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Livorno: svastica sul muro della sede delle associazioni antifasciste
Livorno, 8 giugno 2007- Stanotte anonimi autori che hanno imbrattato con una svastica e la scritta SS il muro della sede delle associazioni ANPI, ANPIA e ANEI di via Marradi 112. Non appena ricevuta la segnalazione il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi ha dato disposizione affinché le scritte venissero cancellate.
“Quei simboli oltraggiosi, che pensavamo definitivamente sepolti nella notte più buia del secolo scorso, ci ricordano che la lotta per la libertà e la democrazia non è solo memoria di ieri, ma anche impegno di oggi”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale della Toscana, appresa la notizia della svastica e della scritta ‘SS’, comparse stamani sulle mura esterne dello stabile, che ospita le sedi delle associazioni partigiane livornesi. “E’ un impegno al quale proprio in questi giorni ci richiamano Nello e Carlo Rosselli – ha ricordato il presidente – assassinati il 9 giugno del 1937 a Bagnoles de l’Orne da estremisti di destra francesi, per far tacere una voce che aveva chiamato alla mobilitazione tutta l’Europa contro i regimi totalitari”. “E, insieme a loro, Giacomo Matteotti – ha aggiunto – ucciso il 10 giugno del 1924 per far tacere una delle voci di dissenso più pericolose per il regime fascista”. “Vogliamo ricordarli insieme – ha concluso il presidente – nel loro impegno per un’azione politica innovativa, forte nei valori, nello studio e nella missione di libertà, che è l’unico antidoto a rigurgiti senza speranza”.
“Esprimiamo la solidarietà dei Comunisti Italiani all’Anpi livornese per le oltraggiose scritte nazifasciste rinvenute stamattina davanti ai locali della sua sede locale. Sono gesti intimidatori che tendono ad inquinare la vita democratica e che cercano di annebbiare il ricordo del valoroso contributo che tante donne e tanti uomini hanno dato, al prezzo della loro vita, per la causa della libertà dal nazifascismo e per la democrazia nel nostro Paese. Ci auguriamo che i protagonisti tali atti vandalici vengano al più presto identificati dalle autorità competenti. In ogni caso è necessario, sul piano politico, che le forze democratiche e progressiste facciano argine contro i rigurgiti neofascisti.” Lo ha dichiarato l’on. Severino Galante,deputato PdCI alla Camera dei Deputati eletto in Toscana.
Da Prima=
LIVORNO: SVASTICA SU SEDE DELLA RESISTENZA, MARTINI «OFFESA A MEMORIA E’ OFFESA A DEMOCRAZIA»
(PRIMA) FIRENZE – Da Varsavia dove si trova per partecipare alla riunione della Crpm (di cui è presidente) esprime la sua indignazione il governatore della Regione Toscana contro l’ultimo episodio oltraggioso avvenuto a Livorno dove, sui muri esterni dello stabile che ospita le associazioni partigiane e della Resistenza, sono comparse una svastica e la scritta “SS”. “Atti ignobili e preoccupanti – ha detto il presidente – Quando vengono offesi la memoria e la libertà, valori sacri, viene inferta una ferita alla democrazia”. Solo ieri al Parco di San Felice a Ema, alle porte di Firenze, alla vigilia della Festa di Liberazione, qualcuno aveva tracciato delle croci celtiche sugli stand. “Sono amareggiato e preoccupato tanto più per il ripetersi di episodi simili nel giro di due giorni. Fatti che denotano una allarmante frequenza che non possiamo e non dobbiamo sottovalutare. Condanno con fermezza quando accaduto, segno di fenomeni di intolleranza e violenza inammissibili. Al tempo stesso esprimo la solidarietà mia e della giunta regionale con i rappresentanti delle associazioni partigiane e con la città di Livorno vittime di un oltraggio inaccettabile”. (PRIMA)
Da ASG
08/06/2007 – 16.17
Toscana – Livorno, svastiche vicino a sedi associazioni partigiane
Il presidente del Consiglio regionale: “Rigurgiti senza speranza”
“Quei simboli oltraggiosi, che pensavamo definitivamente sepolti nella notte piú buia del secolo scorso, ci ricordano che la lotta per la libertà e la democrazia non è solo memoria di ieri, ma anche impegno di oggi”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale della Toscana, appresa la notizia della svastica e della scritta ‘SS’, comparse stamani sulle mura esterne dello stabile, che ospita le sedi delle associazioni partigiane livornesi. ”È un impegno al quale proprio in questi giorni ci richiamano Nello e Carlo Rosselli – ha ricordato il presidente – assassinati il 9 giugno del 1937 a Bagnoles de l’Orne da estremisti di destra francesi, per far tacere una voce che aveva chiamato alla mobilitazione tutta l’Europa contro i regimi totalitari”. “E, insieme a loro, Giacomo Matteotti – ha aggiunto – ucciso il 10 giugno del 1924 per far tacere una delle voci di dissenso piú pericolose per il regime fascista”. “Vogliamo ricordarli insieme – ha concluso il presidente – nel loro impegno per un’azione politica innovativa, forte nei valori, nello studio e nella missione di libertà, che è l’unico antidoto a rigurgiti senza speranza” (red).
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