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27 novembre 2006
Un altro atto intimidatorio contro un circolo di Rifondazione Comunista
MONTESILVANO. Uno dei circoli del partito preso di mira e imbrattato con croci celtiche e svastiche. Ancora atti intimidatori per Rifondazione comunista. Dopo l’incendio divampato nella sede del Circolo Gramsci di piazza Grue, lo scorso fine settimana i vandali sono tornati in azione. Questa volta prendendo di mira il Circolo di Montesilvano, imbrattando la vetrina con svastiche e croci celtiche. Anche a Pescara qualche giorno prima dell’incendio erano comparsi i medesimi simboli.
Svastiche, scritte offensive e simboli nazisti sono comparsi sulle vetrine del circolo montesilvanese nella notte tra sabato e domenica. Il gesto dei soliti delinquenti assume un significato inquietante perché si inserisce nell’atmosfera già sufficientemente tesa dell’inchiesta Ciclone della questura di Pescara che ha arrestato cinque persone tra cui il sindaco Cantagallo e l’assessore Di Blasio. Altre 54 persone sono indagate tra cui una buona lobby dei costruttori oltre a tecnici comunali e amministratori.
Rifondazione comunista che non è entrata mai a far parte della maggioranza di centrosinistra guidata da Margherita e Ds si è mostrata sempre critica nei confronti dei metodi utilizzati per gestire la materia urbanistica costretta all’opposizione insieme al centrodestra.
Un ruolo che evidentemente ha dato fastidio in questi anni ed ancor più ora che il sommerso inizia a venire alla luce ma evidentemente sono ancora molte le cose da scoprire e le radici sembrano ramificarsi bel oltre i confini comunali.
L’atto intimidatorio si inserisce in questo contesto nel quale sembra già fiorente la campagna elettorale (e già spuntano i primi cartelli elettorali).
E se l’opinione pubblica e la maggioranza dei cittadini sembra essere disgustata dal clima politico asfissiante e contaminato, chiedendo un rinnovamento della classe politica, dall’altro gli ex di ogni colore rilanciano e si dicono completamente estranei a qualunque assimilazione a chi ha sbagliato.
«È un grave episodio da non sottovalutare», ha dichiarato Michele Castellano segretario del Circolo visto quanto è accaduto recentemente al Circolo di Pescara. Anche lì fu imbrattata la vetrina e qualche settimana dopo è stata incendiata la sede».
Difficile dire se accadrà anche questa volta, ma di una cosa Castellano è certo: «il lavoro che stiamo portando avanti dà fastidio a qualcuno ma a maggior ragione questi spiacevoli eventi ci testimoniano che la strada che stiamo perseguendo è quella giusta. In un momento di gravissima crisi politica nella città di Montesilvano ora più che mai manteniamo la schiena dritta e rispondiamo alla provocazione con in nostro lavoro quotidiano fatto di ascolto delle istanze dei cittadini che poi vengono tradotti in atti pratici nelle sedi istituzionali».
I vertici del partito si sono dichiarati fiduciosi del buon esito del lavoro delle forze dell’ordine che stanno indagando sull’ episodio. «Chiediamo», aggiunge Castellano, «a tutte le forze
politiche e sociali della città di non abbassare la guardia in questo grave momento anche alla luce di quanto accaduto».
Ma c’è paura e tensione per chi deve portare avanti una idea ed una proposta di onestà in un luogo dove in passato sono stati molti gli eventi intimidatori ed i messaggi chiari mandati a coloro che dovevano cambiare un certo atteggiamento. Cantieri incendiati, spari contro le vetrine di una attività commerciale, volantini anonimi tutti episodi che oggi assumono spiegazioni molto più chiare ma che rendono difficile la vita a Montesilvano.
L’ipocrita disincanto qui è finito.
27/11/2006 9.33
azioni_fasciste