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Tentata aggressione fascista
Domenica sera in via Azzo Gardini: “ti conosco”, e caccia il coltello.
21 gennaio 2008 – nca Malabocca
Loro, kefiah al collo, stavano andando a teatro per vedere lo spettacolo di Ascanio Celestini; lui, croci celtiche sul giubbino e coltello in mano, ha cercato di aggredirli inseguendoli per le vie del centro. E’ successo domenica 20 gennaio, intorno alle 18. L’aggressore ha incontrato i due (un ragazzo e una ragazza, militanti dei Giovani Comunisti) in via Azzo Gardino, e urlando “io ti conosco” ha subito estratto il coltello. La coppia è riuscita ad allontanarsi e ad entrare in un locale pubblico, sfuggendo all’aggressione.
Fonte: zic
Riceviamo da e-mail e pubblichiamo:
Cari compagni,
mi chiamo F. e sono un militante dei Giovani Comunisti di Bologna. Vi contatto per segnalarvi l’aggressione che abbiamo subito questo pomeriggio.
Oggi, alle 18.00, mi trovavo in una via centrale della città ad aspettare la mia ragazza per andare a vedere al cinema un documentario di Ascanio Celestini. Mentre ero fermo ho notato un ragazzo su un motorino con bomber nero che mi guardava, o meglio guardava la borsa dove tengo le mie spille e la bandiera sovietica, ha girato l’angolo e poi è tornato indietro diverse volte probabilmente per vedere se c’era gente intorno.
Dopo poco è arrivata la mia ragazza e il ragazzo in motorino non l’ho più visto e non ci ho più pensato, abbiamo percorso 200m e in una laterale è risbucato fuori questo ragazzo in motorino, ci ha accostati e si è fermato dicendomi “EHI!” , allora io mi sono avvicinato un pò per capire chi fosse e gli ho domandato “Chi sei?”, il ragazzo è sceso dal motorino e dicendo “Non ci conosciamo” ha tirato fuori un coltello a serramanico di almeno 10cm di lama. Lo sguardo mi si era fissato su un simbolo che portava sul passamontagna (non indossato) o su una sciarpa appena sotto il mento. Era il simbolo di terza posizione. A quel punto non ho capito più niente e mi sono allontanato di corsa, mi sono voltato per vedere se si era rivolto alla mia ragazza e ho visto che montava sul motorino forse per inseguirmi, a quel punto ho iniziato a scappare per dei vicoli finchè non l’ho più visto e sono tornato indietro.
La mia ragazza era in lacrime, aveva urlato “chiamate la polizia” senza che nessuno facesse niente, qualcuno ha anche detto “chiamatela da sola”. Fortunatamente una ragazza che mi ha visto scappare ha chiamato la polizia e spiegato la situazione. Il poliziotto al telefono le ha risposto che “siamo in democrazia” come se puntare un coltello sia una maniera democratica di discussione, non c’è stato verso di avere il numero di matricola di questo poliziotto, la ragazza ha detto che farà una denuncia…
Dopo poco sono arrivate le volanti di polizia e carabinieri e hanno preso i nostri dati…purtroppo la targa del motorino non siamo riusciti a prenderla, domani sporgerò denuncia anche io.
E’ stato fatto un comunicato stampa dal partito e probabilmente domani ci saranno degli articoli su Repubblica e su il Resto del Carlino, ho voluto segnalarlo anche a voi perchè ritengo che stiate facendo un ottimo lavoro e la mia bruttissima esperienza possa contribuire a far capire che il neofascismo non è stato affatto debellato e che ancora oggi non siamo liberi di andare nemmeno al cinema con le nostre ragazze.
Contattatemi se sono stato impreciso o volete sapere altro.
Saluti Comunisti
F.
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – SE FEDERAZIONE DI BOLOGNA
COMUNICATO STAMPA
ADESSO BASTA!
A Bologna ennesima aggressione ai danni dei/delle Giovani Comunisti/e.
Attorno alle 18, in via Azzo Gardino, sono stati vigliaccamente aggrediti un ragazzo e una ragazza, rispettivamente di 19 e 17 anni, iscritti ai GC di Bologna. I due giovani si stavano recando al cinema Lumière per assistere alla proiezione di un documentario di Ascanio Celestini.
L’aggressore, che aveva cucito sul giubbotto il simbolo della formazione neofascista terza posizione, ha insultato e minacciato i due compagni dei GC e poi inseguito il tragazzo per le vie limitrofe brandendo un coltello a serramanico.
Adesso basta davvero! Non è pensabile che i nostri compagni per le strade della città debbano rischiare la propria incolumità a causa di bande di neosquadristi. Rinnoviamo il nostro appello ad una mobilitazione generale antifascista che coinvolga tutte le realtà di movimento, le forze politiche democratiche cittadine e la società civile.
Tiziano Loreti Segretario Provinciale PRC-SE Bologna
Agostino Giordano Coordinatore Provinciale Giovani Comunisti PRC-SE Bologna