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Appello per un presidio contro la riabilitazione del fascismo
Nelle piazze di tutta Italia camicie nere, saluti romani, svastiche e croci celtiche tornano a fare bella mostra di sé; i fascisti ostentano forza e fomentano un clima di violenza, vengono sempre più allo scoperto con toni di provocazione e sfida.
Si fanno sempre più strada anche in una terra, come quella Toscana, che è stata teatro delle più cruente stragi nazi-fasciste, che ha allevato tra i migliori partigiani e partigiane, che con i loro sacrifici, dedizione, ideali, forza ed eroismo hanno lottato, in tanti sono caduti, e ci hanno liberati dall’oppressione nazi-fascista conquistando dignità e gloria di fronte a tutto il mondo.
A rafforzare questo rigurgito fascista è complice il crescente revisionismo storico, anche nelle fila del centro-sinistra, che pone sullo stesso piano i ragazzi di Salò e i partigiani, che vorrebbe negare il genocidio nei lager nazisti di ebrei, comunisti, disabili, omosessuali e rom, o cercare di ridimensionarne la portata contrapponendo ai crimini nazi-fascisti la giusta lotta dei comunisti Jugoslavi celebrando in tal senso la giornata del ricordo. Questa falsificazione della storia finisce per avvalorare l’infame parallelismo tra nazismo e comunismo e, in nome della condanna della violenza “da qualunque parte provenga”, mette sullo stesso piano carnefici e vittime e propone una pacificazione senza verità e giustizia.
Ai fascisti non deve essere consentito di sfilare nelle nostre città: oltre ad essere illegale, vietato dalla Costituzione nata dalla Resistenza (che proibisce la ricostituzione del partito fascista) e dalle leggi vigenti della repubblica (che proibiscono qualsiasi forma di apologia, anche mascherata, del fascismo) è un oltraggio indicibile alla memoria di tutti coloro (donne, uomini, giovani, operai, lavoratori) che hanno dato la loro vita per liberare il nostro Paese dall’oppressione, di tutti coloro che hanno giurato col loro sangue che questi signori non avrebbero mai più avuto alcuna agibilità politica in Italia. Ai fascisti non deve essere consentito esprimere, neppure in nome della democrazia, la loro ideologia carica di odio razziale, sessista, patriottica, ecc.
Onorare la memoria delle vittime del nazifascismo vuol dire raccogliere la bandiera che essi ci hanno lasciato e portarla più avanti; la bandiera della lotta di classe, la bandiera della dignità delle masse popolari, la bandiera della Resistenza.
Per questo chiediamo a tutte le forze sinceramente democratiche e antifasciste di aderire al presidio che si terrà sabato 10 febbraio a Livorno in piazza Grande angolo via Pieroni dalle 16.30 alle 19.30
No alla riabilitazione del fascismo !
Ora e sempre Resistenza!
Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo
Sezione “Ilio Barontini” di Cecina
Per adesioni: 349/6331272; e-mail: cecina@carc.it
Adesioni al 02/02/07: Medicina Democratica di Rosignano; Andrea Castagni, Walter Perini lavoratori FS Rosignano; Di Fulvio Fulvia, casalinga, Castellina M.; Cecina Social Forum; Rumieri Francesco, delegato UIL Toscana Ecofanghi, Cecina; Tempestini Bruna, pensionata, Cecina; SPI CGIL Cecina; Promemoria – Associazione per la difesa dei valori dell’antifascismo e dell’antinazismo, Trieste;