Bari - Anziani reclusi e pestaggi nel CIE
riceviamo e diffondiamo
Abbiamo saputo che nel CIE di Bari è recluso un algerino di 74 anni in gravi condizioni di salute. Sappiamo anche che in questo lager, coloro che girano nel centro per dare "assistenza" ai reclusi non sono preparati ad avere a che fare con gente che parla una lingua diversa dall'italico idioma, e si limitano ad aprire e chiudere porte e consegnare cibo semi putrido, lasciando i reclusi in cattive condizioni di salute, al loro triste destino.
Abbiamo in oltre saputo che la mattina del 14 luglio, 2 migranti arrivati dalla Sardegna, sono stati pestati dai militari, colpevoli di aver innervosito alcuni impiegati del lager, spazientiti dal fatto che i 2 appena giunti nel centro, non sapessero l'italiano.
Sappiamo che il CIE di Bari è un vero e proprio carcere, costruito, gestito e "difeso" come tale. Il pacchetto sicurezza appena approvato, ha legittimato chiunque indossi una divisa a rastrellare immigrati per la strada.
Saremo il sabato 25 dalle ore 17 alle ore 21 sotto il CIE di Bari per mostrare con musica e parole la nostra solidarietà ai migranti reclusi.
Liberi Tutti.
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