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24 Aprile 2006
segnalato ad infoantifa@ecn.org:
Ciao ragazzi, siamo stati colpiti ma non affonderemo mai !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Scritte e danneggiamenti: l’estrema destra colpisce sedi di Rifondazione e Ds
Slogan inneggianti a Mussolini e bandiere strappate a Piacenza e Fiorenzuola.
Il 25 aprile ha portato in piazza i piacentini. Oltre 1500 persone hanno partecipato al corteo e al raduno in piazza Cavalli.
Si sono introdotti di notte del 24 aprile nella sede di Rifondazione a Piacenza, facendo a pezzi bandiere e stracciando manifesti. A Fiorenzuola hanno coperto di celtiche e inni al duce l’esterno delle sedi di Rifondazione e DS, prendendosela anche con il monumento dei PARTIGIANI. Nella mattinata, i responsabili dei partiti si erano trovati davanti un’amara sorpresa. Nella sede dei DS, hanno strappato tutto; hanno preso a calci arredi; hanno tagliato bandiere. A Fiorenzuola tre sono stati gli obiettivi finiti nel mirino: croci celtiche hanno ricoperto un monumento di partigiani, e le sedi di Rifo e DS che stavano a pochi metri l’una dall’altra. Le vetrate della sezione del Prc sono state riempite di scritte a spray nere, con inni al duce. Sulla facciata della sede Ds è stata copera la targa d’intitolazione all’antifascista Giovanni Molinari. Nonostante tutto, viene autorizzato il giorno del 25 aprile un presidio di Forza Nuova che ricorda i suoi caduti in Piazza Duomo.
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Il presidio è stato contestato da un centinaio di ragazzi antifascisti, saremmo stati di + se non avessimmo avuto in programma altre iniziative antifasciste.
Da Libertà
Liberazione, 1.500 in piazza Cavalli
Danneggiate dall’estrema destra le sedi di Rifondazione e Ds
PIACENZA – Il 25 Aprile ha portato in piazza i piacentini. Oltre 1.500 persone hanno partecipato al corteo e al raduno in piazza Cavalli. Il copione collaudato delle celebrazioni, con il corteo partito da barriera Genova e le orazioni delle autorità ai piedi del Gotico, si è arricchito di alcuni momenti particolari, fuori dal protocollo un po’ ingessato di sempre: l’omaggio al dolmen, monumento alla Resistenza che ha compiuto trent’anni dalla sua realizzazione, le poesie di padre David Maria Turoldo recitate dai giovani allievi del “Cassinari” prima della funzione religiosa nella chiesa di San Francesco, e un’inedita e partecipata bici-staffetta lungo le strade cittadine. La notte precedentele sedi di Rifondazione e dei Ds a Piacenza e Fiorenzuola sono state teatro di raid vandalici. Ieri pomeriggio in piazza Duomo Forza Nuova ha ricordato i caduti della Repubblica di Salò.
Ferri, Meneghelli e Soffientini nella sezione Piacenza
Da Libertà= di 26 Aprile 2006
Slogan inneggianti a Mussolini e bandiere strappate a Piacenza e a Fiorenzuola. Unanime condanna dal centrosinistra
Scritte e danneggiamenti
L’estrema destra colpisce sedi di Rifondazione e Ds
Si sono introdotti di notte nella sede di Rifondazione a Piacenza, facendo a pezzi bandiere e stracciando manifesti. A Fiorenzuola hanno coperto di croci celtiche e inni al duce l’esterno delle sedi di Rifondazione e Ds, prendendosela anche con il monumento dei partigiani. Ignoti vandali hanno colpito ieri, all’alba del 25 aprile, e i due episodi sono stati denunciati. Ma più delle denunce, gli atti di matrice fascista hanno creato un’ondata di sdegno ieri mattina tra i partecipanti alla manifestazione provinciale per la festa di Liberazione, che hanno deciso di organizzare nel pomeriggio un corteo contro la manifestazione di Forza Nuova.
Nella mattinata, i responsabili dei partiti colpiti si erano trovati davanti un’amara sorpresa. «In bacheca – racconta il segretario del circolo cittadino Roberto Montanari – hanno strappato tutto; hanno preso a calci arredi; hanno tagliato col cutter una decina di bandiere. Immaginiamo abbiano agito in fretta e al buio, visto che i volantini e lo striscione che avremmo usato per le manifestazioni di oggi non sono stati toccati». I vandali si sono probabilmente introdotti da via Alessandria, approfittando della festa in corso alla cooperativa Infrangibile. Raggiunto della notizia dell’”attacco”, ieri, il segretario provinciale del Prc Ferdinando Mainardi (impegnato nel deserto del Sahara con una delegazione della Regione) ha dichiarato: «Questi atti hanno un chiaro segno fascista. Nel nostro Paese l’antifascismo e la resistenza fanno ancora paura». La segreteria provinciale nelle stesse ore batteva un comunicato stampa per «condannare la scelta di autorizzare il 25 Aprile l’uso di una piazza ad un’organizzazione fascista». In riferimento all’autorizzazione concessa dalla questura a Forza Nuova, Rifondazione chiede ora «le dimissioni dell’autorità di pubblica sicurezza che l’ha concessa» e annuncia «un’interrogazione parlamentare».
La federazione di Piacenza del Partito dei Comunisti Italiani ha espresso «piena solidarietà alle federazioni del Prc e Ds per aver subito un grave atto vandalico e violento». Anche la Margherita piacentina con il suo coordinatore Silvio Bisotti, tutti gli amministratori locali e in particolare il sindaco Roberto Reggi esprime «agli alleati di Rifondazione Comunista e dei Democratici di sinistra la propria vicinanza e la solidarietà, a seguito delle indegne incursioni della notte scorsa». «Di fronte a questi gesti di stupidità e ignoranza – conclude la nota – la Margherita manifesta la più ferma condanna, nella certezza che le forze dell’ordine accerteranno quanto prima l’identità dei colpevoli».
Per sottolineare la protesta dopo gli attacchi nel pomeriggio di ieri militanti della sinistra piacentina (soprattutto del Prc) si sono dati appuntamento in piazza Cavalli. In tutto un centinaio di persone che hanno formato un corteo preceduto dallo striscione con la frase: «Ora e sempre Resistenza». Il gruppo ha poi raggiunto la prefettura dove sono stati scanditi slogan contro le autorità che hanno concesso l’autorizzazione alla manifestazione di Forza Nuova. Tappa successiva il Dolmen di Xerra, quindi di nuovo verso il centro, in piazza Cavalli. Il corteo è stato accompagnato e controllato da vicino dalle forze dell’ordine.
A Fiorenzuola tre sono stati gli obiettivi finiti nel mirino: croci celtiche hanno ricoperto il monumento dei partigiani, e le sedi di Rifondazione e dei Ds, che distano pochi metri l’una dall’altra. Le vetrate della sezione del Prc sono state riempite di scritte a spray nere, con inni al duce. Sulla facciata della sede Ds è stata coperta la targa d’intitolazione all’antifascista Giovanni Molinari. I responsabili hanno agito a notte inoltrata: la sede era infatti ancora intonsa a mezzanotte e mezza, quando sono usciti i rappresentanti del partito impegnati in riunione per le imminenti elezioni comunali. Ed è proprio a queste che fa riferimento il documento congiunto del segretario locale del Prc Fernando Tribi e della segretaria Ds Nicoletta Barbieri che non esitano a parlare di «provocazione: i neofascisti già schierati con il centro destra nelle elezioni politiche, tentano di inquinare il clima politico di Fiorenzuola alla vigilia di importanti elezioni locali. Ds e Prc, che affondano le proprie radici nella cultura antifascista, esprimono solidarietà all’Anpi». Al coro di sdegno si unisce anche il segretario provinciale Ds Flavio Chiapponi che parla «dell’ennesima aggressione violenta e vile contro sedi di partiti democratici, e, insieme, di un atto di negazione della memoria storica di questo Paese, verso i quali i Ds di Piacenza, città medaglia d’oro della Resistenza, esprimono forte sdegno e ferma condanna».
Donata Meneghelli
Da Indymedia
risposta
by antifa pc Tuesday, Apr. 25, 2006 at 9:04 PM mail:
oggi 25 aprile 2006 i fasci ricordavano un cecchino ucciso dalla resistenza partigiana.
il questore Piero Innocenti, l’infame, ha deciso di autorizzare questo manifestazione perchè siamo in democrazia…e ognuno anke i fasci possono commemorare i morti! anke nel giorno in cui si festeggia la liberazione dell’italia dai fascisti compiuta dai partigiani!!
Nella notte inoltre erano state incendiate, o comunque danneggiate alcune sedi del Prc a Piacenza e provincia.
Subito alcuni antifascisti piacentini hanno organizzato un contropresidio in P.za Cavalli.
La dirigenza di Rifondazione si è distinta, come al solito, per calmare gli animi dei molti antifascisti presenti al presidio e nel far seguire i consigli della DIGOS: far scogliere il presidio prima che i fasci giungessero a commemorare il loro infame cecchino!!
l’italia è sempre peggio e piacenza non si smentisce, anzi….le istituzioni hanno deciso in questo modo di disonorare i caduti della resistenza!!
solidarietà con gli antifascisti milanesi LIBERI TUTTI
L’ANTIFASCISMO NON SI ARRESTA
PIAZZALE LORETO CE L’HA INSEGNATO UCCIDERE UN FASCISTA NON è REATO!!!
azioni_fasciste