Le case popolari non sono abbastanza, non esiste un piano serio per l'emergenza abitativa e piuttosto che mettere in campo misure serie ed efficaci per combattere le povertà si preferisce investire i soldi di tutti noi in grandi opere inutili e costose (come il treno ad alta velocità tra Torino e Lione) o in armamenti (come i nuovi cacciabombardieri e sottomarini che il governo vuole comprare).
Tutto questo è ingiusto e indegno. E a questa ingiustizia possiamo sollevarci ogni giorno autorganizzando lotte dal basso per riprenderci quanto negato dal mercato e dalle istituzioni.
Di fronte all'immobilismo di un sistema di potere che affida ai privati la soluzione di un bisogno sociale assoluto come il diritto all'abitare (si veda il nuovo “Piano casa” del governo Renzi), rispondiamo che per risolvere il problema bisogna invece rilanciare l'uso sociale della proprietà, come prevede pure la nostra Costituzione, attaccando i privati che lasciano marcire gli immobili per tenere i prezzi degli affitti alti, speculatori che vivono sul lavoro altrui.
E' ora di dire basta a tutto questo, e anche oggi è stato dimostrato come organizzandosi contro gli interessi della rendita possiamo garantirci l'accesso ai diritti naturali e basilari.
L'occupazione di oggi si inserisce in un contesto più ampio di una settimana di mobilitazioni cittadine e nazionali, che ha visto nascere nella nostra città un nuovo spazio di Resistenza, l'aula Tsunami occupata nel chiostro di Filosofia e Lettere, a testimonianza che gli spazi di sollevazione quotidiana si moltiplicano ad un ritmo esponenziale.
Renzi stai sereno, le occupazioni continuano e continueranno, il movimento non si ferma e procede convinto nelle lotte e nella solidarietà quotidiana.
Ci vediamo tutti a Roma il 12 Aprile!
Gli occupanti di via Cagliari 38
La Rete Diritti in Casa - Parma