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Da CasateOnLine
Oggiono: 5 ventenni indagati per il rogo al campo nomadi. La polizia sequestra materiale nazi-fascista
Sono cinque le persone indagate dalla polizia di Stato di Lecco per tentato incendio doloso e detenzione di armi da guerra, nell’ambito dell’operazione “Maelstrom” . A rispondere davanti al giudice delle pesanti accuse a loro carico saranno altrettanti giovani, due di Civate, e i restanti di Galbiate, Brivio e Oggiono indagati per l’incendio al campo nomadi di Oggiono avvenuto nella notte tra il 9 e il 10 novembre scorso, rivendicazione della morte di Giovanna Reggiani avvenuta a Roma per mano di un romeno. Nella giornata di lunedì, su ordine del magistrato, sono scattati un arresto in carcere, una notifica ai domiciliari, due obblighi di dimora e una denuncia a piede libero.
I cinque ventenni, tutti incensurati (solamente due erano stati oggetto in passato di provvedimenti da parte delle forze dell’ordine per via del loro tifo violento), nella notte di novembre si sarebbero portati nei pressi del campo nomadi di Via Bersaglio a Oggiono e qui avrebbero lanciato una bottiglia molotov, alcuni petardi e un paio di fumogeni. Nello spazio, occupato da alcune famiglie su assegnazione del comune, fortunatamente non ci furono feriti ma immediate partirono le indagini da parte in un primo tempo dei carabinieri e successivamente della Digos.
A sei mesi di distanza gli inquirenti sono riusciti così a risalire ai presunti colpevoli che si sarebbero difesi sostenendo che si trattava semplicemente di uno scherzo, una bravata. A casa di uno dei quattro indagati, però, la polizia ha trovato diverso materiale di stampo nazi-fascista come libri, magliette, sciarpe con svastiche e altri slogan. Questi i nomi degli indagati: Michele Cantoni 20enne di Galbiate, Andrea Bianchini di Civate, Efrem C. di Brivio, Marco P. di Civate e G.C. di Oggiono.
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