Lucca Libera!

La città non si vende né si compra... si vive!

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RIBELLARSI E’ GIUSTO

L’agguato del 24 febbraio contro un ragazzo del Cantiere Resistente è l’ultimo di una lunga serie di episodi avvenuti a Lucca negli ultimi anni. Un’escalation di minacce, intimidazioni, aggressioni e pestaggi perpetrati da estremisti di destra, spesso collegati ad organizzazioni fasciste come Forza Nuova, Fiamma Tricolore, Naziskin, Bulldog 1998. Nella Lucca “centro commerciale naturale” da vendere a turisti e cittadini abbienti, prolifera indisturbato un sottobosco di squadristi fascisti che hanno finora goduto dell’indifferenza, quando non di vere e proprie coperture a garanzia della loro impunità, da parte delle istituzioni. A coloro che oggi si svegliano di soprassalto, increduli che nella “pacificata” Lucca possano accadere fatti simili, vogliamo ricordare che il neofascismo è stato in questi anni spalleggiato, e spesso foraggiato, da ambienti conservatori nonché dai partiti del centrodestra, basti pensare all’alleanza alle ultime elezioni politiche tra Casa delle Libertà, Alternativa Sociale-Forza Nuova e Fiamma Tricolore. Quando si tratta di raccattare voti Berlusconi & C. non esitano ad organizzare manifestazioni in cui si esprime il peggio del nazifascismo attuale, tra sventolii di croci celtiche, saluti romani, svastiche tatuate, ecc. Senza andare troppo lontano, ricordiamo che nella giunta comunale di Altopascio un forzanuovista ricopre la carica di assessore.
I fenomeni a cui oggi assistiamo si nutrono anche del razzismo strisciante indotto da legislazioni discriminatorie, come la Turco-Napolitano che ha istituito i Centri di Permanenza Temporanea per migranti, veri e propri lager che sanciscono per legge l’esistenza di persone di serie B per le quali non valgono i diritti di tutti gli altri esseri umani. Si alimentano della logica securitaria proposta e propagandata indifferentemente dal centrodestra e dal centrosinistra, riassumibile nello slogan reazionario “legge e ordine”, una società del controllo e della repressione (videocamere, poliziotti di quartiere, carcere) che tende a colpire i soggetti più deboli. Prosperano nell’attuale situazione di precariato generalizzato che ha progressivamente ridotto i diritti dei lavoratori, tagliato drasticamente i salari, distrutto ogni parvenza di stato sociale, eliminato ogni sicurezza di una vita dignitosa per un numero sempre più grande di persone. Lo stesso Emanuele, già colpito dai fascisti il 24 febbraio, ha subito la perdita del lavoro, non essendogli stato rinnovato il contratto a termine con il quale era stato assunto tre mesi prima.
Una società, dunque, fortemente gerarchizzata e autoritaria, in cui il potere reale è nelle mani di pochi, i quali possono disporre a proprio esclusivo vantaggio della vita stessa delle persone, devastano l’ambiente dei territori stravolgendo il vissuto quotidiano degli abitanti e mettendone a repentaglio la salute, esportano guerre in tutto il mondo. E’ già, questa, una società in via di fascistizzazione.
Lucca non ha bisogno di interventi emergenziali repressivi, superpoliziotti, vicedirettori Ucigos come Giovanni Luperi (coinvolto tra l’altro nel processo per il massacro nella Scuola Diaz a Genova nel 2001). Si tratta di misure volte a restringere gli spazi di libertà, Lucca ha bisogno del contrario.