Rebora di nuovo in piazza: lanciata la raccolta firme durante il presidio

 

Il Rebora di nuovo in piazza per chiedere la scuola. Oggi più di 60 persone tra studenti, docenti e genitori del Rebora hanno tenuto un presidio “artistico” in piazza S. Vittore, con giocoleria musica e l’animazione del gruppo di teatro del Liceo, per protestare nuovamente contro la scelta del Sindaco Zucchetti di disattendere il protocollo d’intesa tra Provincia e Comune di Rho nel quale è prevista la costruzione della nuova sede del Liceo Rebora. Il lancio della petizione indirizzata al Sindaco, per chiedere la costruzione della nuova scuola, è stata un successo. In poche ore abbiamo raggiunto più di 150 firme riuscendo a far comprendere alla cittadinanza l’importanza che il Rebora riveste per Rho. La Raccolta firme proseguirà in settimana all’interno delle scuole e sarà presentata a Zucchetti al momento opportuno. Arrivati a questo punto, purtroppo, non ci resta che constatare l’arroganza con cui il Sindaco persevera nel suo atteggiamento di chiusura, ignorando volutamente quello che è un reale e concreto bisogno della città e del territorio.
Pensavamo che il successo del corteo studentesco del 25 gennaio, che ha visto la partecipazione di centinaia di studenti di Rho e dei comuni limitrofi, fosse sufficiente a far capire a questa Amministrazione l’importanza di avere spazi e strutture idonee per svolgere l’attività didattica. Purtroppo l’ottusità del Sindaco non lascia altra scelta che continuare a lottare per ottenere la scuola e per contrastare le politiche securitarie che ispirano l’operato di questa Amministrazione, la quale preferisce spendere soldi per un nuovo commissariato di polizia e per un nuovo tribunale piuttosto che garantire il diritto all’istruzione degli studenti. Rho non ha bisogno della paura e dell’insicurezza che Zucchetti sta creando con continui allarmismi e con la sua ideologia securitaria. Rho ha bisogno di politiche concrete che diano risposte ai problemi sociali che riguardano la città, a partire dalla scuola e dai giovani fino ad arrivare agli anziani, ai migranti, ai rom, senza dimenticare che con l’Expo 2015, ma già ora con la Fiera, il nostro territorio è soggetto a enormi trasformazioni che porteranno traffico, inquinamento e speculazioni, peggiorando la qualità della vita di chi vive a Rho.

 

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