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Aggredito in pizzeria il presidente dell’Arcigay
Un’odiosa aggressione che non ha lasciato indifferente il mondo politico. Unanimi gli attestati di solidarietà giunti a Paolo Ferigo, presidente dell’Arcigay, malmenato in un pizzeria da due dipendenti Atm identificati e sospesi dall’Azienda. Solidarietà «bipartisan», visto che uno dei primi a esprimersi è stato l’assessore regionale Pier Gianni Prosperini, più volte accusato in passato di una certa ruvidezza nei confronti del mondo omosessuale.
«Eravamo con tre altri ragazzi e quattro ragazze nella solita pizzeria di via Bezzecca, sotto la nostra sede – racconta Ferigo – quando da un tavolo vicino è iniziata una serie di battutacce e insulti da parte di due ragazzotti. Noi non abbiamo reagito, solo, al momento di uscire, passando vicino ai due, mi sono limitato a dire “Ma ti sembra il caso?”. Ed è partita l’aggressione a suon di sberle e spintoni. I miei amici si sono messi in mezzo per calmarlo ma lui era una furia. Poi è scappato con un autobus dell’Atm. Il tutto di fronte all’indifferenza generale di camerieri e clienti. Tira brutta aria da un po’ di tempo a questa parte – commenta ora Paolo Ferigo – sembra incredibile proprio a Milano, ma è così. Basti ricordare le scritte davanti alla nostra libreria Babele e agli insulti e alle aggressioni rimediati recentemente in una discoteca durante una nostra festa».
Per fortuna, oltre ai numerosi attestati di solidarietà, in serata è arrivata anche la nota dell’Atm che è riuscita a individuare gli aggressori tra i loro dipendenti, come detto i due erano in divisa, e li ha prontamente sospesi dal servizio.
di Enrico Silvestri – giovedì 17 maggio 2007, 07:00
il giornale
MILANO: ARCIGAY, VOLANTE, UN OSSERVATORIO SUI CRIMINI D’ODIO – MILANO, 16 MAG – ‘Siamo vicini e solidali a Paolo Ferigo, presidente del Comitato Provinciale Arcigay di Milano, la cui assurda aggressione e’ l’ennesimo atto di violenza omofobica consumato in pochi mesi nella nostra citta’. Questi episodi sono la cifra evidente che nel tessuto urbano milanese si e’ insinuato un germe di odio prima sconosciuto a una citta’ accogliente e aperta, amata dalla comunita’ omosessuale, che nella metropoli lombarda e’ la piu’ numerosa del Paese’Clicca per ingrandire… ha dichiarato Marco Volante, portavoce di Gayleft Milano e ha aggiunto: ‘Chiediamo con forza alle istituzioni di non stare a guardare e di impegnarsi, finalmente, per prevenire l’estendersi di un clima di scontro sociale che non e’ proprio della nostra citta’ ormai da decenni, anche partecipando e patrocinando le iniziative culturali che la comunita’ omosessuale porra’ al centro delle proprie attivita’ dei prossimi mesi. Chiediamo in particolare al Sindaco Moratti che venga immediatamente istituito un osservatorio comunale sui crimini d’odio e che tutte le forze dell’ordine del territorio siano formate alla loro prevenzione e repressione come nelle altre grandi Citta’ europee’. (ANSA).
17 Maggio, 2007
«L’omofobia è una patologia curabile!»
17 maggio 1990: l’Assemblea Generale dell’OMS cancellò l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. 20 maggio: giornata internazionale di sensibilizzazione
PROMUOVIAMO LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L’OMOFOBIA CON UNO SLOGAN: L’OMOFOBIA E’ UNA PATOLOGIA CURABILE!
ARCIGAY LA ROCCA CREMONA DOMENICA 20 MAGGIO IN GALLERIA XXV APRILE CON UNO STAND E LA MOSTRA DI MANIFESTI CONTRO L’OMOFOBIA.
L’associazione presente per tutto il pomeriggio con l’allestimento di una mostra in Galleria XXV Aprile. Alle 20 un ”aperitivo curativo” presso il Chocolat Cafè.
Il 17 maggio è una giornata simbolica per le persone LGBT. Fu in questa data che nel 1990 l’Assemblea Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) cancellò l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali.
La Giornata internazionale contro l’omofobia, celebrata internazionalmente in più di 30 nazioni, mira a stimolare un dibattito sulla questione della protezione e della difesa dei diritti LGBT e sulla libertà di orientamento sessuale e identità di genere che devono essere un diritto fondamentale in ogni nazione del mondo.
Tuttavia, in molti paesi del mondo le persone LGBT, al giorno d’oggi, soffrono ancora terribilmente a causa di discriminazioni e abusi. Molti paesi considerano l’omosessualità un reato. In alcune parti del mondo è addirittura considerata un crimine punibile con la pena capitale.
In Italia, il rumoroso silenzio dei media, della politica e delle istituzioni sulle violenze omofobiche contribuisce ad alimentarle; per questo crediamo che questo tipo di iniziative servano a far aumentare la consapevolezza sulla situazione delle persone GLBT che continuano a vivere in un clima di intimidazione, violenza e paura.
Il silenzio e’ connivenza. Connivenza con gli aggressori di Paolo Ferigo, Presidente di Arcigay Milano, attaccato e malmenato ieri mentre cenava con amici in una pizzeria del capoluogo; connivenza con i fascisti che minacciano in questi giorni Matteo Marliani, già Presidente di Arcigay Pistoia e candidato alle amministrative, con scritte e volantini intimidatori; connivenza con chi ha simbolicamente spinto Matteo a gettarsi dalla finestra della sua scuola di Torino perché non poteva più sopportare lo scherno e le offese per un’identità della quale forse non era neppure consapevole.
La Giornata internazionale contro l’omofobia deve essere anche il giorno in cui esaminiamo la situazione attuale, ma anche l’occasione per riflettere sulla necessità di promuovere i diritti LGBT, come politiche anti-discriminatorie sul piano dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, campagne di inclusione sociale e per il rispetto, l’adeguamento della Legge Mancino sui crimini d’odio, il riconoscimento pubblico delle coppie di fatto conviventi comprese quelle dello stesso sesso.
azioni_fasciste