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2 aprile 2005
da indymedia
mi scuso per il racconto impreciso, ma lo spavento (e la stanchezza) di ieri sera mi hanno abbastanza confuso i ricordi
la scorsa notte siamo usciti in quattro dal c.s. Magazzino 47. abbiamo percorso in macchina via industriale, via milano, via brigata motorizzata e p.le cesare battisti. arrivati davanti al Liceo Calini siamo stati affiancati da un automobile (berlina o sw, non ricordo, comunque non piccola) di colore scuro da cui un topo di fogna dalla testa rasata ci ha urlato due volte “siete usciti dal centro sociale, eh?” colpendo l’automobile con qualcosa che non ho visto. scappiamo per via trento e via leonardo venendo sempre inseguiti dall’automobile scura (che con tutta probabilità era appostata vicino al Mag47 e da lì ci ha seguito) che ci raggiunge e ci supera all’inizio di via volturno. scendono tre o quattro boneheads, uno armato di chinghia e l’altro di qualcos’altro, col chiaro intento di tirarci fuori dalla macchina e colpirci. E’ solo per il sangue freddo di chi guidava la nostra auto che ha fatto retromarcia mentre i nazi ci venivano incontro a piedi riuscendo a svoltare in via gorizia se siamo riusciti a far perdere le nostre tracce e salvarci.
cose di questo genere a brescia non succedevano da molto molto tempo. in lombardia (ma non solo) l’aumento della violenza nazifascista anche nei confronti di chi ha solo un aspetto di sinistra o esce da un centro sociale non può e non deve essere presa sottogamba, la situazione è sempre più grave.
by 1/4
Risposta ai commenti
non erano armati solo di cinghie ma anche di altro, come ho già detto non ho ricordi chiari, sta di fatto che siamo stati colpiti più volte con qualcosa di metallico sulla macchina.
nessuno di noi è militante del magazzino e due di noi attualmente non vivono in lombardia.
eravamo al magazzino per un normale sabato sera in compagnia (c’era un concerto) e non abbiamo mai avuto (né, a brescia, abbiamo mai avvertito necessità di avere) l’abitudine di girare con spranghe e bastoni nel baule; chi reagirebbe diversamente se colto in un agguato, stanco, a tarda notte (i fatti si sono svolti tra le 2.15 e le 2.30), completamente disarmato e con una notevole differenza di corporatura? gli aggressori sembravano ben piantati e con almeno una decina d’anni su di noi—o comunque sopra i 30.
non ritengo comunque che sia possibile sbrigare sommariamente in questa sede un discorso complesso come l’opportunità e le modalità della violenza nella lotta antifascista, mi limito solo a ribadire che se anche e comunque vi si ricorra essa non può essere l’/unica/ risposta.
by 1/4
Su radio onda d’urto la testimonianza di una ragazza che si trovava sull’automobile inseguita
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