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Veltroni incontra la madre di Biagetti.
Alla fine, passati i funerali e il corteo antifascista con annesse polemiche, Walter Veltroni ha incontrato la signora Stefania Zuccai, mamma di Renato Biagetti, il giovane ingegnere accoltellato a morte una settimana fa a Focene da due sbandati fascistoidi mentre usciva da una festa reggae in spiaggia. Un delitto che aveva fatto molto scalpore in città, vuoi per l’efferatezza, vuoi perché Renato era vicino a un centro sociale romano, Acrobax, che insieme agli altri spazi occupati della capitale aveva posto l’accento sulla recrudescenza di violenze neofasciste in città. Il sindaco era stato invitato ma non aveva partecipato né ai funerali né al corteo. Ma ieri ha rimediato ricevendo la madre di Renato in Campidoglio e parlando di lui come di «un giovane sensibile, colto, non violento», amante della vita, dell’ambiente e della musica. Poi ha fatto di più, manifestando l’intenzione di intitolargli la Città del mercato equo e solidale che sta nascendo nell’ex Mattatoio di Testaccio. Sicuramente un bel gesto, se pur un po’ tardivo. Veltroni è anche intervenuto su quanto accade in città, sostenendo come «questa drammatica vicenda è estranea al clima che si respira in questa città» e auspicando che la «tragedia serva da monito a tutti» per «far sì che la violenza non torni a sconvolgere la nostra vita quotidiana». Approvazione è arrivata dal segretario cittadino del Prc Massimiliano Smeriglio, mentre i giovani di Forza Italia chiedono a Veltroni di promuovere un incontro tra giovani di centro, destra e sinistra. Solo il capogruppo di An alla Provincia Piergiorgio Benvenuti carica a testa bassa i «centri sociali» che lo avrebbero minacciato a più riprese. Evitando questa volta, come ha fatto in passato, di prendersela proprio con Acrobax.
da Il Manifesto
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