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No alla violenza fascista!
Giorno 22 settembre alcuni militanti universitari di Forza Nuova, avvicinando un membro del Collettivo Spedalieri attraverso un ridicolo pretesto, hanno teso un’aggressione in piazza S. Maria di Gesù ai rappresentanti dello stesso gruppo. La piazza rappresenta da anni per gli studenti medi un punto di ritrovo dopo l’uscita da scuola, immune da implicazioni di carattere politico.
Scopo dell’aggressione era quello di cacciare dalla piazza alcuni studenti impegnati nella militanza politica all’interno della scuola. Il movimento neofascista sempre più spesso, fa della violenza fisica e verbale la propria dottrina, operando principalmente contro chi si batte per i diritti sociali e le libertà individuali senza distinzioni razziali, sessuali e culturali. Quanto è successo il 22 settembre è solo l’ultimo di una serie crescente di episodi che hanno raggiunto il culmine quest’estate con atti vandalici ai danni di centri sociali e altre innumerevoli azioni offensive.
In puro stile squadrista, questi individui cercano lo scontro sleale, tendendo agguati in gruppo e operando durante la notte. Questa volta, agendo in pieno giorno, il loro attacco ha avuto uno scopo politico ben preciso: colpire un collettivo studentesco che pochi giorni prima si era opposto ad un volantinaggio davanti la propria scuola, realizzato da membri esterni di Forza Nuova che in passato hanno lanciato numerose provocazioni. Tutto questo rientra nel preciso obbiettivo di prendere gradualmente possesso della città per poter agire indisturbati mettendo in atto una politica esclusivamente di violenza.
Non dimentichiamo che la costituzione italiana vieta “la riorganizzazione, in qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”.
L’estrema destra, dopo i fallimenti politici ed elettorali, evidentemente cerca un’affermazione “di strada” per mantenere vivo il proprio immaginario.
Non bisogna lasciarsi intimidire da azioni repressive, ma impedire che trovino spazio personaggi ed ideologie che incitano all’odio e all’aggressività.
È fondamentale che tutti noi ci mobilitiamo per contrastare chi agisce attraverso la violenza e l’intimidazione, e fa della paura la propria unica arma.
COLLETTIVO SPEDALIERI
azioni_fasciste