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Comunicato:
Martedì si è svolto il processo nei confronti di Alice, Davide e Tommaso, accusati per l’occupazione e il danneggiamento della palazzina di P.le Allende, sede storica dello spazio sociale Mario Lupo. Il giudice Mastroberardino, ha sostanzialmente accolto le richieste del pm Russo: 6 mesi con la sospensione condizionale della pena per Tommaso, 6 mesi senza la sospensione commutati in un anno di libertà vigilata per Alice e Davide.
Questa sentenza era praticamente già scritta; l’amministrazione comunale non poteva permettere che fosse riaperta la questione dopo aver fatto di tutto per metterla sotto silenzio. Doveva assolutamente evitare che si potesse verificare ancora un fatto del genere: dopo tutto si tratta di un’occupazione abusiva come tante altre avvenute a Parma negli ultimi 20 anni. Con il Mario Lupo è diverso, le autorità cittadine non potevano tollerare un’altra eventuale occupazione, sin dalle prime dichiarazioni del sindaco Ubaldi che a gran voce invocava la galera per gli occupanti, è stato chiaro che alla battaglia su questo spazio dovevano mettere la parola fine con la linea dura. Questo spiega i due giorni di carcere, il processo per direttissima, le condanne a carico dei nostri compagni.
Non assisteremo passivamente alla devastazione sociale, culturale , ambientale che questa giunta sta portando avanti con metodo, anche grazie alla complicità interessata di un’opposizione che ormai non è più tale nemmeno a parole…sappiamo bene che la politica di rapina che i poteri forti locali attuano da anni impunemente genera continuamente contraddizioni e conflitti che sempre più difficilmente sono recuperati alla tristezza della normalità.
Sappiamo bene che “rispettabili” cittadini di Parma come Lunardi, Pizzarotti sono responsabili nel tentativo di devastare la ValSusa o il territorio di Vicenza, nonostante la netta opposizione di gan parte delle popolazioni locali. Invitiamo tutti coloro che hanno espresso simpatia e solidarietà verso la questione del Mario Lupo a continuare la lotta contro la riqualificazione urbana targata Ubaldi, a sostenere la battaglia per la riappropriazione di spazi sociali in città, ad appoggiare le istanze portate avanti da tutti coloro che hanno problemi sulla casa. Allo stesso modo invitiamo tutti a stringerci intorno alla compagna e ai due compagni colpiti dalla repressione in modo da far capire a magistrati, poliziotti, politicanti vari che non ci fanno paura.
Rinnoviamo l’appuntamento di venerdì pomeriggio alle 17,30 in piazza Garibaldi per una raccolta di firme a favore di un centro di
documentazione nel q.re Parma-centro, e alla cena per le spese processuali alla casa cantoniera di via Mantova, alle 20,30.
LA MEMORIA NON SI CANCELLA; LE LOTTE NON SI PROCESSANO
Assemblea permanente Mario Lupo
fonte LungoParma
repressione