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1 Marzo 2006
Atti vandalici contro la sede del Prc: ieri la Procura di Arezzo ha rinviato a giudizio due neonazisti per le scritte e le minacce del 21 Aprile 2005.
Nuovo raid fascista alla sede del Prc
www.arezzonotizie.it
Questa notte la sede provinciale di Rifondazione Comunista di Arezzo è stata fatta oggetto di un nuovo raid fascista. Mani ignote hanno gettato verso il portone di via Po alcune uova riempite di vernice nera, imbrattando il portone, le colonne e il porticato.
E’ l’ennesima aggressione nei nostri confronti- affermano – la nostra sede ha ricevuto altre volte le visite di questi signori. Questa volta accade il giorno dopo la diffusione della notizia della richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Arezzo per i due responsabili delle scritte e minacce naziste del 21 Aprile 2005 sul palazzo del Comune e su quello della Provincia di Arezzo. Minacce rivolte espressamente contro il nostro capogruppo al comune il compagno Alfio Nicotra. Uno dei due indagati è Lorenzo Franceschi detto Ciclone esponente di punta di Forza Nuova organizzazione neonazista che Berlusconi ha voluto a sostegno della sua coalizione.
Questo ennesimo episodio dimostra tutta l’inconguità della richiesta della Procura di Arezzo di procedere nei confronti dei responsabili solamente per il reato d’imbrattamento e non anche quello di minacce e apologia di fascismo. Una svastica con la scritta “Nicotra attento” all’ingresso del Palazzo Comunale è forse per i magistrati un modo estemporaneo di fare i complimenti ad un consigliere comunale o si tratta – come noi pensiamo – di un tentativo d’intimidire il compagno Nicotra nell’esercizio del suo mandato?
Inneggiare al Duce, alla Repubblica di Salò, insultare i partigiani, dipingere il fascio littorio sul portone del Comune è per caso libera espressione del pensiero o invece apologia di fascismo?
Cosa deve succedere ancora di più grave perchè le autorità competenti procedano per questi reati? Tutto questo alimenta un clima di impunità nei gruppi neofascisti i quali- avvicinandosi l’elezioni politiche e amministrative – vogliono innalzare il livello di scontro contro il nostro partito, ritenuto non a torto il cuore della coalizione dell’Unione ad Arezzo.
Colpire il Prc significa colpire chi ha contribuito in modo decisivo a mettere a nudo il sistema del malaffare di Variantopoli.
E’ necessario che tutte le forze democratiche reagiscano con vigore a queste provocazioni e ci aspettiamo da parte del Comune e della Provincia di Arezzo la costituzione in parte civile nei confronti di Franceschi e del suo camerata, per i gravi fatti che hanno danneggiato i palazzi dei rispettivi consigli e ferito profondamente le istituzioni democratiche sorte dalla Resistenza al nazifascismo.
redazione@arezzonotizie.it
Uova e vernice nera contro sede PRC Arezzo
28/02/2006 – Uova e vernice nera contro il portone della sede provinciale di Arezzo di Rifondazione comunista.
Sul fatto, avvenuto nella notte, sta indagando la Digos e, spiega una nota del Prc, ‘’arriva il giorno dopo la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Arezzo per i due responsabili delle scritte e minacce naziste del 21 Aprile 2005 sul palazzo del Comune e su quello della Provincia di Arezzo. Minacce rivolte espressamente, tra gli altri, anche al capogruppo del Prc al Comune Alfio Nicotra’’. ‘’Questo ennesimo episodio – continua la nota – dimostra tutta l’ incongruita’ della richiesta della Procura di Arezzo di procedere nei confronti dei responsabili solamente per il reato d’imbrattamento e non anche quello di minacce e apologia di fascismo. Una svastica con la scritta ‘Nicotra attento’ all’ ingresso del Palazzo Comunale, inneggiare al Duce, alla Repubblica di Salo’, insultare i partigiani, dipingere il fascio littorio sul portone del Comune e’ per caso libera espressione del pensiero o invece apologia di fascismo?’’. ‘’Da parte del Comune e della Provincia di Arezzo – conclude la nota – ci aspettiamo la costituzione di parte civile, per i gravi fatti che hanno danneggiato i palazzi dei rispettivi consigli e ferito profondamente le istituzioni democratiche sorte dalla Resistenza al nazifascismo’’.
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