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16 Settembre 2005
Al Furher chiedeva il comando di un reggimento. In casa ritrovato diverso materiale nazifascista. E’ accusato di diversi attacchi alla stessa sezione.
Milano – Scrive lettere ad Hitler, che chiama “Mein Fuhrer”, chiedendogli il comando di un reggimento. Ma poi, nella realtà, deve “accontentarsi” di bruciare volantini e bandiere di una sezione Ds alla periferia di Milano, proprio mentre in città si svolge la Festa nazionale dell’Unità.
La polizia ha arrestato questa notte in flagrante Vincenzo C., venditore porta a porta di vent’anni, incensurato, mentre tentava di dar fuoco alla bandiera dei Ds esposta fuori la sezione di Via Bodoni, zona Quarto Oggiaro, già bersaglio di precedenti atti vandalici il 2, il 12 ed il 14 settembre.
Proprio il ripetersi di questi eventi ha messo in guardia gli agenti, che in borghese si sono appostati in nottata presso la sezione Ds. Alle 2.30 è arrivato il ragazzo in compagnia della fidanzata, entrambi su due biciclette che sono poi risultate esser state rubate. Il giovane indossava un passamontagna nero con una spilla di un’aquila sullo sfondo di una svastica. Dopo aver strappato il volantino Ds che denunciava i precedenti vandalismi, ha estratto l’accendino per dar fuoco alla bandiera. A quel punto sono intervenuti gli agenti.
Nella perquisizione della casa del giovane sono stati trovati alcuni scritti farneticanti, le lettere ad Hitler, disegni di svastiche naziste, bandiere naziste e fasciste (l’aquila che artiglia un fascio littorio, emblema di Salò), foto di Hitler e di Mussolini. Secondo la polizia, pur essendo “un estremista di destra xenofobo”, il giovane non farebbe parte di nessun gruppo organizzato, vivendo piuttosto “in un mondo tutto suo” e che, a parte i recenti episodi, “non sia una persona pericolosa”.
I due sono indagati per tentato incendio e per il furto delle bici, anche se il giovane nega di essere il responsabile delle precedenti intimidazioni.
da “La Repubblica” – 16 settembre 2005
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