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Intimidazione neofascista contro il Laboratorio Buridda
Nelle ultime settimane sono comparse, in diverse parti della città, sempre più svastiche e scritte inneggianti al nazifascismo. Un escalation fatta anche di attacchi ai centri sociali genovesi e spintisi fin dentro lo spazio occupato del Laboratorio Buridda in ben due occasioni nelle ultime settimane. L’ultimo espisodio, quello più grave, si verifica nel giardino del Laboratorio Buridda nella notte fra sabato e domenica, quando viene rotto il vetro di un nostro furgone e al suo interno posto un proiettile a chiaro intento intimidatorio; lì accanto viene ritrovato un sasso con una chiara rivendicazione, un adesivo di Forza Nuova, la stessa firma trovata già nei giorni precedenti sui muri esterni del Laboratorio nonché del centro sociale Terra di Nessuno.
Alla ricerca di visibilità, rigettati dalla storia e dalla città, i neofascisti tornano sui muri e con minacce pesanti nei confronti di chi anima partecipazione, socialità, difesa dei diritti. E’ un attacco a tutte le realtà che si richiamano alla costituzione nata dalla Resistenza.
Ci rivolgiamo a centri sociali, partiti, sindacati, associazioni, movimenti e istituzioni democratiche, ai cittadini genovesi, perchè facciano anch’essi sentire la loro voce, perché si attivino nella vigilanza, per riprendere nei prossimi giorni il filo di una mobilitazione permanente contro vecchi e nuovi fascismi.
Invitiamo tutti sabato prossimo a partecipare ad un’azione diffusa in tutta la città per coprire le vergognose scritte apparse in queste settimane.
Nei prossimi giorni daremo indicazioni più precise sull’iniziativa, attraverso il nostro sito internet e la stampa cittadina.
Laboratorio sociale occupato Buridda
via Bertani 1, Genova, Pianeta terra
FONTI: Laboratorio Buridda | Indymedia
“AVVERTIMENTO” NEOFASCISTA AL CENTRO SOCIALE BURIDDA
GENOVA. 5 SETT. Un grosso sasso fasciato da un adesivo con il logo di “Forza Nuova” e un proiettile da caccia inesploso. Sono i due “avvertimenti” piovuti nottetempo nel giardino del Centro Sociale Occupato Autogestito “Buridda” di Via Bertani a Genova. I militanti del centro sociale non ci stanno e denunciano a gran voce di non tollerare “intimidazioni neofasciste”, a maggior ragione nel loro territorio. Con la “benedizione” del capogruppo di Rifondazione Comunista a Tursi, Patrizia Poselli, il “Buridda” chiama a raccolta la cittadinanza per una manifestazione pubblica che si terrà sabato pomeriggio prossimo per le vie del centro di Genova. “Non è il primo segnale di una serpeggiante striscia di episodi teppisti di chiara matrice neofascista – fanno sapere dal Buridda – che ci preoccupano e offendono la memoria di “Genova Medaglia d’Oro della Resistenza”.
Marcello Di Meglio.
da Il Giornale
Il Buridda denuncia aggressioni e sabato scende subito in piazza
di Redazione
Il laboratorio sociale Buridda di Via Bertani denuncia di aver subito una intimidazione di matrice neofascista e subito trova un motivo per scendere in piazza, sabato prossimo. Nella notte tra sabato e domenica, secondo quanto precisa in una nota il Laboratorio Buridda, ignoti si sono introdotti nei giardini del centro e hanno rotto il vetro di un furgone lasciando all’ interno del mezzo un proiettile. Accanto al furgone è stato trovato un sasso con una rivendicazione e un adesivo di Forza Nuova, la stessa firma, viene precisato, trovata nei giorni precedenti sui muri esterni del laboratorio e del centro sociale Terra di Nessuno. Il laboratorio Buridda si rivolge quindi «a centri sociali, partiti, sindacati, associazioni, movimenti e istituzioni democratiche, ai cittadini genovesi, perchè facciano anch’essi sentire la loro voce» e invita tutti sabato prossimo a partecipare «ad un’azione diffusa in tutta la città» il cui svolgimento verrà meglio precisato nei prossimi giorni.
Solidarietà al laboratorio Buridda è stata espressa dal gruppo consiliare di Prc del comune che chiede «a tutti, a partire dai massimi esponenti delle Istituzioni del territorio fino ai singoli cittadini e cittadine, di attivarsi in un presidio democratico che sia la risposta più efficace della città di Genova, medaglia d’ oro della Resistenza, nei confronti dell’ eversione fascista».