E' morto la notte scorsa durante il trasferimento d'urgenza in ospedale dal carcere di Poggioreale dove era recluso in isolamento da una settimana circa. Pasquale Perrella, il 34nne del rione Traiano ferito nel corso di un conflitto a fuoco con i carabinieri, non ce la ha fatta. Ora i familiari chiedono a gran voce che venga fatta luce su quest'altra morte "sospetta", su un decesso che si poteva e si doveva evitare. Perrella era in carcere dallo scorso mercoledì e lunedì mattina era stato visitato dal perito di parte e da un perito nominato dal Gip presso il tribunale di Napoli. I medici non hanno fatto in tempo a stilare la loro relazione, in nottata è spirato per un'improvvisa complicazione. Perrella era rimasto ferito alla spalla nel conflitto a fuoco con alcuni militari che stavano procedendo a dei controlli, anche se lui personalmente non era armato, nè aveva fatto fuoco contro i militari. Un proiettile lo centra alla spalla, lesiona i tendini e di striscio un polmone. Trasportato in ospedale, le sue condizioni appaiono subito gravi, tant'è che è ricoverato per cinque giorni in rianimazione. Poi, e quì accade l'inverosimile, la sera del mercoledì successivo viene tradotto in carcere, sebbene non si sia ristabilito, sicchè il Gip convalida il suo fermo e lo tramuta in arresto. Intanto in carcere Perrella ha un'emorragia e ad i familiari nel colloquio di mercoledì scorso ha riferito di disturbi fisici e di percosse subite in carcere. I parenti vogliono sapere se poteva essere tradotto in carcere in quelle condizioni, e perchè non presso il centro clinico di Secondigliano, anzicchè presso quello praticamente inesistente di Poggioreale. Domani ci sarà l'esame autoptico che, salvo sorprese, stabilirà che è deceduto - provate ad indovinare - per arresto cardiocircolatorio, se non addirittura per mal di denti...noi facciamo opera di denuncia all'opinione pubblica...giudicate voi!
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