Brasile - Centinaia di donne devastano un campo Monsanto

Sao Paulo, 7 marzo 2008 - Centinaia di donne brasiliane, appartenenti al gruppo Via Campesina hanno invaso un appezzamento destinato alla ricerca della compagnia agro-biotech americana Monsanto, distruggendo un vivaio di alberi e un campo sperimentale di mais geneticamente modificati.

Un agente di stampa della Monsanto ha dichiarato che l’entità del danno e i metodi per arrecarlo restano ancora sconosciuti.

Non vi sono stati resoconti immediati di riguardanti eventuali feriti nel corso dell’invasione della fattoria della Monsanto, a circa 200 km da Sao Paulo, la più grande città del Brasile.

Il gruppo di donne si è scatenato contro la decisione del governo Brasiliano, presa lo scorso mese, di avallare due varietà di mais GM per uso commerciale. L’azione è avvenuta quattro giorni dopo che, membri dello stesso gruppo, avevano invaso una fattoria di alberi dell’azienda cartiera finnico-svedese “Stora-Enso”, vicino al confine con l’Uruguay, per protestare contro la piantagione e il disboscamento di alberi per la produzione di cellulosa.

In quel caso la polizia aveva sparato proiettili di gomma sui manifestanti, innescando una serie di proteste nel Sud del Brasile contro l’uso eccessivo di forza da parte delle forze dell’ordine.

Un portavoce di Via Campesina, movimento contadino internazionale, ha dichiarato alla Reuters che “l’autorizzazione di queste varietà ha dimostrato, ancora una volta, come il governo Lula favorisca l’agrobusiness e le grandi compagnie straniere, abbandonando la riforma agraria e l’agricoltura familiare”. Lo scorso anno, Via Campesina lanciò una campagna simile contro le strutture di ricerca su soia e mais della Syngenta Seeds nello stato del Parana (Sud del Brasile), dove un attivista fu assassinato dalle guardie private della Syngenta.

La decisione del Consiglio Nazionale per la Biosicurazza brasiliano, permette l’impiego di MON810 e LibertyLink due varietà di mais GM, rispettivamente prodotte da Monsanto e Bayer Crop Science.

Lo scorso mese le autorità francesi hanno vietato il MON810 per seri dubbi sulla sua sicurezza.

L’articolo integrale su: http://www.infoshop.org/inews/article.php?story=20080307152528777

Lun, 10/03/2008 – 16:57
tutti i contenuti del sito sono no-copyright e ne incentiviamo la diffusione