[Bo] Ah quanto è bello il progress - Critica alla scienza e alla tecnologia
L’epoca moderna prometteva, nel suo instaurarsi, un’organizzazione razionale della vita umana, tanto nella risoluzione delle disuguaglianze sociali, quanto nella capacità di dominare coscientemente saperi e mezzi tecnici accresciuti.
Al contrario, la superstizione sopravvissuta a se stessa nelle spoglie del mito più funesto, quello dell’Economia Capitalista, si è ri-insinuata in ogni dove, con l’imposizione della logica del profitto ai quattro angoli del globo e negli anfratti più reconditi della materia e dello spirito.
L’esoterismo degli apprendisti stregoni che animano i laboratori della ricerca pubblica e privata, così come la cianfrusaglia tecnologica di cui non si può fare più a meno, forze in realtà incontrollabili per le pseudo-collettività asservite che ne subiscono la nocività e la dipendenza oltre che l’incanto, rappresentano ora il Nuovo Verbo che magicamente dovrebbe salvare il mondo dai mali che questo ordinamento sociale non può evitare di causare. Il tutto per la maggior gloria dell’ordinamento sociale stesso e per il profitto dei pochi che lo gestiscono.
Tutto questo basta per sapere cosa ne è stato di quelle promesse progressiste a cui si accennava: la società della merce ha fatto di due secoli di terra bruciata e imprevedibili effetti collaterali l’estrema giustificazione del suo mantenersi, e ora, con dieci crepe che si aprono per ognuna che si tappa del proprio barcone sbronzo, non può che continuare l’allegro e spensierato naufragio con tutti i passeggeri a bordo.
Tutto ormai, nella isterica “modernizzazione” dell’Insen-sato, non deve durare che una stagione, ma l’essenziale, l’infame sfruttamento dell’uomo sull’uomo, l’insostenibile peso della sopravvivenza, quelli sì, sono sempre gli stessi. Anzi, nel reale collasso di ogni aspetto della vita umana, sono proprio quelle le uniche cose che, indubitabilmente, progrediscono.
VENERDÌ 16 MAGGIO
INCONTRO E DIBATTITO sul tema
La critica della scienza e della tecnologia in Italia dagli anni ’70 ad oggi. A cura del Centro d’Iniziativa Luca Rossi.
LUNEDÌ 19 MAGGIO
PROIEZIONE: Koyaanisqatsi
di Godfrey Reggio (1982)
VENERDÌ 24 MAGGIO
PRESENTAZIONE della rivista
“Los Amigos de Ludd”
A cura di ACRATI
LUNEDÌ 26 MAGGIO
PROIEZIONE: La messa delle cinque. Documentario sulla lotta degli abitanti di Plogoff (Francia) nel 1980 contro la costruzione di una centrale nucleare.
SABATO 31 MAGGIO
PRESENTAZIONE del libro
Colpisci dove più nuoce. Scritti di Ted Kaczynsky.
Con la curatrice del volume.
LUNEDÌ 2 GIUGNO
PROIEZIONE: Alphaville
di Jean-Luc Godard (1965)
PER TUTTI GLI APPUNTAMENTI
A PARTIRE DALLE ORE19,30 APERITIVO BENEFIT. PROIEZIONI, PRESENTAZIONI E INCONTRI INIZIERANNO ALLE ORE 21
Spazio di documentazione, Fuoriluogo, via San Vitale80, Bologna
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