
si accorge neanche dell’evidenza.
Se l’intenzione è chiudere la trattativa senza giungere ad un accordo saremo pronti a scendere nuovamente in piazza come abbiamo già fatto l’ultima volta.
Il Sindaco è avvisato!

 

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