Amantea (Cz) - Nessun compromesso in difesa della nostra terra

Volantino distribuito nel corso della manifestazione contro le "navi dei veleni" del 24/10/09

NESSUN COMPROMESSO IN DIFESA DELLA NOSTRA TERRA!!!

Nei nostri mari sono state affondate una cinquantina di navi, allo scopo di smaltire illegalmente materiale radioattivo e tossico, proveniente dagli scarti nucleari e industriali dei paesi più avanzati e potenti dell'Occidente, che ovviamente hanno scelto questo modo più economico e più vantaggioso per i loro profitti criminosi.
Nella nostra terra, già vessata da disoccupazione, povertà e da una emigrazione forzata, è caduta anche l'ultima illusione della vita sana, del mare bello e della possibilità economica del turismo, perchè in questa nostra terra e nei suoi mari, nelle sue scuole, negli ospedali e nei posti di lavoro, ci si ammala di tumore (nella fabbrica della Marlane e nella zona circostante sono già 40 le morti accertate) e oggi tutti noi conosciamo e pronunciamo bene i nomi di quei metalli pesanti che stanno cominciando ad entrare nel vocabolario dei calabresi.
Si leva oggi la voce di gente che manifesta in difesa di questa terra, umiliata da 19 anni di lungo silenzio, trascorsi tra archiviazioni, insabbiamenti e depistaggi, e costretta alle bugie di uno Stato che non c'è perchè non ha interesse ad esserci, che finge di commuoversi di fronte a madri di bambini ammalati a 5 anni, che promette, consapevole di non mantenere, la risoluzione dei problemi della gente che di terra e mare vive e lavora.
Ma se sono trascorsi tutti questi anni di silenzio e tutti, a tutti i livelli (addirittura la magistratura!), hanno sempre saputo cosa stesse accadendo, perchè mai oggi dovremmo affidare e delegare loro il nostro sdegno e la nostra rabbia?
Per esempio, che verità possiamo trovare dal contentino di una nave mandata a fare dei rilievi ambientali, quando questa stessa nave, che ci costa centinaia di migliaia di euro, non è nemmeno in grado di rilevare effettivamente l'entità delle radiazioni (infatti, potrà essere rilevata la presenza dei soli raggi alfa ma non dei raggi gamma che sono i più nocivi!)? La super nave farà sì il suo lavoro, ma in segreto con la DDA di Catanzaro (direzione distrettuale antimafia ) e magari, ancora una volta, sapremo solo quello che vogliono farci sapere.
Insomma, non è questa data che cambierà le cose. Questa passeggiata sulle strade di Amantea non può bastare, se la lotta in difesa dei nostri diritti non è retta dalla consapevolezza che solo noi, che a questa terra apparteniamo, possiamo riappropriarci del nostro presente. A niente servirà se poi alle prossime scadenze elettorali saremo come sempre obbedienti e in fila a votare, aspettando che il solito politico riciclato cambi qualcosa: ma buttiamole a mare 'ste schede elettorali!
Non è chiedendo aiuto alle istituzioni che risolleveremo le nostre sorti, perchè è proprio lo Stato con tutto il suo apparato (dalla mafia alla massoneria, dalla magistratura ai servizi segreti) che ha voluto tutto questo, che sperava che questo silenzio si sarebbe protratto per altri cento anni, e il fatto che oggi qualcuno si sia sollevato in difesa della verità, rappresenta solo un fallo in una politica ben precisa condotta da tutti i governi, nazionali e locali, a cui bastano le passerelle nei momenti d'emergenza, per farci credere che qualcuno ci ascolta, che su di loro possiamo contare.
Oggi, ci troviamo a manifestare assieme a chi ,col suo silenzio, ha contribuito a costruire questo sistema. A chi, col suo silenzio, ha contribuito a far tacere per sempre la voce di chi voleva fare chiarezza sulle "navi a perdere'' o sui rifiuti radioattivi meramente scaricati sulle nostre spiagge, pensiamo a Natale De Grazia, Ilaria Alpi , Miran Hrovatin.
Ecco perchè la nostra presenza, oggi più che mai, ha un significato politico ben preciso: la lotta per l'ambiente è vuota e sterile se non tiene conto che tutti i disastri ambientali ed ecologici, sono l'effetto di un sistema economico e produttivo che non si fa scrupoli a calpestare la vita e il futuro di ogni essere vivente pur di accrescere i profitti e far trionfare il suo malsano ideale di progresso.
Sarebbe assurdo non sentire la stessa rabbia e la stessa indignazione per altre devastazioni ambientali come le nuove discariche, gli inceneritori, la TAV o il ponte sullo stretto.
La strada per opporci a tutto ciò ce l'hanno già mostrata le comunità in lotta della Val Susa, di Scanzano, della Campania e tutti i popoli, dal nord al sud della Terra, che praticando l'azione diretta dal basso (blocchi stradali e ferroviari, sabotaggi, manifestazioni) sono riusciti a bloccare, anche solo momentaneamente, i piani di distruzione e avvelenamento dei potenti.

CONTRO LA DEVASTAZIONE AMBIENTALE, ROMPERE LA PACE SOCIALE!!!

Collettivo Riscossa  -  Collettivo Autonomo “Studenti in Lotta” - Catanzaro

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Mer, 28/10/2009 – 11:37
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