Comunicato di Elisa, in sciopero della fame per la liberazione di M.Camenisch

Riceviamo e diffondiamo il comunicato di Elisa, compagna anarchica prigioniera dal 13 giugno per l'Op. Ardire.

A tutti/e coloro che non smettono di lottare


A circa 6 mesi dal mio arresto (“Operazione Ardire”... 13 giugno 2012... ordine della Procura di Peru-gia) voglio comunicare che dal 22 al 29 dicembre farò il mio secondo sciopero della fame. Uno sciopero per la liberazione del nostro fratello e compagno di lotta Marco Camenisch. Si tratta di uno sciopero del-la fame a staffetta (anche se, a parte me e il caro compagno anarchico Gabriel Pombo Da Silva, a tutt’oggi non so chi altri/e partecipante includa... non mi dilungo in questa sede sulle difficoltà di orga-nizzazione e sui “dispetti” della censura).
Sciopero della fame rivendicativo o simbolico? Non lo so più, non mi interessa più!
Ogni lotta è rivendicativa nei termini in cui non si ferma fino a quando non si consegue l’obiettivo. Ogni lotta è simbolica nei termini in cui si è consapevoli che non si hanno, più o ancora, le forze (individuali e collettive) per sovvertire il Sistema vigente o piccoli ingranaggi di esso. Allora io lotto, ancora una volta tramite il mio corpo ingabbiato (poiché, insieme alle mie convinzioni, è l’unico strumento che possiedo in questa scatola di ferro e cemento), perché voglio che marco viva libero, perché voglio strap-parlo dalle grinfie del sistema penitenziario svizzero, perché voglio che torni tra noi, tra le montagne, le pietre, le vallate, i boschi, la natura perennemente attentata nel suo ventre selvatico.
Ho sempre creduto nello sciopero della fame come strumento di lotta intra ed extra-carcerario, perché poco vale un atto ribelle al di qua di questo muro armato se al di là di esso non c’è chi è pronto a dargli eco e a tradurlo come più gli dettano fantasia e determinazione.
Ho sempre pensato che lo sciopero della fame sia stato, e possa ancora essere, mezzo potente di pressio-ne... tanto più efficace quanto più e meglio coordinato tra chi vi aderisce e chi lo supporta dentro e fuori le galere.
Da più di vent’anni ininterrottamente rinchiuso nelle prigioni italiane prima e svizzere poi, Marco Ca-menisch ha sempre praticato scioperi della fame come forma di lotta contro il sistema carcerario che mai lo ha visto perdere la propria dignità e forza di prigioniero anarchico rivoluzionario; contro qualsiasi eco-cidio, che sia il sistema nucleare o la più recente “energia verde/sostenibile”; contro le menzogne mediatiche di ogni tempo che pretendono asservire menti e corpi ai voleri di un Dominio onnipresente e sempre più tecnologico/tecnocratico; contro Sistemi socio/politico/economico/militari (zzati) il cui prin-cipale scopo è disperdere/annientare nelle patrie galere chi ha fatto della ribellione a questo Sistema una scelta di vita.
Marco continua a praticare scioperi della fame come forma di lotta e resistenza in solidarietà a tutti colo-ro che, dentro e fuori il carcere, lottano senza piegarsi e con coraggio contro le sue mura di cemento, carne umana e tortura; in solidarietà a chi difende la propria terra/territorio/cultura dalla follia stermina-trice delle multinazionali; in solidarietà a chi rifiuta con forza e attacca con ogni mezzo necessario ogni forma di potere, nelle sue vesti di nemico o amico, e le istituzioni che lo rappresentano; in solidarietà a chi continua a ricevere i colpi della repressione e delle sempre più frequenti razzie anti-anarchiche.
Il mio è uno sciopero della fame solidale con Marco, che faccio con la determinazione e serenità di chi vuole veicolare l’importanza delle lotte anarchiche ecologiste-radicali come Marco ha sempre fatto e continua a fare con i suoi numerosi contributi.
Il mio non è uno sciopero della fame fatto affinché Marco possa usufruire dei cosiddetti “permessi” o “benefici” né allo scopo di vedergli concessa la cosiddetta “libertà condizionale”.
Lotto per la libertà incondizionata di un compagno prigioniero!
Approfitto naturalmente per mandare la mia complice solidarietà a tutti/e i/le degni/e in lotta sparsi per il mondo e un caldo abbraccio ribelle a chi continua a esprimermi la sua solidale vicinanza.
Marco Camenisch libero! Tutti/e liberi/e!

Elisa Di Bernardo. Anarchica
c/c Rebibbia femminile
via Bartolo Longo, 92
00156 Roma - Italia

Ven, 21/12/2012 – 14:31
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