ADS e sicurezza interna

Degli scassinatori entrano nel tuo appartamento, sperando di prendere qualche costoso oggetto tecnologico o qualche gioiello. Ma sono subito fuori, a mani vuote, in pochi secondi, gridando di dolore e stupefatti. Sono stati respinti da onde di calore intollerabile: entrare nell’appartamento è stato come farlo in una fornace. Si tratta dell’Active Denial System (ADS – Sistema di Negazione Attiva) impiegato come novità nella protezione domestica… tra i vari utilizzi.

Conosciuto anche come “Raggio del Dolore”, l’ADS è una rivoluzionaria arma non-letale che sfrutta le microonde per causare l’effetto dell’ustione senza ferite. Le onde da 95 Giga Hertz penetrano esclusivamente una minima frazione di centimetro, surriscaldando la parte superficiale dell’epidermide [ndt. in corrispondenza delle terminazioni nervose]. Secondo l’aviazione, nessuno può tollerare il raggio per più di 5 secondi, protezioni improvvisate come asciugamani bagnati o fogli di alluminio sono inutili.

Ci sono state numerose richieste di applicazione dell’ADS in Iraq, ma i militari sono impantanati in revisioni della tecnologia. In ogni caso, ora che l’ADS è una realtà, i costruttori del “Raggio del Dolore” stanno esplorando i possibili usi interni al territorio statunitense, come lo sviluppo di sistemi di sicurezza per abitazioni e aziende. Il Dipartimento dell’Energia sta valutando l’impiego di questa tecnologia per la protezione dei siti di stoccaggio nucleare. Nel frattempo, vari ufficiali delle forze dell’ordine, non vedono l’ora di mettere le mani su questa “arma del dolore” e il Dipartimento della Giustizia sta finanziando un progetto di ricerca multimilionario per fornirgliela.

“Sembriamo non avere alcun rimorso riguardo lo sganciare bombe sulla popolazione, ma siamo spaventati dall’idea di poter ferire accidentalmente qualcuno mentre gli salviamo la vita”, afferma Charlie “Sid” Heal, un comandante del Dipartimento degli Sceriffi della contea di Los Angeles, “Questi freni non vengono applicati al Dipartimento della Giustizia e ci stiamo impegnando per risolvere eventuali confronti senza dover uccidere o ferire seriamente nessun avversario.”

Heal, ex-marine, ha testato l’ADS ed è convinto che possa essere di valore inestimabile in situazioni come le rivolte carcerarie, in cui il dolore acuto può ammansire i prigionieri insorti. I problemi più grandi consistono nelle dimensioni e nei costi; attualmente viene montato su fuoristrada Hummer e costa milioni di dollari, allontanandolo così dalle possibilità dei distretti di polizia.

Ma qui interviene il Dipartimento della Giustizia. L’Istituto Nazionale di Giustizia (ING), ramo ricerca e sviluppo del Dipartimento, è convinto che la polizia necessiti di un ADS più economico e leggero, con un raggio d’azione meno esteso. L’ING ha testato un prototipo di questo genere all’inizio di questo anno, ma i risultati non sono stati rivelati. Una versione operativa è prevista per la fine del 2008.

Sheila Jerusalem , portavoce del Dipartimento di Giustizia sostiene che “l’ING sta lavorando con i costruttori dell’ADS, la Raytheon, al fine di modificarne la tecnologia alla base per assecondare le necessità di forze dell’ordine e istituti di correzione, in una configurazione da arma individuale con un raggio di 100 piedi (35,7 metri)”.

Mike Booen, vice presidente del settore armi a energia della Raytheon, sostiene che la versione portatile può essere pronta a breve se c’è la domanda. In questo momento i fondi stanziati ammontano a solo 2,5 milioni di dollari (paragonati ai 100 milioni della versione militare), e più finanziamenti accelererebbero i progressi in questo campo. Un dispositivo del genere potrebbe tradursi in uno strumento a sé stante o montato sotto il fucile.

Booen sostiene che un sistema ridotto potrebbe “sparare” brevi impulsi invece che un flusso continuo a causa di un’alimentazione energetica limitata. Il diametro dell’impulso sarà molto più piccolo rispetto a quello della versione su Hummer (qualche centimetro contro circa due metri).
Ma nei test, anche meno di un centimetro quadrato di esposizione ha prodotto un “effetto repulsivo”, costringendo il soggetto a togliersi dalla traiettoria il più in fretta possibile.

Un ADS portatile offrirebbe un livello di forza intermedio tra ordini verbali e misure più drastiche come spray al pepe o Taser. Ma alcuni hanno espresso preoccupazione su possibili impieghi come strumento di tortura anziché di controllo dei sospetti. Spray al pepe e Taser hanno generato numerose discussioni, così come ogni uso dei metodi riguardanti il dolore da parte della polizia crea perplessità. Un dispositivo che causa dolore intenso e nessuna traccia chimica o fisica può essere facilmente abusato.

(wired.com)

***

L’articolo che precede è tratto dalla rivista scientifica Wired. Tra le varie posizioni prese in considerazione viene tralasciata quella, abbastanza ovvia, riguardante la pericolosità effettiva dell’ADS rapportata al soggetto su cui viene impiegata. Se per esempio il “raggio del dolore” venisse azionato su un gruppo di manifestanti, all’interno di esso potrebbero esservi donne, bambini, anziani, cardiopatici, ecc., e comunque una gamma di soggetti maggiormente differenziata e vulnerabile rispetto ai militari volontari su cui sono stati operati i test. Tuttavia la pericolosità per la salute di questo dispositivo è decisamente meno preoccupante della minaccia repressiva che rappresenta.

Mer, 12/12/2007 – 13:07
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione