Dopo il Civis un altro mostro a Bologna: si chiama People Mover ed è una monorotaia sopraelevata che dovrebbe collegare la stazione centrale all’aeroporto. A Bologna esiste già il Servizio Ferroviario Metropolitano che consentirebbe un collegamento rapidissimo (6 minuti) fra aeroporto e stazione con un investimento di denaro pubblico di molto inferiore, la stazione “Aeroporto” dovrebbe solo essere ristrutturata ed è a 700 metri dal terminal aeroportuale. Ed esiste da anni un collegamento tra stazione FS e aeroporto che si chiama BLQ, l’autobus che in 15 minuti raggiunge lo stesso scopo e non ha bisogno di grandi opere.
Invece si vogliono spendere 100 milioni di euro più IVA per costruire il People Mover, un’opera che mangia territorio, devasta l’ambiente e costa tantissimo. Cento milioni di euro in parte finanziati dalla RER (noi), in parte coperti da un contributo del Comune (noi) e il resto, il 65% circa, in project financing.
Project financing dovrebbe voler dire che un privato investe in un’opera dalla cui gestione avrà un ritorno economico, e quello sarà il guadagno del suo investimento: la collettività ci guadagna perché si trova a disposizione l’investimento e il privato ci guadagna perché la gestione del bene è redditizia. Questa è la teoria.
Però la prima gara indetta per la costruzione e la gestione del P.M. andò deserta, segno che nessun privato ci credeva. Nelle condizioni della seconda gara venne previsto un contributo del Comune più cospicuo. A quella seconda gara partecipò solo CCC che vinse l’appalto, naturalmente, ma costituì subito dopo una società con ATC – la Marconi Express – basata su un accordo che prevede il passaggio della totalità delle quote alla stessa ATC entro pochi anni. Quindi sarà l’azienda pubblica (noi) a farsi carico delle eventuali perdite. CCC invece sarà il fornitore di Marconi Express, presenterà e incasserà le sue fatture, e quindi non ci rimetterà mai comunque vadano le cose. Altro che project financing, paghiamo tutto noi cittadini.
Non ci sono soldi per gli asili, per il trasporto pubblico, per le scuole. Non ci sono soldi per gli anziani né per la sanità. Ma per le grandi opere inutili o addirittura dannose i soldi si trovano sempre.
Daniela V.
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