Cile - La risposta del FAR

Alle accuse del Grupo Armado y Desalmado Jean Marc Roullian, che lo ha ritenuto estraneo al movimento anarchico e insurrezionale del Cile, il Frente Anarquista Revolucionario risponde con la seguente e-mail.

Non vorremmo trasformarci in filologi del rivendicazionismo, ma è che le accuse sono piuttosto pesanti e soprattutto stanno avvenendo sotto l'attenzione forcaiola della stampa e del sistema repressivo cileno. Infatti, giornali di quel paese sono già usciti con articoli su questa "lotta tra bande anarchiche". Allo stesso tempo, la stampa transandina informa sulle indagini in corso, con un discreto numero di compagni sottoposti ad intercettazioni e pedinamenti vari.

Quindi, in una situazione del genere, una polemica tra i vari gruppi anarchici potrebbe essere molto pericolosa. Ma è anche vero che bisognerebbe sgombrare il campo dagli equivoci. A maggior ragione quando si dubita che un gruppo sia manipolato dai servizi.

Si intende che si ha a che fare con neofiti, alle prese con un linguaggio che forse non padroneggiano. Nel presente comunicato del Frente, ad esempio, viene scritto: "la nostra posizione socialista libertaria e insurrezionale" e subito dopo "noi vogliamo la dissoluzione delle sinistre".

Si parla di "instaurazione dell'anarchia", concetto presente anche in un precedente comunicato e che stride con qualsiasi tendenza dell'anarchismo. Brutto anche il concetto de "l'arte della guerra".

Non entriamo nel merito dei punti specifici che riguardano il Cile ma, insomma, la risposta del Frente non ci convince. La diffondiamo lo stesso, perché è bene che il movimento si faccia un'idea rispetto a quanto sta accadendo in Cile.

La fonte utilizzata è il sito CeDeMA (cedema.org) che si occupa dei movimenti armati dell'America latina. Non si tratta di un sito di movimento, ma di analisti di movimenti rivoluzionari.

Archivio Severino


Nota del CeDeMA: In seguito alle accuse da parte del Grupo Armado y Desalmado Jean Marc Roullian sulle reali intenzioni del denominato Frente Anarquista Revolucionario (FAR), quest'organizzazione ha emesso il seguente comunicato, inviato per e-mail al CeDeMA. Con tutte le riserve necessarie in casi del genere, abbiamo deciso a pubblicare questo manifesto con l'intento di apportare maggiori informazioni.


20 dicembre 2008

Qualche luogo del Cile

Secondo Incontro del Frente Anarquista Revolucionario –FAR-

Di fronte al trambusto sociopolitico di fine anno, ci siamo riuniti per condividere fraternamente tra tutti/e noi che abbiamo agito fino ad ora, per condividere allo stesso modo con compagni/e che sono tornati nelle nostre fila, per dare il benvenuto ai nuovi compagni/e, discutere sugli avvenimenti sociali che ci affliggono, e riaffermare la nostra posizione socialista libertaria e insurrezionale che ci spinge ad agire.
Dopo aver discusso in maniera estesa, siamo giunti alla conclusione di divulgare la nostra prospettiva attraverso i seguenti punti:
a. Aborriamo categoricamente l'assassinio in Grecia del giovane Alexandro Grigoropoulus. Festeggiamo tutte le giornate di protesta che si sono realizzate in ripudio di quell'assassinio fascista! Tuttavia, lamentiamo pubblicamente che qui, in Cile, non ci sia stata quell'effervescenza sociale per dimostrare un netto ripudio ad assassinii come quello di Rodrigo Cisternas e Jhonny Cariqueo.
b. Appoggiamo energicamente l'Assemblea Generale dei Lavoratori Insorti di Atene. Per la costruzione di una rete solidale internazionale di lavoratori libertari!
c. Salutiamo i compagni della Juventud Rebelde e Insurreccional Rodrigo Cisternas! Avanti compagni/e! Matías Catrileo resta vivo in tutte le nostre azioni! Per l'indipendenza del Wallmapu!
d. Aborriamo anche le nuove azioni degli apparati repressivi fascisti del sud del Cile contro i movimenti organizzati e indipendentisti del Wallmapu. Con l'incendio della concessionaria Automotora Goma di Temuco abbiamo constatato di persona l'ira fascista, gli operativi, il "pacifico" ma spregiativo e razzista comportamento degli sbirri, dei soldati e di certi settori e istituzioni contro i fratelli e le sorelle mapuche.
e. Siamo stati spettatori dello sciopero nazionale degli impiegati statali. Salutiamo l'unione combattiva dei lavoratori, ma rifiutiamo la finalità dello sciopero: il revisionismo sindacale diretto dai leader dei sindacati e delle federazioni, diretto solo a riformare le entrate economiche dei lavoratori, entrate che dovrebbero essere riformate altre volte ancora.
f. Vogliamo riferirci anche alle accuse propinate dal Grupo Armado y Desalmado Jean Marc Roullian. Comunque, chiariremo solo alcuni dettagli, perché la nostra intenzione non è quella di squalificare qualcuno senza dirglielo personalmente o basandosi su ipotesi di qualcosa che non conosciamo.
1. "(...) La scarsa originalità di quanto è stato redatto da essi rivela trattarsi di una copia di base di alcuni termini, di un lavoro da 'copia e incolla' da altri scritti e di quanto sentito o letto altrove(...)." Primo: tutti i nostri comunicati li abbiamo scritti di nostro pugno e con le nostre parole; secondo, in effetti abbiamo copiato e incollato estratti da comunicati di altre organizzazioni, ma con la finalità di divulgare l'esistenza di queste organizzazioni e di rivendicare il loro discorso, come anche la loro prassi, sottolineando sempre tra le virgolette i testi citati; terzo, la nostra teoria non la basiamo in nessuna maniera su quanto "sentito o letto altrove", perché abbiamo trascorso gran parte del nostro tempo leggendo e discutendo i testi post-modernisti di Alfredo Bonnano, Wolfi Landstreicher, eccetera, come anche una caterva di anonimi testi insurrezionalisti.
2. "(...) il testo è irrisorio e chiaro in tal senso, come lo è il simbolo che lo caratterizza (una classica A cerchiata attraversata da un fucile, esacerbazione dell'arma come elemento simbolico che denota la radice di chi ha ideato tale logo, qualcosa di tipico delle organizzazioni militariste di sinistra e dei militaristi di stato, precisando che in questo momento la sinistra militarista non dirige lo stato). (...)" Primo: se voi credete che l'immagine che usiamo in maniera simbolica sia irrisoria -è un'immagine che usiamo in maniera simbolica per rappresentare virtualmente il FAR, non è un simbolo che usiamo per identificarci, perché di fatto i simboli che ci caratterizzano sono gli stessi che caratterizzano qualsiasi individualità o gruppo libertario-, allora bene, la vostra opinione è rispettabile, ciascuno pensa quel che vuole su qualsiasi cosa; secondo: nell'usare la classica A cerchiata attraversata da un fucile, vogliamo rappresentare visualmente la nostra chiara visione di una prassi armata che aspira andare ben oltre la collocazione di bombe o di ordigni incendiari in luoghi strategici, sotto nessun aspetto, come anarchici, vogliamo dimostrare una falsa e inesistente "esacerbazione dell'arma come elemento simbolico", perché le uniche cose che ci rappresentano fedelmente sono i nostri pensieri individuali e collettivi, pensieri che ci spingono ad agire nella maniera in cui agiamo, sappiamo molto bene che le armi sono strumenti, sono un mezzo, non un fine, la nostra aspirazione finale è la distruzione dello Stato e l'instaurazione dell'anarchia, non la presa generalizzata delle armi da parte di tutti noi del popolo; terzo: la radice di quelli -non di "quello", quelli è plurale mentre quello è singolare- che hanno ideato quest'immagine, immagine, non logo; quell'immagine non logo, se ne abbiamo la voglia possiamo cambiare quell'immagine con qualsiasi altra, di fatto avevamo già pensato di farlo... un logo è qualcosa di ufficiale e permanente, mentre l'immagine non lo è e non lo sarà mai-, non sono altre persone che noi stessi, è stata un'immagine costruita collettivamente senza passare a portare avanti la prospettiva di nessuno di noi, per di più quest'immagine non rappresenta nulla di relazionato al revisionismo reazionario futile e superfluo delle sinistre... questo sì che è risibile... per noi non c'è differenza alcuna tra centro, destra e sinistra, noi vogliamo la dissoluzione delle sinistre...
3. "(...)Dall'altro lato, questi ipotetici 'compagni' nella loro maniera d'agire tentano di confondere i fatti: per esempio, il condominio statale degli sbirri sito nel comune de Lo Espejo che essi avrebbero attaccato il 16 luglio 2008 è in realtà abbandonato perlomeno dalla fine del 2007(...)." Primo: il condominio statale degli sbirri sito nel comune de Lo Espejo, dove abbiamo collocato due cariche esplosive, è stato abbandonato ma poi è stato abitato da diverse famiglie, una delle quali aveva una bambina di meno di 14 anni, ragion per cui abbiamo preso la precauzione di collocare le bombe dopo la mezzanotte, perché il nostro scopo era quello di attaccare e di spaventare i pochi sbirri che custodivano detto condominio giorno e notte, e adesso hanno raddoppiato la guardia ponendo più sbirri a custodirlo, perfino con una jeep, per via delle bombe che abbiamo collocato in pratica sotto i loro schifosi e genocidi stivali; secondo: se il condominio è tornato ad essere senza abitanti, questo non ci risulta perché da quella notte che l'abbiamo attaccato non ci siamo più avvicinati al posto, ma questo sì, speriamo che la gente se ne sia andata via per la ragione che crediamo: a nessuno piacerebbero delle bombe nel cortile in cui giocano i propri figli...
4. "(...)L'attacco alla SOFOFA non l'hanno fatto loro, questo lo sappiamo con certezza(...)". Noi abbiamo collocato una borsa con una bomba all'interno dell'edificio della SOFOFA. Tuttavia, per una questione pratica, abbiamo smesso di fabbricare bombe, perché adesso preferiamo usare il fuoco come arma. Noi non siamo un'organizzazione costituita da borghesi o piccolo-borghesi, nonostante siamo diversi abbiamo delle responsabilità personali da adempiere: purtroppo le nostre azioni come gruppo non ci daranno da mangiare.
5. "(...)Mettiamo anche in discussione fatti come i sabotaggi elettrici alla rete della metropolitana di Santiago (si tratta di un qualcosa che accade spesso senza il bisogno di alcun sabotaggio, perché questo mezzo di trasporto è sorpassato per via del disastro della pianificazione centralizzata del sistema di trasporto pubblico di Santiago) (...)". Primo: i due blackout che abbiamo realizzato in due diverse linee della metropolitana li abbiamo effettuati in stazioni ed in orari dove c'era una quantità minima di gente, perché il nostro obiettivo era quello di dimostrare che è possibile farlo e non di pregiudicare le persone; secondo: né all'inizio dell'instaurazione del pernicioso Transantiago né oggi si sono verificati blackout nella metropolitana per uso eccessivo, tutta Santiago conosce quali sono state e quali sono le falle del Transantiago, e non le enumeriamo; terzo: non abbiamo realizzato altri blackout né ne faremo altri perché la seconda e ultima volta che l'abbiamo fatto quasi venivamo scoperti: siamo stati visti da molta gente e inoltre siamo stati visti dalle guardie della metropolitana.
6. "(...)Non resta altro da dire che saremmo stupefatti se credessimo che quelli che scrivono questi testi siano veramente dei compagni, perché questa maniera di render noti i settori popolari da dove si agisce o di render note le maniere artigianali per costruire elementi di attacco e di autodifesa antistatale (senza la finalità di rinvigorirli) è proprio una delazione! La verità è che le azioni e soprattutto i testi si possono distribuire con comodità(...)". Primo: quando abbiamo detto e diciamo qui e nel nostro comunicato che abbiamo agito la notte dell'11 settembre per le strade del comune di San Bernardo e Lo Espejo, non abbiamo infamato nessuno -nessuno di noi vive a San Bernardo e Lo Espejo- né infamato alcun settore d'azione popolare, gli sbirri sanno bene dove stringere i lacci degli stivali, inoltre i mass media li aiutano a sufficienza, in tutti i giornali sono stati ben segnalati i comuni in cui gli sbirri hanno avuto dei problemi in quella nottata... di che colore è il cavallo bianco di Napoleone?; secondo: non abbiamo infamato nessuno né lo faremo, in modo contraddittorio questa è una delle ragioni per cui la nostra organizzazione non è cresciuta smisuratamente in poco tempo; terzo: quando, attraverso la nostra umile registrazione via radio, abbiamo cercato di trasmettere informazioni su come fabbricare bombe molotov, polvere e meccanismi esplosivi, non abbiamo infamato sul nostro modo d'agire -gli sbirri repressori sanno e hanno ben chiaro ciò che abbiamo fatto e continueremo a fare per distruggere questo stato di cose- bensì abbiamo diffuso l'informazione della quale hanno bisogno i compagni e le compagne che desiderano agire in un'altra maniera dinanzi alle bestialità dello Stato. Infamare? Infamare è accusare, sottoporre a giudizio, mettere qualcosa in evidenza per pregiudicare colui che si sta infamando, noi non abbiamo ricevuto nessuna notizia sul fatto che qualche compagno/a sia caduto nelle grinfie della repressione per le nostre lezioni di armamenti artigianali né per aver partecipato alla nostra organizzazione. Non crediamo che si smettano di commercializzare le bottiglie di vetro -contenitore delle molotov-, la carta -utilizzata per la miccia artigianale lenta-, o le scatole di fiammiferi -clorato di potassio-, solo perché noi abbiamo detto che quelle cose servono per il combattimento.
7. "(...)Ci resta solo da dire che la nostra ipotesi punta al bisogno che ha lo Stato attraverso i suoi apparati contro-insurrezionali di fermare l'incontrollabile azione sociale che si è acuita negli ultimi anni e per questo non lesinerà nelle risorse: dalla classica infiltrazione di quelli che realmente stanno operando si giunge alla costituzione di gruppi falsi per cercare di inserirsi nell'ambiente sovversivo e di dare il via ad un'organizzazione nella quale cadranno alcuni veri compagni. Ricordiamo che il FAR entra in scena dopo il vertice dei servizi d'intelligence delle istituzioni repressive dello Stato, verso la metà del 2008, e che ha avuto come esito la creazione di un nuovo ufficio che centralizzerà gli sforzi per arrestare i componenti dei gruppi insurrezionali che hanno seminato e continuano a seminare il panico tra i capitalisti e i repressori da alcuni anni. Lo ricordiamo(...)". Primo: voi stessi chiarite la vostra maniera di pensare dicendo che tutta la vostra prospettiva su di noi non è altro che una sola ipotesi: un'idea irreale di qualcosa che non si conosce; secondo: non avevamo la più minima idea che nell'anno 2007, data in cui ci siamo costituiti come FAR, il "(...)FAR entra in scena dopo il vertice dei servizi d'intelligence delle istituzioni repressive dello Stato, verso la metà del 2008 (...)" Se ci siamo costituiti come FAR nel 2007 ed abbiamo iniziato ad agire lo stesso anno, è possibile che siamo "entrati in scena" verso la metà del 2008? Impossibile; terzo: non avevamo nemmeno la più minima idea che verso la metà del 2008 le istituzioni repressive dello Stato avrebbero realizzato un "vertice" "(...)che ha avuto come esito la creazione di un nuovo ufficio che centralizzerà gli sforzi per arrestare i componenti dei gruppi insurrezionali che hanno seminato e continuano a seminare il panico tra i capitalisti e i repressori da alcuni anni." Tu. compagno lettore, devi porti la stessa domanda che ci siamo posti noi: come hanno avuto tale informazione? E qualcosa che dà a pensare. Noi non crediamo che alcun giornale o notiziario abbia pubblicato una simile informazione, ma se così fosse, allora ci dichiariamo assolutamente ignoranti. Ciò nonostante già ci immaginiamo la prima pagina del quotidiano La Tercera: "Le istituzioni statali si riuniscono e creano la nuova CNI-ANI (servizi segreti cileni) che si preoccuperà di perseguitare e di arrestare anarchici."
8. "(...)Da questo momento entrano in scena, ma commettendo alcuni errori risibili (alcuni di essi riflettono la loro estrema stupidità): dichiararsi 'compagni' di gruppi già conosciuti ma cercando di farli comparire persino con provocazioni di base (per esempio, come quando affermano di aver agito 'meglio' di un altro gruppo) o la faccia tosta di mentire pubblicamente aggiudicandosi quel che non hanno fatto o quando parlano di fatti che semplicemente non sono mai avvenuti nella realtà (...)." Primo: noi non abbiamo mai detto d'aver realizzato qualcosa di meglio di altre organizzazioni libertarie, qualsiasi compagno può raccogliere tutti i nostri comunicati e verificarlo; secondo: non ci siamo mai aggiudicati qualcosa che non abbiamo fatto e ancor meno abbiamo parlato di fatti che non sono mai accaduti. Con quale fine avremmo fatto tali cose? Che ragioni avrebbe un pittore nel dire che non è un pittore ma meccanico?
9. Considerato che il Grupo Armado y Desalmado Jean Marc Roullian ha messo in discussione diverse nostre azioni, per qual motivo non l'ha fatto con tutte le nostre azioni? Noi torniamo a sottolineare che essi stessi sono stati a mettere in chiaro che si basano solo su ipotesi e le ipotesi, dall'oscurità dell'ignoranza e dell'irrealtà, non sono capaci di mettere tutto in discussione.
10. Senza basarci su ipotesi, noi diciamo chiaramente che crediamo che tutto questo sia un malinteso, perché noi non siamo una falsa organizzazione né tanto meno un'organizzazione composta da agenti infiltrati, tendiamo a basarci sulla buona fede: il Grupo Armado y Desalmado Jean Marc Roullian non è nemmeno ciò che noi non siamo. Tutto ciò è solo servito affinché qualche giornale borghese potesse uscire con il seguente titolo: "Una lettera rivela una lotta tra bande anarchiche".

11. Per coloro che non avessero letto integralmente il comunicato diffuso dal Grupo Armado y Desalmado Jean Marc Roullian, dal quale abbiamo tratto tutte le precedenti citazioni, lo trascriviamo di seguito, fedelmente, senza correzioni ortografiche:

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"Abbiamo dinamitato due settori agiati della città di Santiago

Ciò che ci ha convocati in questa nuova notte e mattina di esplosioni

Quando abbiamo deciso di comparire in questa giornata nei comuni di Las Condes e di La Reina (in un locale dell'impresa Movistar - avenida Las Condes 9147 e in un concessionario d'auto - avenida Ossa quasi all'angolo con calle Bilbao) rispettivamente, siamo stati motivati da almeno due grandi temi: da un lato la detestata e detestabile natività con il suo cieco festino di cattolicesimo e di consumo, preciso miscuglio tra il sontuoso vaticano e il capitalismo ladrone. Dall'alto lato, la comparsa sulla scena dell'autodenominato Frente Anarquista Revolucionario (FAR).

Partiremo dal secondo:

Con un'impresa che ha sfidato il nostro tedio, abbiamo rivissuto e riletto i testi diffusi da quest'organizzazione ed abbiamo alcune cose da dire: dubitiamo totalmente del carattere anarchico e insurrezionale del FAR; per farlo noi ci basiamo da un lato sulla catastrofica confusione dei fondamentali concetti utilizzati, enumerarli sarebbe un'altra catastrofe, ma sono comunque molti ed evidenti. La scarsa originalità di quanto è stato redatto da essi rivela trattarsi di una copia di base di alcuni termini, di un lavoro da "copia e incolla" da altri scritti e di quanto sentito o letto altrove.

Di fatto il testo del 7 ottobre 2008 è irrisorio e chiaro in tal senso, come lo è il simbolo che lo caratterizza (una classica A cerchiata attraversata da un fucile, esacerbazione dell'arma come elemento simbolico che denota la radice di chi ha ideato tale logo, qualcosa di tipico delle organizzazioni militariste di sinistra e dei militaristi di stato, precisando che in questo momento la sinistra militarista non dirige lo stato). Dall'altro lato, questi ipotetici "compagni" nella loro maniera d'agire tentano di confondere i fatti: per esempio, il condominio statale degli sbirri sito nel comune de Lo Espejo che essi avrebbero attaccato il 16 luglio 2008 è in realtà abbandonato perlomeno dalla fine del 2007. L'attacco alla SOFOFA non l'hanno fatto loro, questo lo sappiamo con certezza. Mettiamo anche in discussione fatti come i sabotaggi elettrici alla rete della metropolitana di Santiago (si tratta di un qualcosa che accade spesso senza il bisogno di alcun sabotaggio, perché questo mezzo di trasporto è sorpassato per via del disastro della pianificazione centralizzata del sistema di trasporto pubblico di Santiago). Non resta altro da dire che saremmo stupefatti se credessimo che quelli che scrivono questi testi siano veramente dei compagni, perché questa maniera di render noti i settori popolari da dove si agisce o di render note le maniere artigianali per costruire elementi di attacco e di autodifesa antistatale (senza la finalità di rinvigorirli) è proprio una delazione! La verità è che le azioni e soprattutto i testi si possono distribuire con comodità.

Ci resta solo da dire che la nostra ipotesi punta al bisogno che ha lo Stato attraverso i suoi apparati contro-insurrezionali di fermare l'incontrollabile azione sociale che si è acuita negli ultimi anni e per questo non lesinerà nelle risorse: dalla classica infiltrazione di quelli che realmente stanno operando si giunge alla costituzione di gruppi falsi per cercare di inserirsi nell'ambiente sovversivo e di dare il via ad un'organizzazione nella quale cadranno alcuni veri compagni. Ricordiamo che il FAR entra in scena dopo il vertice dei servizi d'intelligence delle istituzioni repressive dello Stato, verso la metà del 2008, e che ha avuto come esito la creazione di un nuovo ufficio che centralizzerà gli sforzi per arrestare i componenti dei gruppi insurrezionali che hanno seminato e continuano a seminare il panico tra i capitalisti e i repressori da alcuni anni. Lo ricordiamo.

Da questo momento entrano in scena, ma commettendo alcuni errori risibili (alcuni di essi riflettono la loro estrema stupidità): dichiararsi 'compagni' di gruppi già conosciuti ma cercando di farli comparire persino con provocazioni di base (per esempio, come quando affermano di aver agito 'meglio' di un altro gruppo) o la faccia tosta di mentire pubblicamente aggiudicandosi quel che non hanno fatto o quando parlano di fatti che semplicemente non sono mai avvenuti nella realtà.

Speriamo di non essere gli unici a sospettare di questo nuovo 'fronte', di fatto così l'abbiamo constatato e per questo ci appelliamo a tutti a sabotatori presenti su tutti i versanti dell'azione a stare attenti, a smascherare e a diffondere!

Su questa cosa di stare attenti riteniamo opportuno turbare, almeno un po', questo nuovo ambiente natalizio, che schifosamente si ripete anno dopo anno, ed in cui le suicide pressioni sociali emanano gelatinose da vetrine, accessibili solo dallo stupido desiderio di tener quel che non è necessario, sfigurando il volto dei desideri primigeni?

L'arma del consumo si colloca sorridendo fino a farci scoppiare!

Approfittiamo di questo spazio autocostruito per solidarizzare con i compagni greci, insorti e incontrollabili:

Siamo con voi nel dolore e nella rabbia. Fuoco a tutto il terrore del capitalismo, dello stato e della chiesa!

Compagno Alexandros Grigoropoulos continuerai a vivere nel ricordo dell'azione insurrezionale da parte nostra che costruiamo la libertà senza tregua!

Grupo Armado y Desalmado Jean Marc Roullian"


Da subito, li salutiamo sebbene siano nostri nemici o, forse, amici, questo solo il tempo lo dirà...
Noi, il Frente Anarquista Revolucionario FAR, rivolgiamo un nuovo appello a sabotare ed attaccare lo Stato!
Organizzati e crea gruppi di resistenza, sabotaggio e attacco!
L'arte della guerra la costruiscono quelli che combattono per la vita!
Avanti con tutte le nostre armi: la pace e la violenza, la saggezza e la follia, l'amore e l'odio!
Ek! Al la barikadoj! Al la armoj!
Socian Revolucion! (in esperanto)
Evviva tutti i movimenti armati: non date mai il braccio per farlo torcere!
Marcelo e Fredy: forza compagni!
Libertà a tutti i prigionieri politici, non riposeremo fino a scardinare tutte le mura delle prigioni!
Autodeterminazione del Wallmapu!

CONTRO IL CAPITALE E LO $TATO:
Frente Anarquista Revolucionario –FAR-

Mer, 24/12/2008 – 19:11
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