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La casa (e la facoltà) è di chi l’abita

Si sve­gliano tardi e pas­sano le gior­nate in piazza Verdi, ogni tanto stu­diano e spesso si lamen­tano, ma si diver­tono un sacco lon­tano da mamma e papà. Tanti luo­ghi comuni accom­pa­gnano gli student@, ma la vita da fuori sede in una città come Bolo­gna non è tutta rose e fiori. L’Alma Mater Stu­dio­rum si pre­senta

Nasce il Coordinamento dei Collettivi Antagonisti

L’alternativa alla mise­ria della società in cui viviamo è natu­ral­mente un modello sociale diverso, che dob­biamo costruire a par­tire dalle lotte che con­du­ciamo, dagli spazi che abi­tiamo e che libe­riamo, dall’organizzazione che ci diamo, un modello basato sulla con­di­vi­sione invece che sulla com­pe­ti­zione, sull’autogestione invece che sulla pro­prietà pri­vata, sulla reale ugua­glianza sociale eli­mi­nata l’oppressione

Mele Marce? La Questura di Bologna non è mai stanca…

Alcuni fatti sono ormai noti: 4 poli­ziotti delle volanti sospesi dal ser­vi­zio e agli arre­sti, per­ché “pescati” a mal­ver­sare dei “delin­quenti” dopo la “nor­male” sequenza di inti­mi­da­zioni, minacce e per­cosse. Se non ci fosse stata la mal­ver­sa­zione (si parla di 600 euro in un caso e 900 euro in un altro) tutto sarebbe finito nel

Sacrosanta Frocessione

Per secoli le gerar­chie reli­giose hanno domi­nato la società, deru­bato i  con­ta­dini, bru­ciato «stre­ghe», «giu­dei» ed «ere­tici», fatto il bello e il  cat­tivo tempo, e ancora oggi gli alti eccle­sia­stici sen­tono una viva nostal­gia per i bei tempi andati. Così, basta che il Comune di Bolo­gna ammetta nella Con­sulta per la fami­glia anche asso­cia­zioni non

Per una camera del lavoro autogestita

Come labo­ra­to­rio sul lavoro — nato all’interno del movi­mento degli “insol­venti” bolo­gnesi sulla pro­po­sta di costruire una Camera del Lavoro auto­ge­stita — stiamo ragio­nando sulle pos­si­bi­lità di creare un luogo auto­ge­stito in cui affron­tare le espe­rienze della con­di­zione di vita e lavoro, pre­ca­rietà o disoc­cu­pa­zione di chi affronta que­sto periodo. La prio­rità è quella di

Le opere inutili non bastano mai

Dopo il Civis un altro mostro a Bolo­gna: si chiama Peo­ple Mover ed è una mono­ro­taia soprae­le­vata che dovrebbe col­le­gare la sta­zione cen­trale all’aeroporto. A Bolo­gna esi­ste già il Ser­vi­zio Fer­ro­via­rio Metro­po­li­tano che con­sen­ti­rebbe un col­le­ga­mento rapi­dis­simo (6 minuti) fra aero­porto e sta­zione con un inve­sti­mento di denaro pub­blico di molto infe­riore, la sta­zione “Aero­porto”

Già prima dell’autunno, a Bologna

Durante le prime set­ti­mane di set­tem­bre a due com­pa­gni bolo­gnesi è stato noti­fi­cato il foglio di via obbli­ga­to­rio da Bolo­gna, cor­re­lato da diverse denunce per i fatti più ridi­coli volte a raf­for­zare la vali­dità della misura pre­ven­tiva. Que­sto prov­ve­di­mento è carat­te­riz­zato da un’ampia discre­zio­na­lità, essendo appli­cato diret­ta­mente dal que­store senza il pas­sag­gio davanti a un

Europa nera fra Oslo e Bologna

Il ter­ro­ri­sta cri­stiano di Oslo e Utoya, poco prima di com­piere le stragi che hanno scon­volto la Nor­ve­gia, ha scritto un mail al bolo­gnese Alberto Fer­retti, 50 anni, impren­di­tore infor­ma­tico, poli­tico di destra ed ex poli­ziotto. Ne dà noti­zia il “Resto del Car­lino”. Figlio del fon­da­tore a Fer­rara dell’M.S.I. e di A.N., Alberto Fer­retti da

Inferno? Cie di via Mattei, Bologna

La lotta delle migranti è la lotta di tutte/i Chi parla di sicu­rezza ormai troppo spesso parla anche di clan­de­stini e immi­gra­zione. Una delle imma­gini più usate è quello dello stu­pra­tore quasi sem­pre stra­niero e della donna bianca, la donna degli ita­liani, da difen­dere. Si mesco­lano così ste­reo­tipi ses­si­sti e raz­zi­sti. Una delle con­se­guenze isti­tu­zio­na­liz­zate

Come se fosse ieri

Una sta­gione di lotte stu­den­te­sche In que­sto periodo, alla fine di un’intensa sta­gione di lotte che hanno coin­volto stu­denti e stu­den­tesse in tutta Europa, pos­siamo per­met­terci di guar­dare indie­tro e fare alcune con­si­de­ra­zioni. E’ impor­tante farlo, per­ché i carat­teri di que­sto movi­mento hanno rap­pre­sen­tato, rela­ti­va­mente a Bolo­gna, un’esperienza inno­va­tiva rispetto agli ultimi anni. Innan­zi­tutto la