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Lunedì 26 Settembre 2005
Il consigliere comunale dei Verdi si fa medicare al pronto soccorso e poi denuncia di essere stato colpito a calci e pugni di notte da otto persone
«Difendi gli zingari». Bertani aggredito
«Sono stato aggredito da un gruppo di giovani e colpito a calci e pugni».
Ha denunciato il fatto il consigliere comunale dei Verdi Giorgio Bertani che nella notte tra sabato e domenica si è fatto visitare al pronto soccorso di Borgo Trento dove gli sono state riscontrate contusioni in varie parti del corpo. L’episodio, come ha raccontato Bertani alla polizia, è avvenuto in corso Portoni Borsari. «Ero in bicicletta e sono uscito da piazzetta Sgarzerie. A quel punto ho sentito una voce: “Sta arrivando l’amico degli zingari”. Ho notato che erano sei giovani, tra i venti e i trent’anni». Bertani ha riferito di aver tentato di dialogare con loro, ma è stato nuovamente apostrofato con frasi tipo: «Sei amico degli zingari e difendi tutti quelli che rubano».
Il gruppo si è avvicinato al consigliere comunale «con fare minaccioso», ha aggiunto Bertani, «e un giovane che era lì è intervenuto in mia difesa. Ma è stato aggredito dal gruppo ed è riuscito a difendersi dopo una scazzottata». Dalla ricostruzione dell’aggressione fatta dal consigliere è emerso che subito dopo gli aggressori si sono scagliati contro di lui. «Ho tentato di chiamare il 113 con il telefonino, ma sono stato colpito ancora e l’apparecchio è caduto a terra». Bertani ha poi dichiarato di non aver più avuto modo di trovare il telefono (di proprietà del Comune) e di aver usato il suo cellulare personale per far arrivare sul posto una Volante della polizia. Ma i ragazzi, sempre secondo il racconto, erano già fuggiti nei vicoli del centro.
Bertani ha detto ai poliziotti di aver già visto alcuni aggressori durante volantinaggi a favore di movimenti politici e di essere in grado di riconoscerli se gli venissero mostrate le fotografie.
Il sindaco Paolo Zanotto ieri ha chiamato Giorgio Bertani per esprimergli solidarietà. «È un episodio odioso», dice Zanotto, «che merita la condanna per più ragioni: per la violenza e perchè la violenza ha colpito un consigliere comunale, una persona di 70 anni, un uomo che da sempre si batte contro la violenza. Dovrebbe fare una riflessione chi su certi temi usa toni violenti che possono sfociare in fatti come questo».
Anche i Verdi hanno fatto sentire la loro voce a sostegno del loro consigliere comunale. Il presidente della Federazione di Verona, Claudio Magagna, in una nota, ha denunciato che «il consigliere comunale Giorgio Bertani, la notte scorsa, è stato vittima di un’aggressione stupida e violenta, da parte di chi vuol che Verona passi alla storia come la città dell’ intolleranza, della violenza, del razzismo e dell’inciviltà». «Ma Verona», ha proseguito Magagna, «non passerà alla storia per questi fili neri, sfilacciati, legati al fascismo vecchio e nuovo e al nazismo, che vorrebbero legare la città all’anacronismo e all’incoltura. Bertani ci mette tanto impegno e tanta determinazione nella sua azione quotidiana, anche in Consiglio comunale perchè queste scelleratezze non abbiano il sopravvento nella cultura sociale di Verona; ed è proprio questa la motivazione essenziale dell’ offesa brutale alla sua persona». Il consiglio comunale di Verona, secondo Magagna, deve «stringersi attorno al suo consigliere verde e dire con voce alta che nessuna violenza, nessuna pressione possono condizionare l’operato dei rappresentanti della città. E dire anche che non sono i tarli del passato o le voci stridule della non-convivenza tra i popoli che possono oscurare Verona. Così il sindaco e la sua giunta». Anche il presidente del consiglio comunale Riccardo Caccia e l’assessore Luciano Guerrini hanno espresso solidarietà a Bertani.