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Da Il Manifesto
31 ottobre 2006
Neo-fascismo
Scritte antisemite in Via Tasso, i giovani di Fi minimizzano
Sono comparse durante la notte diverse scritte inneggianti al fascismo sui muri di via Tasso a Roma. Il palazzo, oggi adibito a Museo storico della Resistenza, fu teatro di tremende torture subite dai partigiani catturati durante il secondo conflitto mondiale. Il grave episodio ha registrato numerose reazioni di indignazione e di ferma condanna. «I consiglieri comunali Paolo Masini e Fabio Nobile, insieme a Massimo Rendina, presidente dell’Associazione Nazionale Anpi, cancelleranno da via Tasso le scritte fasciste, antisemite e razziste». Lo riferisce una nota del gruppo consiliare capitolino dell’Ulivo. L’iniziativa, sostengono i promotori, «vuole testimoniare che Roma non vuole abbassare la guardia contro ogni forma di intolleranza».
Il fatto avviene a pochi giorni dal viaggio intrapreso da alcune classi dei licei romani, come è ormai consuetudine da diversi anni, ad Auschwitz. Nel frattempo saranno istituite diverse task force formate da gruppi studenti che affiancheranno il lavoro dell’Ufficio Decoro Urbano nel cancellare in tutta Roma le scritte considerate indegne per la città. Intanto fa discutere la condanna dell’episodio espressa dai giovani di Forza Italia in cui viene sottolienato come questi atti vadano «considerati come isolati». In realtà appare chiaro come a Roma e provincia il fenomeno del neofascismo sia in pericolosa ascesa.