Torino 10 giugno corteo contro la repressione
Il 27 giugno avrà inizio il
processo a carico di 10
antifascisti torinesi. Su di loro pende un
accusa
gravissima devastazione
e saccheggio, un
accusa che vale da 8 a 15 anni
di galera.
I fatti.
Un
anno fa, nella notte dell11 giugno, nella città
della Mole, una
squadraccia fascista armata di
coltelli e bastoni si introdusse di
notte nella casa
occupata Barocchio: due occupanti vennero accoltellati.
Uno di loro, lintestino trapassato da un fendente,
dovette essere
operato durgenza. Solo per un caso non
cè scappato il morto.
Non è che uno dei tanti episodi che vedono
protagonisti i
fascisti, i cui
attacchi sono trattati da stampa e
politici come meri episodi di
cronaca nera.
Il corteo svoltosi il 18 giugno per denunciare
la
gravissima aggressione fascista venne caricato in via
Po. Due
manifestanti vennero tratti in arresto. Un
mese più tardi, il 20
luglio, altri arresti. In tutto
10 antifascisti, che, in buona parte,
si faranno sei
mesi tra galera e domiciliari. È linizio di una lunga
parabola repressiva.
Il 17 gennaio vengono rinviati
a giudizio.
In
questo lungo anno
Torino e le sue valli hanno celebrato le loro
olimpiadi
della repressione tra arresti, sgomberi e
teoremi giudiziari.
Teoremi
che vedono protagonisti sempre gli stessi
magistrati, Laudi e
Tatangelo, quelli della montatura
contro Sole, Edo e Silvano, quelli
dellinchiesta
contro i valsusini accusati di devastazione e
saccheggio per la ripresa di Venaus dell8 dicembre.
Se i loro
teoremi dovessero passare, i primi a pagare
sarebbero gli antifascisti
torinesi, ma subito dopo
sarebbe il turno dei valsusini, degli
antifascisti
incarcerati a Milano l11 marzo per lopposizione al
corteo di Fiamma Tricolore e di chiunque manifesti
pubblicamente la
propria opposizione allordine
costituito.
Questa partita non si
gioca nelle aule giudiziarie
dove si esercitano i riti della
giustizia di Stato,
ma nelle piazze. Proprio in quelle piazze che i
signori del Tav e quelli della gomma, i politici
bipartisan e i loro
clienti, polizia e magistrati,
vorrebbero fossero luogo di una città
Luna Park, tutta
lustrini e cotillons, una città ignara e silente,
moderna ma pur sempre borghese con la vetrinetta
lustra e la polvere
sotto il tappeto.
La libertà dei 10 antifascisti torinesi è
la libertà
di noi tutti.
Il 10 giugno, ad un anno dalle
coltellate fasciste
al Barocchio, si terrà un corteo nazionale contro
la
repressione a Torino. Appuntamento alle ore 15 a Porta
Susa
Il testo dell'appello
Le adesioni
Il testo
del manifesto
Le info
per chi viene da fuori
Contribuisci!
Inserisci direttamente i link e i materiali pertinenti
|