Caccia, al via quella alle tortore in Calabria

fonte adnkronos.it

Consentito 'sparare' da un'ora prima del sorgere del sole fino al tramonto

La maggior parte delle specie si potrà però cacciare dalla terza domenica di settembre. Cambiano da regione a regione le regole per l'attività, i divieti, le preclusioni e i carnieri giornalieri. Pecoraro Scanio: ''Stop nelle aree colpite da incendi''

Roma, 31 ago. (Ign) - Parte domani la stagione venatoria: tra le specie sotto tiro in Calabria, prima regione ad aprire la caccia, ci saranno tortora, colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia e gazza. Da regione e regione, però, cambiano le specie cacciabili, i divieti, le preclusioni e i carnieri giornalieri. Per avere le informazioni complete e una sorta di vademecum per limitazioni e modalità che ogni cacciatore deve conoscere, ci si può avvalere dei calendari venatori pubblicati sul sito della Federcaccia.

In generale, dal 1° settembre al 31 gennaio 2008 la caccia è consentita per tre giorni alla settimana, a scelta del cacciatore, fra lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica, con l'esclusione di martedì e venerdì, giorni di silenzio venatorio ai sensi della legge 157/92. Non è consentito cacciare per tre giorni consecutivi ma si può fare da un'ora prima del sorgere del sole fino al tramonto. Non costituisce esercizio venatorio la presenza sul posto di caccia prima o dopo l'orario consentito per attendere ai lavori preparatori, sempre che l'arma sia scarica e in custodia.

Tra le varie disposizioni regionali, si segnala che in Calabria, ad esempio, la tortora si può cacciare da domani al 28 ottobre, la quaglia dall'8 settembre al 16 dicembre, mentre è solo dal 1° al 30 settembre che la volpe può essere cacciata, ma senza ausilio del cane. In Liguria, invece, la caccia alla volpe è consentita ai singoli cacciatori dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio, in ogni giornata aperta alla caccia. Nella regione ligure, specie vietate per inconsistente o non dimostrata consistenza faunistica sono la pernice bianca, la lepre bianca, con cervo, daino e camoscio.
In Lombardia l'esercizio venatorio è consentito dalla terza domenica di settembre, anche con l'ausilio del cane, in forma vagante o da appostamento fisso. Anche nel Lazio si inizia il 16 settembre (come in Piemonte) ma l'esercizio in forma vagante con il cane da seguito è consentito dal 2 al 31 gennaio compreso, limitatamente al periodo di caccia al cinghiale, stabilito dalle singole province.
In Sardegna, in una giornata di caccia non si potranno abbattere più di 15 capi di selvaggina, di cui massimo 4 pernici, 1 lepre, 5 conigli e 10 anatidi. Per il cinghiale, invece, nei giorni stabiliti non potrà esserne abbattuto più di uno ogni 5 fucili, con un massimo di 10 cinghiali ogni compagnia composta da un numero qualsiasi di cacciatori.

In Sicilia, la quaglia può essere cacciata solo dal 9 settembre all'11 novembre incluso, mentre per il cinghiale dal 1° novembre al 31 gennaio la caccia in battuta è consentita esclusivamente nei giorni di lunedì o mercoledì o giovedì. A Ustica, la caccia a coniglio, tortora, merlo e colombaccio è consentita esclusivamente ai residenti dal 15 settembre. Mentre nelle tre isole delle Egadi (Favignana, Marettimo e Levanzo) la caccia alla sola selvaggina migratoria, ai non residenti, è consentita a partire dall'1 ottobre.
E ancora, in fase di preapertura, in Veneto, nelle giornate dell'1, 2, 8, 9 e 15 settembre è consentito il prelievo venatorio da appostamento delle specie merlo, tortora, ghiandaia, gazza, cornacchia nera e grigia. Specie per le quali, tranne la cornacchia nera, è consentita la caccia - esclusivamente da appostamento - anche in Umbria nei giorni 1 e 2 settembre. Sempre in Umbria, i cacciatori in possesso di residenza venatoria possono esercitare attività a partire dal primo giorno della stagione, mentre chi ce l'ha in altre regioni potrà cacciare dalla terza domenica di settembre.
In Friuli Venezia Giulia si può esercitare attività venatoria al cervo dal 1° ottobre al 30 novembre, mentre in Abruzzo, nella zona di protezione speciale dei Monti Simbruini e nel Parco Naturale Silente-Velino, l'attività è consentita tra il 7 ottobre e il 31 dicembre, ad eccezione della caccia di selezione agli ungulati.

Infine, in Basilicata la caccia al cinghiale è aperta dal 3 ottobre al 31 dicembre, esclusivamente nei gioni di mercoledì e domenica alle squadre di 15 cacciatori, e comunque non inferiori a 7. Altre informazioni anche sulle regole venatorie per Toscana, Marche e Puglia possono essere scaricate sul sito della Federazione italiana della caccia.

Lun, 03/09/2007 – 02:37
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