Renato Curcio presenta “Respinti sulla strada” e “I dannati del lavoro” (Sensibili alle Foglie)

 

Venerdì 4 giugno – h. 21:30
Presentazione di “Respinti sulla strada” e “I dannati del lavoro”
Con l’autore Renato Curcio
SOS Fornace – Rho, via S. Martino 20

Renato Curcio, attualmente direttore editoriale della casa editrice Sensibili alle Foglie, per la quale svolge lavoro di ricerca socianalitica, presenta in Fornace i frutti della sua ricerca sui soggetti migranti.

Renato Curcio (a cura di)
Respinti sulla strada
La migrazione ipermoderna dei minorenni e ragazzi stranieri
(Sensibili alle Foglie, 2009)
Questo libro propone i risultati di una ricerca socianalitica svolta con i ragazzi arrivati in Italia da diverse parti del mondo. Diafani e trasparenti, questi ragazzi che si aggirano per le vie di Roma e di Milano, senza che ciò catturi la nostra attenzione e il nostro immaginario, sono un analizzatore eccellente di alcune trasformazioni e derive in corso nella società italiana. Ma sono anche, con la loro accesa disponibilità a narrare, ottimi analisti. Demistificatori, anzitutto. Le loro parole strappano immediatamente il velo ai nostri pigri fantasmi. E ci portano nella loro cruda quotidianità, a cercare lavoro, qualcosa da mangiare, un posto in cui dormire… [leggi la scheda completa di "Respinti sulla strada"]

Renato Curcio
I dannati del lavoro
Vita e lavoro dei migranti tra sospensione del diritto e razzismo culturale
(Sensibili alle Foglie, 2007)
Questo libro nasce da una ricerca svolta con persone immigrate in Italia e presenta alcune storie di lavoratrici e lavoratori migranti, i quali, loro malgrado, si trovano a fare parte di quelle moltitudini di esclusi che Frantz Fanon a suo tempo definì “i dannati della terra” e che in quest’epoca sono i nuovi “dannati del lavoro” Persone che, dopo aver percorso le impervie vie dell’immigrazione “regolare” o quelle tempestose di chi si affida alle barche, sono giunte fino a noi. E che incontriamo ogni giorno, per strada, al lavoro, a scuola, al bar. Uomini e donne le cui storie ci interrogano, sul nostro modo di accogliere o rifiutare questa grande opportunità che l’immigrazione offre alla società in cui viviamo, dove “nessuno è più straniero oppure siamo tutti stranieri”. Questo lavoro mette in luce le discriminazioni che i migranti subiscono nel mondo del lavoro, i dispositivi del razzismo culturale e quelli delle leggi che regolano il “circuito di Schengen” [leggi la scheda completa de "I dannati del lavoro"]

 

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