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12 dicembre 1969 – 12 dicembre 2007
Dalla strategia della tensione alla strategia della paura
Mercoledì 12 dicembre ore 16 Piazza Fiume
Il 12 dicembre 1969 alle 16,30 un ordigno esplodeva all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana a Milano provocando 16 morti e 84 feriti. Quasi contemporaneamente altre tre bombe scoppiavano a Roma (Altare della Patria, Museo del Risorgimento e Banca Nazionale del Lavoro) e a Milano veniva sventato un attentato alla Banca Commerciale in piazza
della Scala.
Iniziava così una triste fase della storia del nostro paese caratterizzata da una lunga serie di stragi, bombe assassine contro inermi innocenti.
Troppo spesso rimaste impunite. Fu chiamata “strategia della tensione”.
Con le bombe il potere e i poteri forti cercarono di diffamare i movimenti sociali ed operai antifascisti e poi sull’onda emotiva del sentimento popolare aspirare all’instaurazione di un regime autoritario. Dopo quel 12 dicembre molti attentati e altri tentativi di colpo neofascista sono seguiti nell’arco degli anni 60 e 70.
Delfo Zorzi, dell’associazione fascista Ordine Nuovo, indagato anche per la strage di Brescia, fu condannato all’ergastolo per la strage di Piazza
Fontana come esecutore materiale dell’attentato, ovvero come colui che confezionò l’ordigno e lo collocò nei locali della filale della Banca Nazionale dell’Agricoltura sita in piazza Fontana a Milano; è stato assolto in appello il 12 marzo 2004.
Dal 1989 ha ottenuto la cittadinanza giapponese ed ha assunto il nuovo nome di Roi Hagen, ed è diventato miliardario ufficialmente importando grandi firme italiane.
In Italia fa affari grazie ad una rete di società e negozi sparsi tra
Milano, Roma e il Veneto.
I negozi si chiamano Oxus, vendono borsette e pellami, quello di Milano è situato in Galleria Vittorio Emanuele accanto al Biffi, a Roma Oxus ha due boutique, una vicino a Piazza Fiume.
Il 12 dicembre saremo presenti proprio a Piazza Fiume per non dimenticare quanto accadde quel tragico dicembre del 1969 e continuare a raccontare di una strage rimasta ancora impunita.
Ma saremo in piazza, così come accadrà in altre città italiane, anche perchè è impossibile non vedere oggi nel “pacchetto sicurezza” la materializzazione di una nuova logica di controllo sociale da parte delle istituzioni, la creazione di nuovi capri espiatori, per nascondere i veri problemi economici e sociali di oggi. E’ nel pacchetto sicurezza che si definiscono i nuovi confini della legalità, che prevedono una progressiva criminalizzazione della società e del dissenso, una “strategia della paura” intollerabile che comincia a costare vite innocenti, e che
giustifica abusi di potere da parti di forze di polizia, parti della
magistratura, cariche politiche.
Invitiamo ad animare quella piazza tutti coloro che vogliano affermare un’altra idea di sicurezza: quella di una vita dignitosa, di un lavoro senza sfruttamento e precarietà, di servizi pubblici efficienti e aperti a tutti, del diritto alla casa e allo studio per tutti e tutte, tutti coloro che vogliono una società ospitale, inclusiva e giusta, dove la sicurezza sia quella di poter sviluppare liberamente le proprie capacità e la propria personalità, con la sicurezza di essere rispettate e rispettati in quanto individui.
Sicuramente insieme a tutti quelli e quelle che si ribellano!
Sicuramente Antifascisti!
Rete Antifascista Metropolitana
manifestazioni antifa