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Sabato 30 Giugno 2007 in occasione di una inaugurazione della nuova sede di Forza Nuova in via Giobert 14, sono scesi di fronte ai vili fascisti, forze schierate di vari movimenti antagonisti astigiani sotto un unica bandiera ossia quella della Liberta’ e dell’Antifascismo. Il leader di F.N., Roberto Fiore, estremista di Destra e presunto terrorista della strage di Bologna, oltre ad essere insultato pesantemente e’ stato bersagliato dal lancio di uova marce contro di esso. Ricordiamo a tutti che Asti e’ stata onorata di una Medaglia per la Resistenza, che a 50 metri da tale sede e’ presente i giardini Alganon che ricordano una vittima della strage di Bologna. Oltretutto tale inaugurazione e’ stata celebrata proprio il giorno prima della Ricorrenza dei Partigiani del Falchetto. Oltretutto con l’ascesa al potere del Comune di Destra anche le carogne fasciste incominciano a farsi sentire ad Asti come possiamo ben vedere dai muri imbrattati dalle loro sudice scritte fatte sotto il ponte del cavalcavia che porta alla Stazione di Asti!!!
Articolo su’ http://radio-khaos.noblogs.org/category/antifascismo
Sabato mattina Asti ha avuto occasione di dimostrare che l’antifascismo è ancora uno dei valori fondanti la società che vuole essere libera.
Quando si è appresa la notizia dell’inaugurazione della sede di via Giobert e dell’arrivo di Fiore, l’Asti antifascista ha saputo prepararsi e organizzarsi. La fortuita leggerezza della questura nel considerare l’evento ha fatto si che i compagni potessero raggiungere la sede ed occuparne interamente la via.
Il clima surriscaldato ha portato ad un leggero tafferuglio, da cui i quattro sfigati son stati salvati grazie solo al pronto intervento della sbirraglia. All’arrivo di quel figlio di… Fiore, stretti nella morsa del cordone poliziesco, i compagni hanno attaccato il segretario di Forza Uova, con… uova vecchie di quattro mesi. Il poveraccio ha tentato una buffa chiamata “All’attacco miei camerati” cui nessuno dei “suoi camerati” ha fatto risposta. Beh! Per essere il segretario nazionale… I fascisti si sono barricati all’interno della nuova sede, probabilmente nell’olezzo generale di fogna e uova marce.
Il gruppo antifascista si è quindi disciolto per approdare davanti al municipio astigiano, sul quale è stato issato lo striscione: “Chiudere i covi neri”.
I cani fascisti non si meritano la nostra attenzione, ma stiano pur certi che un occhio di riguardo lo terremo sempre sui loro movimenti, e mai lasceremo indisturbati nelle loro sporche attività coloro che disturbano e attaccano la lotta per una società nuova, libera, uguale.
Individualità antifasciste presenti
Ora li riconoscete
Sti fascisti, ste carogne,
se ne tornino alle fogne
con gli amici che han laggiù.
V.d. anche http://radio-khaos.noblogs.org/category/antifascismo
Massima solidarietà e sostegno con il cuore e con le mani ai compagni romani
Forza Nuova ci riprova
Due nuove sedi, ad Asti e Torino
di Gabriele Proglio
Questa volta è ufficiale; Forza Nuova apre due nuove sedi, una ad Asti e l’altra a Torino. All’inaugurazione, che si svolgerà sabato, ci sarà l’ex di Terza Posizione e segretario nazionale Roberto Fiore. L’ultracattolico, tradizionalista leader della destra neofascista, per chi ne avesse perso le tracce fuggito in Inghilterra all’indomani delle indagini sulla strage di Bologna e poi ricomparso in Italia nel ’97 per fondare FN, arriverà ad Asti alle 11 per aprire il nuovo “covo nero”, in pieno centro, a pochi passi dall’Istituto Storico della Resistenza, in via Giobert 11. Alle recenti amministrative la città ha svoltato decisamente a destra, soprattutto in Praia e negli altri quartieri di periferia, eleggendo Galvagno. Molto probabilmente la vittoria delle destre ha sdoganato, in modo definitivo, l’azione dell’ala radicale. Il laboratorio politico, quello più pericolosamente vitale, si trova invece a Santo Stefano Belbo, una volta terra di partigiani, della formazione “Stella Rossa” di Rocca, della IX e dell’XVI brigata Garibaldi, oggi sede di incontri e di ritrovi dei fascisti di Forza Nuova, tra celtiche e svastiche, con tanto di locali messi a disposizione dall’amministrazione del sindaco Artuffo.
Fiore si sposterà poi a Torino alle 15, in via Matilde Serao 11, per parlare, nella nuova sede, dei valori della “famiglia e società”. Nella città antifascista per antonomasia, che sta reclamando la liberazione di Davide, Fabio e Marco, tre studenti arrestati, che si sono rifiutati di lasciare l’università nelle mani del Fuan, questo sarebbe il terzo spazio nero, dopo l’esperimento malriuscito del “circo culturale” Asso di Bastoni, dal quale è nato Progetto Torino, gruppo più affine alle dinamiche “movimentiste” delle Osa e Onc, e all’assetto della Fiamma Tricolore. Infatti l’alleanza con Berlusconi è stata pagata da Forza Nuova con una perdita di consensi e uno spostamento del neofascismo verso la Fiamma Tricolore. Il progetto, oramai chiaro di Fiore, è quello di riprendersi gli spazi persi, con un’ampia azione sui territori più traballanti. Per questo, nel giro di sei mesi, il leader di FN ha puntato sul Piemonte e su Torino; prima con l’apertura di un infoshop nero, il Presidio, in Via Casalis 44, dove si vendono gadget, magliette, libri, tutte ovviamente in stile “legionario e tradizionalista”, e a volte si svolgono incontri, come quello sulle Waffen SS proprio nel giorno della Memoria, poi con la sede del partito. Se Fiore si è lamentato, assieme a Romagnoli, dei finanziamenti, pare 274mila euro, accesi da Berlusconi nei confronti della Mussolini, come “premio fedeltà”, va anche detto che in molti casi il rimborso spese elettorali è il risultato stesso da conseguire, prim’ancora del consenso delle urne. Il ritorno ad un’attività così frenetica, da parte di FN, non è quindi sintomo di un aumento dei militanti, ma di un ritrovato splendore economico, forse anche nella holding di casa Fiore, la già conosciuta Easy London.
manifestazioni antifa