Comunicato sui fatti del 2 agosto 2007 a Bologna

Il giorno 2 agosto 2007, a Bologna, le squadre della polizia ed i servizi d'ordine volontari del governo cercano di impedire all'antifascismo militante di esprimersi:
prima della partenza del corteo da piazza Nettuno, la DIGOS bolognese ferma due compagni che distribuivano il volantino dell'AAp "Questo é lo stato"; i due compagni vengono identificati e viene redatto un verbale di sequestro di circa 100 volantini.

Il corteo parte, e l'assemblea antifascista permanente di Bologna sfila con il proprio striscione "contro ogni fascismo" e distribuisce altre copie del volantino sequestrato. All'arrivo alla piazza della stazione un cordone di celere impedisce allo striscione dell'AAp di entrare nella piazza; l'ordine é evitare le contestazioni alle autorità che, come al solito, sproloquiano dal palco. Contestazioni che comunque si producono sia dal viale antistante dove sono segragati gli antifascisti, sia dalla piazza dove prima i giovano comunisti invitano il ministro Damiano alle dimissioni e poi la CUB vuole contestare il capo del governo. A quel punto gli anziani del servizio d'ordine governativo iniziano una partita di "calci agli stinchi" selezionanado come vittime le donne che contestano. Niente di nuovo sotto il sole!

Segue il testo del volantino posto sotto sequestro

QUESTO E’ LO STATO

Allarme securitario, allarme immigrazione, cpt, pioggia di denunce per eversione, aumento delle forze di polizia e della militarizzazione del territorio, morti bianche sul lavoro, precarizzazione, tagli al salario, rapina al tfr, morti ammazzati da sedicenti deviati dell’apparato statale (servizi segreti, polizia, mafia...).
Questo è lo stato che,attraverso il monopolio della forza e del suo apparato burocratico, terrorizza e obbliga individui alla schiavitù minacciando, vilipendendo, screditando, uccidendo tutte le voci dissidenti, dalle lotte sociali alle voci di disagio, dai gruppi organizzati ai singoli che non si piegano, da Genova a Ferrara, da Milano a Livorno, dalla Val di Susa a Vicenza.
E’ uno stato forte nella maggior parte dei casi, ma che non può tutto con la sua forza militare. Ed è qui che si inseriscono tutta una serie di gruppi parastatali di stampo reazionario che coprono i buchi del controllo. Gruppi di potere cattolici, gruppi della malavita organizzata, gruppi di estrema destra, mafie ecc...
Ognuno a suo modo e con i suoi obiettivi e mezzi sopperisce alle mancanze del sistema statale.
E in Italia di questi esempi la storia ne è piena: Roberto Fiore è il segretario nazionale del movimento politico Forza Nuova, che ha fondato insieme a Massimo Morsello. Sospettato di implicazione nella strage alla Stazione di Bologna e nel terrorismo di estrema destra degli anni settanta, fuggì in Inghilterra. Latitante, venne arrestato a Londra il 12 settembre 1982 in seguito al mandato di cattura internazionale emesso dai magistrati italiani, ma poi rilasciato in quanto la magistratura britannica ne volle negare l’estradizione per reati di natura politica. Agente dell'MI6, una branca dell’Intelligence Service britannico, fin dai primi anni ottanta, membro attivo del movimento della destra radicale nazionalista inglese, in relazione al National Front di Nick Griffin. Rientrò infine in Italia in seguito alla prescrizione della pena, pronunciata dalla Corte di Appello nel marzo del 1998.
I NAR Nuclei Armati Rivoluzionari furono un gruppo d'ispirazione neofascista attivo in Italia dal 1977 al Novembre del 1981. In quattro anni hanno commesso 33 omicidi.
Giuseppe Valerio Fioravanti detto Giusva è uno dei maggior esponenti de i Nuclei Armati Rivoluzionari. Il 23 novembre 1995 è stato condannato all'ergastolo con l'accusa di essere l'esecutore materiale, insieme a Francesca Mambro, della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Ora entrambi in semilibertà.
Queste sono alcune delle situazioni e individui che oltre che in passato, ora, oramai a più di 25 anni dagli eventi, hanno ricostruito una rete di estrema destra, il braccio clandestino armato delle varie questure italiane. Tra aggressioni a migranti, omosessuali, antagonisti, i gruppi xenofobi autoritari danno di nuovo dimostrazione della loro potenzialità di sicari dei segreti di Stato. Stato che ci ha abituato a campagne di terrore mediatico, che con la strategia del terrore crea un clima di guerra civile, per legittimare la repressione e per legittimare il suo potere.
In questo clima si inserisce la strage del 2 agosto 1980 Bologna, un atto vile di infami carogne fasciste guidate dalla strategia terroristica dello Stato.

12 dicembre 1969 strage di Piazza Fontana
26 maggio 1974 Brescia, bombe fasciste in Piazza della Loggia
27 giugno 1980 strage di Ustica….

TERRORISTA E’ LO STATO, NOI NON DIMENTICHIAMO ASSEMBLEA ANTIFASCISTA PERMANENTE BOLOGNA

Mar, 14/08/2007 – 16:45
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