Un passo avanti nella speculazione sull’area ex Diana De Silva

 

L’intesa raggiunta tra il comune di Rho e il ministero della Giustizia per la realizzazione del nuovo tribunale rappresenta un passo avanti nella speculazione sull’ex area industriale Diana de Silva di proprietà del gruppo Bracco. Grazie a un favore dell’amministrazione Zucchetti la destinazione d’uso dell’area è stata cambiata permettendo la costruzione di negozi, residenziale e strutture ricettive collegate ad Expo. Ancora una volta risulta in maniera inequivocabile come Expo non sia altro che un paravento dietro al quale si celano decine di speculazioni come quella dell’area di proprietà di Diana Bracco che, ricordiamo, è presidente della Società di gestione che dovrà realizzare l’Esposizione universale del 2015 con i soldi dei contribuenti.
La situazione di conflitto d’interessi del presidente del gruppo Bracco è talmente palese che se avesse un minimo di pudore dovrebbe dimettersi dal CdA della So.Ge. invece di far finta di niente creando fondazioni di beneficenza il cui scopo è solo quello di nascondere l’inganno
dell’Expo. Un inganno che peggiorerà la qualità della vita di chi vive su questo territorio con la maggior parte degli investimenti in infrastrutture fatte in funzione della mobilità privata (strade, autostrade, raccordi e parcheggi) quando ci sarebbe un gran bisogno di investimenti nel trasporto ferroviario come dimostra la vertenza dei pendolari della stazione di Rho, i quali si sono visti scippare dalla Fiera i trenta treni interregionali Torino – Milano con il conseguente peggioramento di un servizio pubblico fondamentale.
Per questo dal primo di luglio partirà lo sciopero del biglietto e degli abbonamenti e il 4 luglio i pendolari scenderanno in piazza contro la decisione di Trenitalia di ridurre i treni sulla fermata di Rho.

NOI L’EXPO NON LO PAGHIAMO!

 

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