Atene - Arrestati 5 anarchici nel quartiere di Nea Filadelphia

fonte: http://actforfree.nostate.net/?p=14250

Martedì 30 aprile intorno alle 4.00 del pomeriggio due anarchici, Giannis Naxakis e Grigoris Sarafoudis sono stati arrestati su via Dekelias mentre uscivano da un bar. Allo stesso tempo i poliziotti hanno messo in scena una grande operazione nel bar e arrestato i due anarchici ricercati Argiris Dalios, che ha cercato di sfuggire allo schieramento di poliziotti e Fivos Harisis, che era nel mirino dopo la rapina in banca di Velvendo Kozani. Nel bar è stato anche arrestato l'anarchico Dimitris Hadjivasiliadis.

Tutti e cinque sono stati portati al 12° piano del GADA (centrale di polizia di Atene), ai servizi antiterroristi. I due compagni che sono stati arrestati fuori dal bar e i due compagni ricercati hanno incontrato la violenza dei servi di stato nei loro uffici. Il quinto compagno è stato lasciato in piedi per dodici ore ammanettato strettamente dietro la schiena, qualcosa che ufficialmente è considerato tortura. E quando è stato trasferito alla cella (le celle bianche del 12° piano), le manette sono rimaste in quella stessa posizione per ore.

La stessa notte i poliziotti hanno fatto uscire un resoconto che li accusava tutti di aver opposto resistenza all'arresto (la solita ciliegina sull'accusa principale), di falsa testimonianza (perchè tutti hanno rifiutato di dare le impronte, le foto e il dna, che alla fine sono stati presi con la forza), e i tre compagni non ricercati sono stati accusati di aver fornito rifugio ai latitanti. Mercoledì sono stati tutti trasferiti al tribunale di Evelpidon, dove stavano aspettando in massa gli avvoltoi dei media, che sono stati disturbati dai compagni.

I compagni compaiono di fronte al p.m. e al giudice di interrogatorio senza alcuna imputazione e senza che gli sia stato permesso di vedere prima un avvocato o di essere presenti alle procedure, qualcosa che accade per la prima volta nella storia recente. Inoltre, hanno fatto richiesta del diritto standard di rimandare di due giorni la loro udienza. Dalios, Harisis, Naxakis e Sarafoudis hanno rifiutato di rispondere alle domande.

Hadjivasiliadis chiede di parlare immediatamente in presenza di un avvocato, e dopo che la sua richiesta viene ignorata dichiara che già dal momento del suo arresto sta rifiutando cibo e acqua e che continuerà lo sciopero della fame e della sete finchè verrà tenuto nelle celle bianche delle torture della forza antiterrorista, e che ritiene responsabili anche i giudici per la sua prolungata detenzione al 12° piano, che aiuta la tentata preparazione per l'imprigionamento dei tre anarchici per cui non c'era un mandato d'arresto. Mercoledì pomeriggio i mandati per i due compagni ricercati sono pronti, e loro vengono trasferiti a Koridallos. Giovedì, tramite “ritrovamenti” di dna, Dalios, Harisis, Naxakis e Sarafoudis vengono accusati di varie rapine del passato, e vengono fuori dei mandati d'arresto per gli ultimi due di loro preparati dal p.m. che si occupa di questi casi. Una nuova imputazione compare anche per tutti e cinque riguardo il loro arresto a Nea Filadelphia, “organizzazione criminale (legge anti-terrorista) per la realizzazione di rapine”, senza alcuna prova di precedenti o perfino di intenzione. Solo alcuni succhi d'arancia sul tavolo. Nel frattempo, giovedì Hadjivasiliadis viene sottoposto a guerra psicologica perchè ponga fine allo sciopero. Bottiglie d'acqua nella cella, continue “offerte” di cibo e acqua, avvertimenti che starà lì per giorni. Dopo numerose sue richieste e un resoconto dal suo avvocato i poliziotti fanno arrivare un medico di notte, che assicura che il compagno non è in pericolo immediato, ma anche che la sua situazione potrebbe cambiare. E fa sì che le guardie lascino la porta aperta così che il respiro dei compagni non è intensificato... Venerdì mattina i cinque anarchici vengono trasferiti ancora al tribunale di Evelpidon. Ci sono riuniti alcuni compagni e parenti. I quattro insistono nel rifiutare di rispondere alle domande. Dalios e Harisis inoltre leggono un testo in solidarietà con Hadjivasiliadis in sciopero, che loro sostengono essere detenuto senza alcuna prova. Infine, a tutti è imposta la libertà provvisoria su cauzione, ma non la detenzione, in base al fatto che lo scenario dell'“organizzazione” non ha basi. Dimitris Hadjivasiliadis viene rilasciato e pone fine al suo sciopero della fame e della sete, dopo tre giorni. Argiris Dalios e Fivos Harisis sono trasferiti a Koridallos.
Giannis Naxakis e Grigoris Sarafoudis continuano a essere trattenuti con nuovi mandati d'arresto, in attesa di nuovi interrogatori a Larissa.

SOLIDARIETA' CON I COMBATTENTI IMPRIGIONATI – SOLIDARIETA' A TUTTI I PRIGIONIERI DIGNITOSI

Naxi, fino alla prossima volta che ci incontreremo, tieni duro fratello.


Aggiornamento del 4 maggio:
I due compagni G.Naxakis e G.Skarafoudis sono apparsi oggi di fronte al giudice per l'interrogatorio accusati di partecipazione nella CCF così come di una rapina avvenuta a Pirgeto Larissa.

Durante l'interrogatorio hanno rifiutato di riconoscere la giurisdizione del tribunale, sono trattenuti in arresto e saranno mandati al carcere di Koridallos. Seguiranno aggiornamenti.



Mar, 07/05/2013 – 20:23
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