Cagliari - Cronaca di una settimana movimentata contro fascio-leghisti

da nobordersardegna


NOI CONTRO SALVINI, NOI CONTRO TUTTI


Cronaca di una settimana movimentata a Cagliari

Matteo Salvini, leghista doc ha fatto carriera; anni fa
prima di lui c'erano il senatur, Borghezio, Maroni, l'ascesa del sindaco Tosi,
poi la crisi della Lega.

Lui ha saputo aspettare ed è arrivato anche il suo momento.

Inverno – primavera 2015 Salvini tutti i giorni è sulle
prime pagine dei quotidiani nazionali, mitiga il  becero populismo leghista con la serietà richiesta dalla
destra moderata italica e con il razzismo e il nazionalismo dell'estrema destra
3.0.

Si allea con Casapound, rifiuta i discorsi e la dialettica
"degli anni '70", raccoglie consensi nello scempio del centro destra. Nasce il
gruppo NOICONSALVINI, in tutta Italia trova adesioni, ma anche dure
contestazioni, perlomeno da Roma in giù ovunque Salvini vada trova qualcuno ad
accoglierlo con urla e insulti, come minimo.

Cagliari, lo sfigato ex segretario de LaDestra, Daniele
Caruso, si ricicla per la ventesima volta in due anni e diventa segretario del
MSS, Movimento Sociale Sardo, assume immediatamente un posto "così di rilievo"
perché i suoi nuovi camerati sono più sfigati di lui.

L'MSS decide di diventare il partner sardo della Lega di
Salvini, neanche Casapound Sardegna osa sfidare così tanto la sonnolenza
svogliata dei sardi. Nasce così un'alleanza ridicola di proto sardi fanatici
del tricolore e antimeridionali padani in cerca di consenso.

Se a livello nazionale questi termini che "scherzano" questa
compagine potrebbero sembrare fuori luogo, perché il fenomeno non è
assolutamente da sottovalutare, qui in Sardegna per adesso non c'è da
preoccuparsi troppo.

Anche se in realtà pare che qualcuno più che preoccuparsene
se ne sia occupato.

Nata l'alleanza nasce anche la propaganda del NOICONSALVINI,
martedì 10 l'MSS organizza un primo banchetto informativo e di pubblicizzazione
di un presidio per il 14, in centro a Cagliari, verso l'ora di pranzo nasce un
alterco con dei passanti che
rovesciano il banchetto e buttano nei bidoni della spazzatura tutto
l'equipaggiamento leghista dei banchettari, i quali zitti pare che si siano
messi a frugare nell'immondezza per recuperare quello che potevano prima di
andarsene con la più celebre delle code tra le gambe.

Mercoledì 11 i prodi camerati dell'MSS si spostano a fare il
banchetto a Quartu, nessuno li infastidisce in quanto pare fossero talmente
nascosti che neanche i passanti li hanno visti.

Giovedì 12 ripropongono il banchetto nello stesso punto del
centro di Cagliari di Martedì mattina, a metà mattinata due passanti infastidite dalla situazione
mentre passeggiano rovesciano il banchetto, immediatamente vengono circondate
dai fasci, e da sotto un portico appaiono anche due agenti della DIGOS,
allertati dai noti conigli missini; ne nasce un capannello, interrotto dal
provvidenziale arrivo di un piccolo ma deciso gruppo d'aiuto che sottrae le due passanti dalle grinfie di fascisti e polizia, sistema due conti con
i fasci e se ne va. Purtroppo uno rimane indietro fermato da un digossino, che
un attimo dopo tenta di acchiapparne un altro rincorrendolo fra le macchine ma
rimanendo a mani vuote. Il fermato viene portato in questura dalla quale uscirà
alle 23.30 con denuncia a piede libero, per tutto il giorno ci sarà un presidio
fuori dalla questura a chiederne la liberazione immediata. Nella giornata la
DIGOS si presenta a casa di altri due ragazzi, solo uno dei due viene portato
in questura e rilasciato dopo qualche ora, anch'esso con denuncia a piede
libero.

Venerdì 13, il prefetto Dispenza dichiara che altre cinque
persone sono state identificate e denunciate per i fatti del giorno precedente,
minaccia per questi la richiesta della sorveglianza speciale. Si dice inoltre
preoccupato per il sit-in e contro corteo del giorno dopo.

Sabato 14, alle 15 e 30 è indetto un presidio sotto la
prefettura dai NOICONSALVINI contro l'immigrazione e le politiche di integrazione
che non privilegerebbero gli italiani. Il Coordinamento Antifascista
Cagliaritano indice un corteo intorno alla piazza a partire dalle 16.00. Piazza
Palazzo viene blindata, tutti gli accessi sono letteralmente tappati dai
cellulari della polizia. Il quartiere è completamente bloccato e militarizzato,
la celere guidata dalla DIGOS segue a distanza il corteo di circa duecento
persone, che cerca di affacciarsi sulla piazza dove stanno i fasci ma trova
ogni accesso bloccato dalle camionette. I cori sono l'unico modo per far
sentire la determinazione e la voglia di dare un altro bel calcione a quei
merdosi.

Il tutto si conclude con qualche attimo di tensione, cori su
banchetti volanti e fughe precipitose.

QUESTO E' L'ANTIFASCISMO CHE CI PIACE.

Alcuni Antifascisti

 


Ven, 20/03/2015 – 15:38
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