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Sabato 30 Giugno, i fascisti aquilani hanno organizzato un concerto” con band dichiaratamente neonaziste.
In contemporanea, al parco del sole, si svolgevano le giornate della biennale d’arte anarchica.
Alle 3:30, venti bonheads usciti dal concerto, arrivano provocatori davanti l’ingresso del parco del sole, nonostante le inutili rassicurazioni della polizia, che diceva di avere la situazione sotto controllo.
Ad aspettarli gli/le antifascist* che presidivano la festa, in fase
di chiusura.
Dopo molti minuti di grande tensione, in cui le forze “dell’ordine”
avrebbero dovuto garantire la sicurezza dell’iniziativa, una volante si presenta e riesce ad identificare e porre in stato di fermo alcuni dei bonheads.
Gli altri, vengono lasciati liberi di tornare a casa come se nulla
fosse successo. Tutto questo sotto gli occhi degli/lle antifascist*
che osservavano la scena a pochi metri di distanza, e che hanno
continuato il presidio per tutta la nottata.
Ancora una volta il comportamento degli sbirri, lascia molti dubbi
riguardo il loro ruolo di “tutori dell’ordine” e lascia immaginare
una complicità tra neofascisti e “forze dell’ordine”.
aggiornamento #1 – Durante la perquisizione, ai fascisti sono stati trovati i coltelli. I fascisti fermati l’altra notte in tutto
sono stati 5.
Non si capisce ancora, se sono in stato di fermo oppure sono stati rilasciati.
I carabinieri, al loro arrivo li avrebbero trovati con coltelli.
aggiornamento #2 – Pare che la polizia abbia avviato una procedura di denuncia contro ignoti per i fatti di Sabato notte a L’Aquila, dove si è sfiorato lo scontro tra nazistelli e chi
presidiava la festa anarchica di amore ate e rivoluzione.
La gravità sta nel fatto che la polizia, dopo aver fermato cinque
fascisti in possesso di lame, aver preso le loro generalità e averli
portati in questura, ha avviato sorprendentemente una denuncia contro ignoti.
Ciò significherebbe un’attiva copertura degli sbirri verso i fasci,
sbirri che per tutta sabato hanno ben presidato piazza palazzo e
invece lasciato arrivare indisturbati questo gruppo di boneheads fino alla festa al parco.
abruzzo antifà
abruzzoantifa@autistici.org
Sabato 30 Giugno, i fascisti aquilani organizzano un concerto con band dichiaratamente neonaziste.
In contemporanea, al parco del sole, si svolgevano le giornate della biennale d’arte anarchica.
Alle 3:30, venti bonheads usciti dal concerto, arrivano davanti l’ingresso del parco del sole, nonostante le inutili rassicurazioni della polizia che diceva di avere la situazione sotto controllo.
Ad aspettarli gli antifascisti che presidivano la festa, in fase di chiusura.
Dopo molti minuti di grande tensione, in cui le forze “dell’ordine”
avrebbero dovuto garantire la sicurezza dell’iniziativa, finalmente una volante si presenta e riesce ad identificare e porre in stato di fermo alcuni dei bonheads.
Gli altri, vengono lasciati liberi di tornare a casa, come se nulla fosse successo.
Ancora una volta il comportamento degli sbirri, lascia molti dubbi riguardo il loro ruolo di “tutori dell’ordine” e lascia immaginare una complicità tra neofascisti e “forze dell’ordine”.
antifascisti abruzzesi
abruzzoantifa@autistici.org
link: http://indyabruzzo.indivia.net/article/492
comunicato dello spazio libero 51:
http://indyabruzzo.indivia.net/article/532
testo:
Nelle serate di giovedì, venerdì, e sabato a L’Aquila, al Parco del Sole, si è svolta la manifestazione culturale denominata Amore, arte e rivoluzione. L’iniziativa, nata grazie all’impegno delle compagne/i dello Spazio libero 51, ha visto la presenza di artisti teatrali, musicisti, mostre, stand gastronomici ed è stata caratterizzata da importanti dibattiti su globalizzazione, immigrazione, ecologia, etc.
La “tre giorni”, che ormai si ripete da anni, ha stimolato la partecipazione di centinaia di persone. Tutto si era svolto per il meglio, mostrando ancora una volta come le nostre attività politiche e sociali siano radicate all’interno del tessuto cittadino.
Sabato sera il gruppo locale di Forza Nuova aveva organizzato un proprio concerto. Un concerto lugubre, incitante all’odio razziale, emarginato al chiuso di una squallida birreria. Un concerto che, con il proprio isolamento, sta a testimoniare una volta di più la distanza tra queste carogne e noi. Purtroppo domenica mattina alle quattro, mentre stavamo terminando di smontare le strutture e gli stand, i fascisti, rimpolpati dalla presenza di qualche sorcio proveniente da fuori, hanno tentato di aggredirci. Le loro intenzioni erano ben chiare, come dimostrato dal ritrovamento di coltelli e tirapugni; avvisati del loro arrivo da un gruppo di compagni che lasciavano il Parco del Sole in macchina, ci siamo disposti, numerosi, all’inizio del parco: venuta meno la sorpresa, l’aggressione non ha avuto luogo, e la squadraccia si è limitata a sostare sul piazzale con fare provocatorio.
Non si è quindi trattato né di uno scontro tra bande, né di un fronteggiamento tra “opposti estremismi” (come ha tentato di far credere la stampa locale), ma di un evidente tentativo di aggressione prontamente respinto. Simili episodi dimostrano come i neofascisti aquilani, ben finanziati ed alloggiati dall’avv. Vecchioli, rappresentino ormai un pericolo sociale (peraltro ben tollerato dalle forze dell’ordine e dai mezzi di informazione). Appare evidente come questi figuri siano collegati agli squadristi romani e come si rifacciano alla loro stessa subcultura (è di poche sere fa l’aggressione alle manifestazioni culturali di Villa Ada a Roma).
E’ da mettere in risalto come la polizia, che in ingenti forze presidiava la birreria dei fasci e la vicina Piazza Palazzo, si sia “fatta sfuggire” questo gruppetto di provocatori, consentendo loro di arrivare indisturbati fino a Collemaggio. C’è anche un’altra similitudine rispetto alla vicenda di Villa Ada: la polizia era praticamente assente dal Parco del Sole (che presenta numerosissime entrate ed è difficilmente controllabile) ed è giunta sul posto con un notevole ritardo. Ci teniamo a chiarire che le armi e gli strumenti contundenti (coltelli e tirapugni) sequestrati appartenevano tutti ai neofascisti e che le identificazioni e i fermi di polizia sono stati effettuati solo a carico loro. Riteniamo inammissibile che riguardo ad un episodio tanto grave le istituzioni comunali non abbiamo sentito nessuna necessità di intervenire, esprimendo piena ed incondizionata solidarietà agli aggrediti/e.
Riteniamo infine inammissibile il tentativo, da parte della stampa, di collegare un simile episodio ad un corteo (al quale peraltro non abbiamo aderito) per i diritti dei detenuti/e.
Invitiamo gli antifascisti/e ad un’assemblea pubblica mercoledì ore 18,30 a Piazza Palazzo Spazio libero 51
IL TEMPO
Chiamiamole feste, ma sarebbe più logico parlare di raduni politici: sabato sera, all’Aquila, ve ne sono stati due, delle opposte frange, uno a Collemaggio, l’altro in un locale di via Navelli. Tutto tranquillo, si potrebbe dire, anche perché Carabinieri e Polizia hanno vigilato attentamente, ma a tarda notte, mentre ormai ci si avviava verso l’alba, si è rischiato lo scontro diretto, voluto e preparato anticipatamente, ma impedito dalle forze dell’ordine che avevano intercettato i «segnali di guerra». Nel Parco del Sole sabato sera si erano dati appuntamento i giovani del Collettivo di sinistra, una cinquantina, mentre in via Navelli era stato stabilito il ritrovo dell’estrema destra, con la partecipazione di altrettanti giovani simpatizzanti di Forza Nuova. Carabinieri e Polizia hanno controllato che tutto si svolgesse senza intemperanze e così è stato. Ma verso le 4 del mattino gli appartenenti alle forze dell’ordine si sono resi conto che alcuni di quei giovani avevano intenzione di provocare scontri nei pressi di Collemaggio.
L’intervento è stato immediato ed è valso ad impedire che gli aderenti ai due schieramenti, una quindicina per parte, arrivassero allo scontro che, come dicevamo, era stato precedentemente preparato. Nei giardinetti nei pressi del terminal degli autobus, infatti, le forze dell’ordine hanno rinvenuto due coltelli, tre noccoliere, catene e bastoni in legno, che sono stati sequestrati. Tutti i giovani che si erano riuniti nel presso del piazzale sono stati identificati da Carabinieri e Polizia.
lunedì 2 luglio 2007
IL MESSAGGERO
Avevano occultato tra i cespugli coltelli e tirapugni, oggetti che sarebbero serviti a rendere più incisiva la spedizione punitiva, ma sulla loro strada hano trovato i Carabinieri e gli agenti di Polizia che hanno evitato per un soffio lo scontro. Un centro storico “blindato” da agenti antisommossa della Polizia e dai Carabinieri chiamati in gran numero a garantire l’ordine pubblico a due concerti: l ’uno in un pub del centro storico, organizzato da Forza Nuova; l’altro del Collettivo studentesco, organizzato al parco di Collemaggio. Un dispiegamento voluto dopo gli scontri di qualche giorno fa a Roma quando, nel corso di un concerto a Villa Ada, simpatizanti dell’estrema destra sono piombati con manganelli e bombe carta durante l’esecuzione del concerto, creando scompiglio e ferimenti tra il pubblico. Tutto è filato liscio fino alle 4 di ieri mattina quando un nutrito gruppo di appartenenti a Forza Nuova si è diretto dal centro della città verso il parco di Collemaggio. «Con fare minaccioso», avvertivano le chiamate che, nel frattempo, giungevano al centralino della Questura. Sul posto sono subito intervenute le forze dell’ordine che hanno bloccato il gruppo composto da circa dieci giovani, immediatamente identificati. Sono stati successivamente i Carabinieri, nel corso di controlli più meticolosi, a trovare nascosti tra le siepi, a due passi dal terminal di Collemaggio, una serie di coltelli e tirapugni, subito sequestrati. Sul caso è stato aperto un fascicolo contro ignoti per possesso di armi atte ad offendere. Le indagini vanno avanti.
lunedì 2 luglio 2007
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