Cile: Attentato Esplosivo alla Direzione Generale del Lavoro

riceviamo e inoltriamo:

Sabato 26 maggio 2007.

Corrispondenza dalla Guerra Sociale: Attentato Esplosivo alla Direzione Generale del Lavoro (Cile).

A poche ore dal messaggio presidenziale due ordigni esplosivi sono esplosi a Santiago, uno nella sede del PPD e l’altro di fronte all’Ispettorato del Lavoro. Pesanti i danni provocati, non ci sono vittime.
Il primo di questi è esploso ieri sera di fronte all’Ispettorato del Lavoro del comune di Providencia, alle 23.30. questo ha provocato danni alle finestre della costruzione vicina all’hotel militare.
L’ordigno è stato posto nel contatore dell’acqua ubicato tra i due edifici.
Secondo un comunicato trovato sul luogo, l’attentato è stato fatto per protesta alla legislazione del lavoro, sebbene nessun gruppo sovversivo se ne è attribuito la responsabilità.
L’altro ordigno esploso davanti alla sede del Partito della Democrazia, alle 05.00 a Santiago centro. Gran parte dei vetri e dei mobili che stava all’interno risultano danneggiati a causa della forza dell’esplosione.

Comunicato
Abbasso il lavoro salariato!
Il lavoro mai rese dignità a persona alcuna. Nessuno che si è visto e si vede obbligato a vendere la sua esistenza come mercanzia è riuscito a render degna la sua vita attraverso questa schiavitù salariata.
Raggiungeremo la libertà distruggendo le catene che ci costringono a questa società schiavista e criminale.
L’idea che il lavoro salariato renda degni corrisponde ad una falsità.
Falsità appoggiata e diffusa dagli pseudo rivoluzionari del P.C. (partito comunista ndt), questi, che quando nella storia hanno trovato il loro comodo nel circo borghese non hanno mai esitato ad allearsi con la polizia dello Stato per denunciare, reprimere e incarcerare la possibilità della ribellione, credendo in questo modo di superare la loro triste condizione di militanti frustrati.
Noi ridiamo della spia Inostroza, repulsivo pastore della polizia rossa del p.c. e del suo debole gregge di codardi. Stiano attenti... stanno sotto il nostro tiro.
Gli Stati si costruiscono sopra il sangue.
8 anni fa los pacos de verde assassinarono lo studente Daniel Menco e una settimana fa sono tornati a farlo, questa volta con l’operaio Rodrigo Cisternas.
Però il sangue non è mai sufficiente allo Stato. Necessita morti per imporre il terrore; e anche l’adesione. Necessita di morti che incarnino la patria che essi inventano, le fabbriche come gli eroi patrioti difendono le frontiere fittizie tracciate solo attraverso l’egoismo e l’ambizione,
innalzando la patriottica bandiera insanguinata dello Stato cileno, scrivendo una storia falsificata.
21 maggio: le false promesse dei tiranni non soffocheranno l’insurrezione sociale!!
Vogliamo la libertà di gestire le nostre vite, i nostri pensieri, i nostri desideri e i nostri sogni. E in questo desiderio, distruggiamo il loro mondo, per costruire il nostro.

Per gli incarcerati: dinamitiamo i muri delle prigioni!!

BANDA ANTIPATRIOTTICA SEVERINO DI GIOVANNI

Dom, 27/05/2007 – 21:47
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