Mornico al Serio – Un’altra famiglia che paga pesantemente la crisi, un’altra famiglia che a causa di disoccupazione e precarietà non riesce a sostenere il peso del canone. L’amministrazione comunale non è intervenuta e oggi per la terza volta il tribunale ha tentato di eseguire uno sfratto a Mornico. Solo la rete di solidarietà organizzata da Unione Inquilini ha impedito che l’ufficiale giudiziario, spalleggiato dalle forze dell’ordine, sbattesse per strada gli abitanti. Non sono mancati momenti di tensione quando le forze dell’ordine hanno tentato di forzare il blocco. Ottenuta la proroga ai primi di febbraio, un nutrito gruppo di persone si è recato al municipio per sollecitare, per l’ennesima volta, il sindaco di Mornico a trovare soluzioni.
Lo stesso copione è andato in scena contemporaneamente per un’altra famiglia di Treviglio. Anche in questo caso il termine per lo sfratto è stato fatto slittare al 20 marzo. Nonostante l’evidente emergenza, all’orizzonte non si vedono soluzioni. Il decreto antisfratto del governo Letta si dimostra uno strumento risibile applicabile soltanto a un numero limitatissimo di casi. Gli unici a tentare di porre un argine a questa emergenza sono i soggetti più deboli che aiutandosi a vicenda tamponano situazioni drammatiche, a cui le amministrazioni dovrebbero dare risposte.