Cile – Comunicato di Felipe Guerra, Prigioniero Politico Antiautoritario

trad. Culmine

Trascorsi 83 (?) anni da quando lo Stato s’è portato via le esistenze di Sacco e Vanzetti, il potere non ha smesso di combattere quelli che criticano e non sono conformi con l’ordine imposto.

Oggi le perquisizioni di massa, lo show d’incredibile sicurezza e lo spiegamento della stampa cercano di neutralizzare il nuovo “nemico interno” che il potere ha messo sotto mira (stavolta ha incluso persino un piccolo compagno di 1 anno, che alla sua breve conosce il peso dell’isteria antiterrorista, sebbene gli abili giornalisti abbiano diffuso le immagini del piccolo custodito dalle squadre di reazione tattica).

L’illegalità delle relazioni di amicizia si somma al vuoto delle prove e delle accuse in un gioco assurdo che ci inserisce in una risibile associazione illecita terrorista, in cui molti tra noi si sono conosciuti per la prima volta solo una volta seduti sul banco degli accusati dalla nuova inquisizione democratica.

Dopo più di 18 ore di una lunghissima udienza di formalizzazione assistiamo alla fantastica riabilitazione di uno “squilibrato” da quasi-omicida a “testimone chiave”, o la trasmutazione di biblioteche ed occupazioni in “centri di potere”, in un’opera teatrale che farebbe ridere se non ci fosse la nostra forzata presenza nelle carceri della democrazia.

Si cerca di seminare il terrore giustificato e fondato verso quelli che sono d’accordo con l’ordine attuale, minacciando di arrestarli e di inserirli in una delle associazioni illecite terroriste più strane dell’attuale giurisprudenza, il cui presunto ed ambiguo “piano criminale” si è esteso per secoli da ribelli contro le diverse forme che ha adottato l’oppressione nel corso della storia. L’obiettivo è evidente: penalizzare ed arrestare.

Oggi, il carcere ed il peso della legge mi detengono nella reclusione ma, anche se la cella è chiusa a chiave, il mio spirito continua ad essere libero ed indomito.

Un saluto e coraggio a tutti i compagni che sono fuori, forza e solidarietà ai miei coimputati in prigione e liberi, così come agli altri prigionieri politici a Santiago ed ai peñis (fratelli mapuche) nel Sud del Cile.

Un abbraccio pieno d’energia a quelli che volano per i cieli sconosciuti, nonostante il fatto che il potere ci stia separando.

Fine della legge antiterrorista, riunione di tutti i Prigionieri Politici!

Tutti i prigionieri liberi!

Felipe Guerra – Prigioniero Politico Antiautoritario

Fine di agosto

Ven, 03/09/2010 – 10:31
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