Carcere | Lega Nord - Contro la propaganda leghista sotto le galere [aggiornato]

Raccogliamo alcuni resoconti e scritti diffusi sabato 18 gennaio 2014, quando nemiche e nemici del carcere, antifascisti e antirazzisti, hanno risposto attivamente ad una campagna leghista di propaganda davanti alle galere.

MILANO - San Vittore



Questa mattina alle 9.30 un gruppo di solidali, poco numeroso ma molto determinato e dotato di striscioni e magafono, ha volantinato davanti e dentro la sala dei colloqui del carcere, per dire a chiare lettere e urlare a gran voce un forte NO al razzismo, NO alle galere, NO alla Lega Lombarda-Lega bastarda!

L'iniziativa della Lega non è passata sotto silenzio e il loro presidio, protetto da un dispiegamento ridicolmente ingente di sbirraglia varia, è stato continuamente disturbato non solo dai solidali, ma anche dai perenti e dagli amici dei detenuti, che non hanno avuto timore di esprimere il loro odio verso i leghisti, capeggiati dal segretario generale del carroccio, Matteo Salvini e verso polizia e carabinieri.

Nonostante la pioggia battente e i pochi accorsi a ribadire il proprio NO ad ogni forma di gabbia, la mattinata è stata divertente e bella rumorosa. Sicuramente le nostre urla hanno riscaldato i cuori infreddoliti dal tempaccio di tutti e tutte coloro che sono rinchuisi e rinchiuse dentro le mura del circondariale milanese.

CONTRO LA LEGA TOLLERANZA ZERO, è QUESTO IL NOSTRO VA' PENSIERO!

Leggi il volantino distribuito davanti a San Vittore




TRENTO - Spini di Gardolo


Sabato 18 gennaio, la Lega Nord Trentino aveva indetto un presidio davanti al carcere di Spini di Gardolo a Trento per manifestare la loro contrarietà al decreto svuota carceri che dovrebbe portare alla libertà alcune decine di detenuti e quindi a rendere “insicure” le strade della Provincia Autonoma. Anche questa volta gli è andata male. Una quindicina di compagni sono andati prima a salutare i detenuti con slogan, petardi, e a spiegare il motivo della loro presenza e di cosa stava accadendo davanti al carcere, poi si sono spostati davanti al carcere.
Ovviamente il presidio dei leghisti era difeso dalla polizia, quindi è iniziato il lancio di uova, neve, verdura marcia. I leghisti dopo mezz'ora se ne sono andati non dopo esser stati insultati dai famigliari dei detenuti i quali li accusano di essere loro e il loro partito i veri ladri.
Ad un intervento sulla morte di “Doc”, ragazzo morto qualche tempo fa all'interno del carcere, i leghisti si sono permessi di dire che è stata una cosa buona che morisse, e che tutti i detenuti dovrebbero morire.
Queste loro parole sono state riportate ai detenuti di Trento nel momento in cui prima di andarsene i compagni sono ritornati dai detenuti per dire loro di ricordarsi, quando escono, delle parole dei leghisti in modo tale da farci quattro chiacchiere vis a vis.   




PADOVA - Due Palazzi










Fuori i leghisti dalle città!

Sabato mattina, a Padova, una quindicina di compagni e compagne hanno contestato fuori dal carcere Due Palazzi il presidio della Lega Nord, che per il 18 gennaio ha indetto una giornata di mobilitazione nazionale contro il nuovo decreto svuota-carceri e all'insegna delle parole d'ordine “criminali in galera-basta clandestini”. In contemporanea con i razzisti della Lega è arrivato anche un gruppo di solerti solidali con i detenuti, che da mesi porta avanti volantinaggi sotto al carcere di Padova, che ha subito dato inizio a slogan e interventi al megafono. Durante la contestazione si è verificato anche un lancio di uova, fumogeni e, complice la pioggia, non sono mancati nemmeno gli schizzi di fango contro i militanti leghisti, che alla fine erano fradici come foglie. Si è tentato poi di strappargli di mano gli striscioni su cui erano stampate frasi xenofobe del calibro di “negritudine …..”, un insulto/affronto clamoroso se si pensa che nel carcere padovano, così come nel resto d'Italia, la percentuale di detenuti immigrati è molto alta. E' stato, inoltre, bloccato il traffico lungo tutta via Due Palazzi con uno striscione che recitava “Solidarietà ai detenuti in lotta - leghisti, fascisti e padroni nelle fogne” e agli automobilisti di passaggio è stato distribuito il volantino con l'appello del coordinamento dei detenuti, che rilancia alla mobilitazione dentro e fuori le prigioni per il mese di aprile. La contestazione è continuata anche dopo il tardivo e trafelato intervento della digos accompagnata dal furgone della celere, che si è subito schierata a proteggere i codardi fifoni della lega. I servi in divisa, a quel punto, vedendo che i solidali non se ne andavano così facilmente e che la situazione era completamente sfuggita al loro controllo, non hanno esitato a disperdere i compagni con l'uso dei manganelli e dispensando spintoni indiscriminatamente. Quella di sabato è stata una risposta chiara e determinata a quei politicanti che, in tempi di crisi e sull'onda della campagna elettorale in corso, soffiano sul vento della mobilitazione reazionaria delle masse, ammainando la bandiera della sicurezza e del legalitarismo e fomentando l'odio nei confronti degli immigrati. Questi signori però non hanno fatto i conti con la realtà dei fatti .. perché i veri criminali sono loro che rubano i soldi pubblici e mangiano sulle spalle dei proletari. Il minimo che si possa fare contro questi delinquenti è rispedirli a marcire nelle fogne!

Solidarietà con gli immigrati e con tutti i detenuti in lotta!

Compagne/i di Padova solidali con i detenuti in lotta
Padova 18 gennaio 2014




REPORT PRESIDIO ANTILEGA FUORI DAL CARCERE DI MONZA

Nel corso della mattinata di sabato 19 gennaio, il collettivo CordaTesa, la Foa Boccaccio e gli studenti del COMPOST hanno tenuto fuori dalle mura del carcere monzese di Sanquirico un presidio contro la vergognosa iniziativa promossa dagli individui xenofobi e razzisti della Lega Nord di Monza e Brianza: questi ultimi hanno indetto una pagliacciata ad uso e consumo della stampa in concomitanza con altre iniziative promosse dal partito davanti ad altre carceri di grandi citta' del nord Italia.

Formalmente i leghisti si sono radunati per combattere il decreto "svuotacarceri" emanato dal governo. In sostanza la loro presenza ha avuto carattere essenzialmente provocatorio, sia verso i parenti dei detenuti che nei confronti dei soggetti solidali, che sono soliti, in concomitanza con l’orario di visita del sabato mattina, portare la propria solidarieta' e partecipazione alle
lotte dei detenuti.

Per tre ore abbiamo comunque volantinato ai parenti dei prigionieri, facendo controinformazione circa il carattere demagogico sia della presenza leghista sia del decreto in questione.

Oltre a questo non abbiamo ovviamente potuto esimerci dal disturbare e denunciare con nostri interventi al megafono la presenza del presidio razzista, rendendo chiaro che Monza non tollera razzisti e forcaioli di ogni colore.

Di seguito il testo del volantino distribuito sabato:

La Lega Nord ha chiamato per sabato 18 gennaio 2014 a una mobilitazione generale indicendo presidi sotto le mura di alcuni degli istituti penitenziari più importanti del nord Italia.

Come al solito prova, con slogan razzisti e populisti (come “criminali in galera” e “basta clandestini”), a ritagliarsi un po’ di visibilità scagliandosi sia contro il Decreto Svuotacarceri che contro l’abolizione del reato di clandestinità.

La Lega Nord sta in questo periodo mostrando la propria natura non solo razzista, ma anche spudoratamente fascista.

Dall’elezione del nuovo segretario Matteo Salvini, il partito ha esplicitato senza vergogna la sua vicinanza politica e ideologica con i partiti di estrema destra: dal sodalizio elettorale con Marine Le Pen (Front National, partito di estrema destra francese), alla manifestazione a braccetto con Forza Nuova di sabato scorso a Brescia, fino alla mobilitazione di oggi.

Dietro lo slogan “criminali in galera” la Lega attacca il cosiddetto Decreto Svuotacarceri dicendo che riverserà nelle strade ladri e criminali mettendo in pericolo la sicurezza dei cittadini.

Siamo convinti che i limiti del decreto siano tanti e che si possano tutti ricondurre ad una visione della società completamente chiusa in se stessa, una società timorosa nella quale le persone vivono nel terrore nei confronti del prossimo, sopratutto se esso è considerato “diverso”. Nonostante la consapevolezza da parte delle istituzioni del fatto che la vita nelle carceri sia ormai un abominio, la proposta suona come demagogica e propagandistica, dato che solo 3000 detenuti in tutta Italia ne beneficeranno grazie al fatto che:

-         si alza a 18 mesi la soglia entro cui si ha diritto a scontare la pena residua agli arresti domiciliari (sono moltissimi i detenuti che non potranno usufruirne non avendo un’abitazione);

-         si alza a 75 giorni la scarcerazione anticipata su 6 mesi di buona condotta, ma lo sconto di pena è utilizzabile unicamente per un solo semestre.

Le demagogia governativa diventa poi ridicola se si considerano leggi come la Bossi-Fini (sull’immigrazione) e la Fini-Giovanardi (sulle sostanze stupefacenti) che negli ultimi anni hanno letteralmente riempito le carceri, rendendone la situazione insostenibile, e creato veri e propri lager (i CIE) nei quali rinchiudere persone colpevoli soltanto di essere emigrate.

In questo senso non accettiamo le provocazioni di un partito, la Lega Nord,che di questi abomini fa la sua bandiera. Non accettiamo il fatto che un soggetto politico che vive di razzismo, odio nei confronti del diverso, campanilismo assunto a ideologia e bigottismo della peggior specie, abbia quest’agibilità, in particolare in una congiuntura storica nella quale pensare in modo populista alla realtà che ci circonda è diventato quasi una moda.

Consideriamo una gravissima provocazione il fatto che la Lega Nord abbia scelto proprio le carceri come luogo per la sua protesta e per di più il sabato mattina, giorno in cui si svolgono generalmente i colloqui tra i detenuti e i loro parenti. Per questo invitiamo tutti gli antifascisti e antirazzisti a mobilitarsi affinché tale becera iniziativa non abbia luogo a Monza.

 A fianco di tutte le persone che si vivono giorno dopo giorno la violenza del carcere o di un CIE.

FOA Boccaccio 003

Cordatesa

Compost

cordatesa.noblogs.org



Mer, 22/01/2014 – 11:25
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