Lucca Libera!

La città non si vende né si compra... si vive!

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  • Category Archives Comunicati
  • WELCOME MR. 1816

    PER LA LUMINARA TUTTI IN PIAZZA PER

    CONTESTARE BERLUSCONI

    In occasione della luminara cittadina il 13 settembre prossimo, sarà a Lucca il neo Presidente di Panama Riccardo Martinelli, figlio di migranti lucchesi, che ha deciso di venire nella nostra città per rendere omaggio al Volto Santo. Martinelli, un ricco imprenditore specializzato nel campo dei supermercati, appartenente all’area conservatrice, è salito al governo panamense lo scorso maggio vincendo sulla candidata progressista Balbina Herrera.

    Colui che dovrebbe rappresentare “l’orgoglio lucchese nel mondo”, sarà accolto, con tutta probabilità, dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che si è offerto di fare gli “onori di casa” dopo che, l’italiana Impregilo spa (azienda che ha il monopolio in Italia delle grandi opere, degli inceneritori, delle autostrade, la stessa che ha costruito l’ospedale San Salvatore dell’Aquila, inagibile, dopo il terremoto, al 90%, implicata nello scandalo dei rifiuti di Napoli ecc.), si è aggiudicata l’appalto per il raddoppio del Canale di Panama.

    La presenza di Berlusconi a Lucca rappresenta un’occasione irrinunciabile per contrastare in prima persona le politiche di questo governo fatte di tagli alla scuola, alle università e ai servizi sociali, fatte di contratti precari con stipendi da fame, di licenziamenti in tronco e di aiuti alle banche e alle imprese, di spese militari sempre più ingenti per finte missioni di pace, di leggi razziste e repressive (vedi pacchetto sicurezza).

    Non è più il momento di delegare: studenti, lavoratori, precari, migranti devono riappropriarsi delle loro rivendicazioni.

    Dobbiamo organizzarci per preparare al Presidente del Consiglio Berlusconi l’accoglienza che merita.

    Attenzione Signor Presidente. Quando verrà in processione sarà forse protetto dal Volto Santo, sicuramente dalla sua scorta, ma non dal dissenso e dalla protesta di chi subisce le sue politiche governative.

    ASSEMBLEA SPAZI AUTOGESTITI

    DIREZIONE CONTRARIA

    Seguiranno comunicazioni.


  • PRESIDIO LAVORATORI ALUMI.L A PIETRASANTA

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    I lavoratori dello stabilimento Alumi.l del Gruppo All.Co domenica 12 luglio hanno organizzato un presidio con volantinaggio a Pietrasanta per informare la popolazione di come il loro “emerito” concittadino si comporti verso i propri dipendenti: vuol mettere a casa 8 lavoratori e altrettanti figli in sei mesi.
    Il Gruppo All.Co, di proprietà della famiglia Vecoli, comprende: Fin.al (Padova), Alumi.l (Borgo a Mozzano), Ites (Pietrasanta), All.co (Pisa), HTA (Pontedera).
    Fattura milioni di euro l’anno, eppure tiene a casa 9 operai in cassa integrazione a zero ore da gennaio. Tra i 9 ci sono un’invalida, il responsabile dei lavoratori per la sicurezza e padri di famiglia.
    In occasione dell’incendio di un mese fa che poteva scostare la vita a 5 operai (scorri in basso per leggere il comunicato RSU) ha contestato le Rappresentanze Sindacali, colpevoli di essersi “permesse” di diffondere la notizia.
    Chiude reparti e intende effettuare licenziamenti.
    Intanto ristruttura uffici e non li utilizza, fa montare e smontare impianti sprecando denaro, non investe 1 euro per la fabbrica.
    Diciamo NO a questi licenziamenti oggi e NO ad altri licenziamenti domani.
    UNITI PER BLOCCARE I LICENZIAMENTI!
    RSU Alumi.l
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  • ARRESTI PREVENTIVI

    La serie scaglionata di arresti che ha contraddistinto le settimane precedenti il G8 all’Aquila denota il clima di repressione preventiva messo in atto dal Governo, dalla Magistratura e dalle forze dell’ordine.

    Lucca Libera! manifesta piena solidarietà a tutti gli arrestati, denunciando  che tali provvedimenti hanno un solo scopo: l’intimidazione. Lanciano cioè avvertimenti di stampo terroristico con l’intenzione di scoraggiare chiunque lotti contro questo mondo impossibile per un altro mondo necessario. Inutile ribadire che non raggiungeranno il loro obiettivo, non si può arrestare un processo di trasformazione storico. E comunque sia… non ci avranno!

    Un pensiero particolare va a Damiano dell’Askatasuna con cui Lucca Libera! ha avuto il piacere di conversare sulla questione dei depositi di scorie nucleari a Saluggia. Potete leggere il suo racconto delle lotte dei comitati a cui ha partecipato alle pagg. 10-11 del numero 9 del giornale, basta cliccare qui.

    Fra i tanti commenti e prese di posizione condivisibili che circolano nella rete, scegliamo di pubblicare il comunicato con cui i Cobas riescono a sintetizzare alcune questioni fondamentali.

    CONTESTARE IL G8 NON E’ REATO, LIBERI TUTTI !

    E  TRE! Nel volgere di 2 settimane ben tre operazioni questurine, tutte rivolte a criminalizzare chi denuncia e contesta questo sistema iniquo, corrotto e dannoso che ha prodotto una crisi devastante, che gli sciacalli del G8 riuniti dall’8 al 10 luglio a L’Aquila intendono far pagare a tutti i disgraziati della terra . Oggi è toccato ai giovani compagni studenti che a Torino il 18-19 maggio durante il G8 Università, hanno saputo ridicolizzare e dare filo da torcere all’apparato poliziesco che sosteneva il codazzo di baroni universitari e ministri saccenti. La vendetta di stato è scattata alla vigilia del G8, colpendo con ben 22 arresti compagni/e di Torino, Bologna, Padova, Napoli, Reggio Calabria, a cui va la solidarietà e l’impegno della Confederazione Cobas per l ‘immediata e incondizionata liberazione. 72 ore prima  era toccato agli anarchici , sottoposti a decine di perquisizioni in tutta Italia e a due arresti, con l’accusa di  attentare alla vigilia del G8 “alla sicurezza dei trasporti” (come se Viareggio e lo stillicidio di morti del lavoro, non bastasse di per sé!!). 2 settimane fa ancora sei arresti, dateci a bere da magistrati/segugi/media come “ricostituenti le br”, una incredibile “banda” composta per lo più da pensionati, assiemata in tutta fretta dagli inquirenti  solo per gravare in chiave allarmistico-preventiva sulle iniziative antiG8. Visto l’uso privatistico e dispotico delle istituzioni che ne fanno i poteri dello stato, visto il cinico sequestro dei terremotati aquilani sfruttati per celebrare il G8 con lo scenario delle rovine, non ci meravigliamo che da qui in poi – quando in ogni parte d’Italia, soprattutto a Roma e L’Aquila, ci saranno diffuse proteste anti G8 che culmineranno con la marcia del 10 luglio a L’Aquila – il debordante apparato di sicurezza voglia mettere in atto altre sfide e rappresaglie. Non ci tireremo indietro! Più ne fanno, più danno ragione a quanto sostiene il movimento altermondialista (“no global”), e noi tra loro, in merito a rendere possibile e praticabile il cambiamento radicale di questo affaristico-spietato-selettivo modello di società. Intanto manteniamo fermo – come abbiamo fatto durante quello spreco inutile e vanesio che sono stati i G8 tematici – il diritto/dovere di contestare il G8 il 10 luglio a L’Aquila, così come ci adopereremo in ogni sede per smontare le provocazioni giudiziario-poliziesche e per liberare al più presto gli arrestati.

    Roma 6 luglio 2009
    Confederazione Cobas

  • COMUNICATO URGENTE RSU ALUMI.L

    Comunicato sindacale

    Mercoledì 24 Giugno alla Alumi.l di Borgo a Mozzano alle ore 19 scoppia un incendio. Strage sfiorata. I vigili del fuoco intervengono repentinamente. I 5 Lavoratori del reparto interessato, fortunatamente illesi, parlano di fiamme fino al tetto del capannone e, spaventati, riconducono il pensiero alla tragedia della Thyssen.

    L’RLS (Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza), prontamente avvisato dai colleghi, si precipita immediatamente all’ingresso dello stabilimento e chiede il permesso per entrare a visionare l’accaduto. Sì, perché l’RLS ormai da 6 mesi è in Cassa Integrazione continuativa, è uno dei 9 dipendenti, guarda caso, messi a zero ore in maniera a nostro avviso discriminatoria a causa del calo di lavoro nonostante avesse l’esperienza e la competenza per ruotare con gli altri.

    Non mette piede nello stabilimento da 6 mesi, impossibile controllare che siano rispettate le norme.

    Ad aggravare la questione il fatto che tutto ciò accada in seguito alla presentazione, da parte dell’RLS stesso e della RSU, di una lista dettagliata di lavori di ammodernamento.

    Fortunatamente non ci sono state vittime né feriti.

    Invitiamo tuttavia l’Azienda a riflettere sul reintegro immediato del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e ad una maggiore attenzione per quanto riguarda la prevenzione e la Sicurezza.

      RLS/RSU Alumi.l

    Lucca Libera! continuerà e tenervi informati sugli sviluppi della lotta degli operai Alumi.l. Per saperne di più, anche riguardo alla messa in cassa integrazione dell’RLS e di altri 8 lavoratori, leggete il numero nove del giornale cliccando qui.

    Lucca Libera! intende affiancare la pubblicazione del giornale cartaceo con più frequenti aggiornamenti di questo sito. Stay tuned!


  • COMUNICATO RSU ALUMI.L

    Pubblichiamo il comunicato emesso il 22 giugno dalla Rappresentanza dei lavoratori Alumi.l .
    Per la storia delle lotte e la vertenza in corso leggi il numero 9 di Lucca Libera! cliccando qui.

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    A niente è servito l’incontro in Provincia tra le parti sindacali ed aziendali alla presenza dell’Assessore alle Politiche del Lavoro in merito alla Vertenza Alumi.l. L’Azienda non ha fornito alcuna risposta ai quesiti posti al tavolo chiudendosi in un silenzio programmatico preoccupante per il futuro dell’intero stabilimento e dell’occupazione dei quasi 50 dipendenti di cui 9 già esclusi e in Cassa Integrazione a zero ore. Ancor più grave il fatto che a pochi giorni dall’incontro in Provincia, senza fornire spiegazione alcuna, l’Azienda ha iniziato lo smantellamento di un altro reparto, quello della Verniciatura per Sublimazione, il reparto che occupava i 9 dipendenti sospesi. Riteniamo grave e inaccettabile il comportamento dell’Azienda che ai tavoli, quando si presenta, evita di dare risposte e procede unilateralmente scavalcando tutto e tutti. Oggi si è tenuta l’Assemblea dei Lavoratori che ha votato all’unanimità un documento nel quale si conferisce mandato alla Rappresentanza Sindacale per proclamare ulteriori iniziative di mobilitazione oltre a confermare la permanenza del Presidio fisso installato in prossimità dell’Azienda. Venerdì 26 Giugno si terrà il Direttivo Provinciale della FIOM-Cgil che prenderà in esame la questione della Vertenza Alumi.l e, come auspichiamo, valuterà di dar sostegno alla lotta in corso.

     BORGO A MOZZANO 22/6/2009

    RSU ALUMI.L


  • NO allo steccone!

    Lucca Libera! sostiene il comitato di San concordio che si oppone alla costruzione di un enorme edificio per uffici e negozi definito “steccone” nell’area Gesam. Nel numero 6 del nostro giornale abbiamo pubblicato il testo della petizione popolare indirizzata al Sindaco di Lucca. Chi volesse firmare contro il progetto e avere maggiori informazioni può farlo collegandosi al sito www.sanconcordio.it.

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  • E’ uscito il sesto numero di Lucca Libera!

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    In questo numero:

    - Viabilità: l’asse nord-sud

    - Inceneritori: Pietrasanta, Lucart e intervista a Paul Connett

    - Quartieri: ancora cemento a S. Anna e a S. Concordio?

    - Come si lavora a Lucca: l’edilizia

    - Internazionale: Palestina e Colombia

    - Allarme sicurezza!

    - L’energia e i suoi padroni 2: il nucleare

    - SLAM: Spazio Libero Artistico Musicale

    Oltre che su questo sito il giornale si può trovare presso:

    Vino & kino, Lucca Libri, Libreria Baroni, Centro di Documentazione in via degli Asili.

    P. S. presto sarà disponibile la videointervista a Paul Connett “Inceneritori & inceneritoristi”, un’autoproduzione Lucca Libera!


  • E’ NATO IL PROGETTO INDASTRIA

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    Il Progetto Indastria comunica alla cittadinanza la sua nascita in concomitanza con l’apertura di un nuovo spazio sociale. L’azione di riappropriazione  di un immobile, da lungo tempo in disuso, quale l’edificio detto “ex ostello” sito sulla Strada Statale 12 del Brennero, sul quale gravita un progetto di recupero che da anni non riesce a trovare una strada certa e visibile, ha il fine di ricostruire il tessuto sociale di questa città. Tale spazio rimarrà infatti aperto a tutte le realtà di base, a tutti coloro che hanno a cuore il nostro territorio non considerandolo già dato o dovuto, ineluttabilmente  gestito da chi cerca solo speculazione e cemento a scapito dell’ambiente sociale e naturale, bensì come lo spazio nel quale la comunità ed i suoi individui collaborano direttamente ad un vivere comune degno di tale nome.

    A questo proposito Progetto Indastria propone alla città quattro progetti di recupero sociale.

    Il primo, il progetto di “gestione del consumo”, prevede sia la promozione di G.A.S. , ovvero gruppi di acquisto solidale, sia l’accordo con alcuni “commercianti etici” che nella quarta settimana del mese applichino prezzi popolari su generi di prima necessità; questo progetto ha il fine di  consentire alla comunità la ricostruzione di un naturale rapporto di fiducia con i produttori locali, a favore della propria salute e del proprio portafoglio.

    Il secondo è il progetto “autodifesa del precario” che offre ai lavoratori cosiddetti atipici, in particolar modo ai giovani, minicorsi formativi su come difendersi nella giungla del mercato lavoro.

    Il terzo, il progetto “Copyleft”, attraverso la promozione di corsi d’uso del sistema “Linux” e la creazione di una biblioteca on-line libera e gratuita si propone di mostrare come le idee e la cultura possano e debbano essere gratuite e circolare senza che case editrici, case discografiche, grandi produttori e gestori mediatici, produttori di software o addirittura enti pubblici lucrino su ciò che è patrimonio di tutti, il sapere in tutte le sue espressioni.

    L’ultimo ma non certo per importanza è il progetto “sicurezza”. Attraverso iniziative singole, come seminari ed incontri, e l’apertura in futuro di uno sportello apposito di mediazione legale e culturale per immigrati e non, Progetto Indastria vuole letteralmente scacciare la paura. Vivere nella società del rischio e dell’incertezza, ci pone davanti alla consapevolezza che l’unica via d’uscita è ricostruire legami concreti tra persone e comunità, uscire di casa, fidarsi del vicino, costruire insieme percorsi di solidarietà e progetti di autorganizzazione.

    In virtù di tutto ciò invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare direttamente a Progetto Indastria.

    La lettera dell’occupazione sociale agli abitanti del quartiere:

    Salve, siamo i ragazzi che da oggi e per un po’ di tempo abiteranno nell’area dell’ex-ostello. Ci scusiamo intanto per qualsiasi disagio possiamo aver creato alla quiete del quartiere. Con questa nostra lettera intendiamo, dove possibile, fugare qualsiasi incomprensione il nostro gesto possa aver creato o possa creare in futuro. Non siamo criminali, non siamo fannulloni o perdigiorno. Siamo tutti lavoratori o studenti ed in alcuni casi entrambe le cose. Vorremmo essere vicini come tanti altri a cui si può tranquillamente chiedere lo zucchero. Non vogliamo in alcun modo aumentare il disagio che questa zona già subisce, in particolare a causa del traffico incessante, bensì contribuire a migliorarne, ove possibile, le condizioni ed  aiutare chi di voi sta già cercando di farlo.

    In questo senso vanno alcuni dei progetti che partiranno di qui a pochi giorni ed ai quali caldamente vi invitiamo a partecipare. In modo particolare per due di questi sarebbe molto utile la vostra collaborazione. Si tratta del progetto di “gestione del consumo” che prevede sia la promozione di G.A.S., ovvero gruppi di acquisto solidale che comprano generi alimentari direttamente dal produttore, sia l’accordo con alcuni “commercianti etici” che nella quarta settimana del mese applichino prezzi popolari su generi di prima necessità; questo progetto ha il fine di  consentire alla comunità la ricostruzione di un naturale rapporto di fiducia con i produttori locali e piccoli distributori, a favore della propria salute e del proprio portafoglio.

    L’altro è il progetto “sicurezza”. Attraverso iniziative, incontri e seminari, stage di autodifesa, l’apertura in futuro di uno sportello apposito di mediazione legale e culturale anche con realtà di immigrazione, vogliamo letteralmente scacciare la paura. Vivere nella società del rischio e dell’incertezza, ci pone davanti alla consapevolezza che l’unica via d’uscita è ricostruire legami concreti tra persone e comunità, uscire di casa, fidarsi del vicino, costruire insieme percorsi di solidarietà e progetti di autorganizzazione.

    Oltre a tutto questo cercheremo di dare una sistemata all’edificio in modo da renderlo sia vivibile che presentabile.

    Ci impegneremo affinché la nostra presenza sia un aiuto alla sicurezza ed alla vivibilità del quartiere. Invitiamo perciò tutti gli abitanti e gli eventuali comitati ad entrare e chiedere direttamente a noi delucidazioni sui nostri progetti e sulle nostre intenzioni. Grazie per la cortese attenzione.

                                                                    I  ragazzi del Progetto Indastria